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SUL DISTACCO DEI COMUNI DI MONTECOPIOLO E SASSOFELTRIO LA REGIONE FA COME PONZIO PILATO, SE NE LAVA LE MANI!
   

22/04/2009 “La Regione, per ora, sul passaggio dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Marche all’Emilia Romagna, prima di esprimere parere favorevole, preferisce attendere che cosa succede in Parlamento.
Questo – spiega il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL– è quanto ci ha risposto l’Assessore Muzzarelli alla nostra interrogazione a risposta immediata, svoltasi questa mattina in Assemblea Legislativa.”

In poche parole – prosegue Renzi –  noi abbiamo voluto sapere dalla Regione, visto che sono passati esattamente nove mesi dal rinvio della votazione in aula della Proposta di Delibera, presentata dai Consiglieri Lombardi, Renzi, Pironi, Piva e Parma, su richiesta del Sottosegretario Bertelli, al fine di inserire nel parere favorevole anche il riferimento della Proposta di Legge di iniziativa governativa, se nel merito la Regione ha avuto delle risposte specifiche da parte del Governo e se non ritenga opportuno convenire di far approvare nella prossima seduta dell’Assemblea Legislativa la suddetta Proposta di Delibera, tenendo conto che anche per i sette Comuni della Valmarecchia l’iter legislativo sta andando avanti con una Proposta di Legge d’iniziativa parlamentare e non governativa.


Ebbene l’Assessore Muzzarelli ha confermato che attualmente per quanto riguarda il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Provincia di Pesaro a quella di Rimini, ci sono solo due Progetti di Legge d’iniziativa parlamentare, uno presentato dall’on. Foti alla Camera e l’altro dai senatori Balboni e Berselli al Senato.
Inoltre ha asserito che la Giunta Errani ritiene che il suddetto distacco potrebbe trovare una soluzione diversa da quella già assunta per gli altri Comuni della Valmarecchia, in ragione sia del contesto generale, caratterizzato negativamente per il susseguirsi di numerose ulteriore proposte di distacco, sia in considerazione della notevole complessità nella definizione di tutte le situazioni conseguenti alle modifiche di confini regionali.

In pratica, perciò, - conclude Renzi - la maggioranza di centro sinistra dell’Emilia Romgna ha deciso che, prima di esprimere parere favorevole sul passaggio dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, nonostante la suddetta Proposta di Delibera sia stata approvata all’unanimità dalla Commissione Bilancio l’8 luglio 2008, preferisce vedere se le Proposte di Legge d’iniziativa parlamentare presentate, così come è accaduto per i sette Comuni della Valmarecchia, proseguiranno il loro iter legislativo, e solo allora, quando il processo sarà ineluttabile, l’Assemblea Legislativa si esprimerà.
Delle serie: “sul distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio la Regione fa come Ponzio Pilato !”


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L'ASSESSORE BELTRAMI HA RESPINTO, IN COMMISSIONE, LA NOSTRA MOZIONE DI MODIFICA AL REGOLAMENTO ICI
   

20/04/2009 “Questa mattina l’assessore Beltrami, nella 1˚ Commissione Consiliare Permanente, ha respinto la nostra mozione riguardante la richiesta di modificare alcuni punti del Regolamento Comunale I.C.I..

In pratica – ha sottolineato il Consigliere Comunale Gioenzo Renzi del PDL – la maggioranza di centro sinistra del Comune di Rimini ha respinto la nostra proposta di estendere l’assimilazione all’abitazione principale anche ai parenti in linea retta fino al 3° grado che occupano le unità immobiliari come abitazione principale, o che abbiano stipulato un contratto di comodato gratuito a favore di parenti o affini.

Il Comune di Rimini, perciò, a differenza di molti altri Comuni in Italia ha deciso di non concedere l’agevolazione di non far pagare l’ICI, in quanto assimilata all’abitazione principale, a quei cittadini riminesi che hanno degli alloggi di loro proprietà abitati dai loro parenti in linea retta fino al 3˚ grado, come ad esempio da un loro figlio o fratello.

L’Assessore – ha precisato Renzi – ha giustificato tale posizione affermando che concedere la suddetta agevolazione senza avere a disposizione un organico adeguato per effettuare i controlli può creare una nuova opportunità di evasione fiscale.

Problema che, come abbiamo replicato in Commissione all’Assessore, potrebbe essere facilmente risolto se il Comune decidesse di offrire tale agevolazione solo a chi stipula un contratto di comodato gratuito a favore di parenti o affini, ma l’Assessore non ha voluto sentire ragioni.

Inoltre – ha proseguito Renzi - la Giunta Ravaioli ha respinto anche la nostra proposta di applicare, per il calcolo dell’ICI sui terreni situati all’interno dei comparti, il coefficiente di deprezzamento del 25% anche per quei casi in cui il Comune chiede una maggiorazione d’imposta, quando in base all’atto di vendita, il prezzo di mercato risulta superiore al valore venale stabilito erroneamente dal Comune.

Proposta, a nostro avviso, – ha concluso Renzi – coerente con la disposizione prevista nella Delibera di Giunta n. 28 del 21 marzo 2007, nella quale si stabilisce un coefficiente di deprezzamento del 25%, sempre ai fini del calcolo dell’ICI, da applicare fino alla data di presentazione del Piano Particolareggiato, per i proprietari dei singoli lotti all’interno dei comparti, che non hanno trovato un accordo comune per realizzare l’intervento previsto dal piano.”

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TRASFERIAMO LA STAZIONE DEGLI AUTOBUS DI PIAZZALE GRAMSCI NELL'AREA EX SCALO MERCI DELLA STAZIONE FERROVIARIA
   

17/04/2009 Il Consigliere Renzi, nella seduta comunale di ieri sera ha rivolto un’interrogazione alla Giunta Comunale chiedendo se non ritenga indilazionabile la realizzazione del Centro intermodale della Mobilità alla Stazione nell’area ex Scalo Merci, trasferendo definitivamente il Capolinea di San Girolamo, che era stato autorizzato dalla Sopraintendenza di Ravenna con la condizione di provvisorietà e temporaneità limitata a tre anni, l’area sosta autobus in Piazzale Gramsci e il deposito autobus delle Ferrovie Padane.

"Per quanto riguarda il Capolinea di San Girolamo, - ha precisato infatti Renzi - visto che è scaduta abbondantemente l’autorizzazione temporanea di tre anni, vogliamo sapere quali sono i provvedimenti che intende adottare l’Amministrazione per rispettare la suddetta condizione vincolate.


Inoltre  – ha proseguito il Consigliere – chiediamo al Sindaco Ravaioli se non ritenga opportuno verificare i livelli di inquinamento acustico e dell’aria nelle aree circostanti Piazzale Gramsci e via Aponia, dove in più occasioni i residenti hanno denunciato una situazione insostenibile dovuta al rumore e allo smog degli autobus durante tutta la giornata.
Un disagio che tra l’altro, coinvolge anche gli studenti della Scuola Media Panzini, i bambini dell’Asilo Svizzero (Ceis) e le vie limitrofe, quali via Dante, via Castelfidardo, via Vezia e via Anfiteatro.
"

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PROMOZIONE TURISTICA: RIMINI DIMENTICATA NEL SITO DELL'ENIT DEL NORD AMERICA
   

15/04/2009 Il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi dopo aver verificato che, nel nuovo sito realizzato dall’Enit per la promozione turistica dell’Italia all’estero (www.italiamuchmore.com), ci sono numerose criticità riguardanti le pagine informative sull’Emilia Romagna, ha rivolto un’interrogazione alla Giunta Errani per sapere se le pagine internet riguardanti la nostra Regione siano state concordate tra l'Enit e la Regione Emilia Romagna e nel caso negativo se l’Assessorato Regionale al Turismo non ritenga opportuno attivarsi immediatamente per far modificare le suddette pagine internet nei siti ufficiali dell’Enit del Nord America, Gran Bretagna ed Irlanda, e Germania.

“Chiediamo un intervento immediato della Regione – ha sottolineato Renzi - perché nel sito ufficiale dell’Enit del Nord America, (indicato come collegamento diretto nel sito www.italiamuchmore.com, prima della nostra interrogazione ed ora non più, così come il sito dell’Enit della Gran Bretagna ed Irlanda (www.italiantouristboard.co.uk) e il sito dell’Enit delle Germania (www.enit-italia.de)) nella pagina dell’Emilia Romagna non viene menzionata Rimini tra le città principali della nostra Regione, non vi è il collegamento diretto con il sito www.emiliaromagnatuirsmo.it , e vengono indicate tra le attrattive più importanti della Regione solo i nostri monumenti e beni culturali e non una parola per la Riviera Romagnola, l’Appennino e le Terme.


Inoltre sempre nel sito dell’Enit del Nord America, nella sezione “Special Interest”, spiagge, viene indicata tra le località, quella di San Mauro Pascoli (FC) (che tra l’altro non è sul mare), ma mancano all’appello Milano Marittima (RA), Bellaria Igea Marina e Riccione.


La descrizione della nostra Regione solo come terra di arte e di storia non cambia nel sito dell’Enit della Gran Bretagna ed Irlanda dove l’Emilia Romagna viene descritta attraverso un video nel quale si parla per circa il 99% solo dei centri storici delle nostre città.

E questa totale mancanza dell’indicazione che l’Emilia Romagna ha ben quattro prodotti turistici da offrire – precisa il Consigliere - , vale anche per il sito dell’Enit della Germania, dove tra l’altro anche in questo sito non vi è il collegamento con quello turistico ufficiale della Regione, ma solo con i siti delle Province.

Crediamo – perciò – conclude Renzi che la Regione oltre a chiedere all’Enit di sistemare le mancanze che riguardano l’Emilia Romagna, debba anche stabilire con la stessa Enit una linea comune sui contenuti da indicare nelle pagine internet relative alla nostra Regione, sia per la parte scritta che per il materiale video, al fine di far comprendere a uno straniero interessato alla nostra zona che l’Emilia Romagna principalmente offre quattro opportunità di turismo: la costa, le città d’arte, l’Appennino e il verde, e le terme, così come proposto nel sito www.emiliaromagnaturismo.it.”


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A SANTA GIUSTINA DI RIMINI MANCANO LE CONDOTTE FOGNARIE: E' GIUSTO CHE I CITTADINI PAGHINO IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE?
   

03/04/2009 Il Consigliere Renzi nel Consiglio Comunale di ieri sera ha presentato un’interrogazione riguardante la mancanza del collegamento fognario in diverse abitazioni di Santa Giustina, dove le loro acque di scarico si immettono direttamente nei fossati a cielo aperto fino a confluire nel fiume Marecchia.

“Una situazione – descrive il Consigliere - che origina un forte degrado ambientale, soprattutto durante la stagione estiva e un non servizio, per il quale i cittadini interessati devono anche pagare ad Hera la tariffa sul servizio di depurazione, da sempre inesistente.


Tale pagamento, però – sottolinea Renzi – nel caso tale servizio non venga eseguito, è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 335 del 11 ottobre 2008.
Inoltre in base alla successiva Legge n.19 del 2009 è stata prevista la legittimità del pagamento solo limitatamente ai costi sostenuti per la progettazione degli impianti, se inesistenti, o al costo delle opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione nel rispetto dei tempi programmati.


Per questo motivo abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale se esistono progetti approvati per la realizzazione delle condotte fognarie nella Frazione di Santa Giustina o se non si ritenga urgente provvedere direttamente o indirettamente in merito; se non sia legittima la richiesta avanzata dai cittadini ad Hera, volta ad ottenere il rimborso delle somme indebitamente pagate nelle bollette per un servizio inesistente o non ancora in fase di progettazione e se il Sindaco, in qualità di componente del CdA di ATO, non debba farsi promotore per sanare questa mancanza del servizio di depurazione e dell’intero impianto fognario, oltreché per la restituzione ai cittadini delle somme indebitamente pagate ad Hera.”

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AGRITURISMI: LA NUOVA LEGGE SNATURA E TRASFORMA L'ATTIVITA' AGRITURISTICA IN ALBERGHI CON PIU' DI 20 CAMERE O IN GRANDI RISTORANTI
   

25/03/2009 “Ieri pomeriggio in Assemblea Legislativa abbiamo votato contro la nuova Legge Regionale sugli agriturismi, non perché siamo contrari al loro sviluppo come sostegno all’attività agricola, a una diversificazione dei redditi agricoli e quale incentivo per favorire il mantenimento delle attività umane nelle zone montane, ma perché la maggioranza di centro sinistra e la Giunta Errani non hanno voluto cercare una buona sintesi tra tutte le legittime richieste provenienti in rappresentanza del mondo agricolo, ricettivo alberghiero e dei pubblici esercizi, visto anche l’agevolata tassazione degli agriturismi come reddito agricolo, rispetto alle altre attività.

Con questo provvedimento, in pratica - precisa il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL - si rischia di snaturare il concetto di attività agrituristica, quale luogo di ospitalità in un ambiente rurale, teso a valorizzare e riscoprire le tradizioni del mondo agricolo ed i suoi prodotti tipici locali, e trasformarla in veri e propri alberghi di 17 o 23 camere, se situati all’interno dei parchi nazionali e delle Comunità montane, (considerando anche gli incentivi  per le aziende che aderiranno ai Club di eccellenza) e con la possibilità di ospitare fino a tre persone a camera, o in veri e propri ristoranti per le cerimonie con più di 100 invitati, quali matrimoni, cresime, ecc..

Noi, invece, a differenza del centro sinistra, che ha respinto tutti i nostri otto emendamenti presentati, proprio per evitare questi rischi di creare una concorrenza sleale a discapito delle strutture ricettive e dei ristoranti, avevamo proposto il limite massimo di 10 e 15 camere, e il limite, per quanto riguarda la somministrazione dei pasti e bevande, di 60 pasti giornalieri o 90 per le strutture nelle aree protette, e non 50 pasti giornalieri su base mensile così come è stato adottato.

Infine – conclude Renzi - la maggioranza di centro sinistra, oltre ad essere assolutamente impermeabile dinnanzi alle nostre proposte e perplessità, senza però motivare il suo diniego, è stata inamovibile anche sul fronte dei controlli.

Tant’è che la Legge approvata prevede che le Province e i Comuni debbano effettuare i controlli riguardanti la connessione con l’attività agricola, la quantità dei prodotti locali e regionali somministrata, ecc.. a cadenza triennale, invece che a cadenza annuale così come abbiamo sostenuto noi.”

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LA REGIONE SCOFESSA SE' STESSA: NO ALL'UTILIZZO DI VIGILANTES A SOSTEGNO DELLA POLIZIA LOCALE CONTRO I VENDITORI ED I PARCHEGGIATORI ABUSIVI
   

24/03/2009 “La risposta del Sottosegretario Bertelli alla nostra Interrogazione a risposta immediata di questa mattina in Assemblea Legislativa ha veramente dell’incredibile – ha dichiarato il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL.

Noi abbiamo chiesto alla Regione se corrisponde al vero che dopo 6 anni la Giunta Regionale non abbia ancora emanato la direttiva prevista dall’art. 10, comma 2 della Legge Regionale n. 24 del 2003,  nella quale si prevede che gli Enti Locali, in base a tale direttiva possano utilizzare gli Istituti di Vigilanza privata a sostegno dell’attività della polizia locale.
Una direttiva che riteniamo dovrebbe essere varata urgentemente e prima dell’avvio della stagione estiva, in quanto i vigilantes potrebbero essere utilizzati come strumento deterrente per contrastare l’abusivismo commerciale nelle nostre spiagge ed i parcheggiatori abusivi nelle nostre città.
Proprio l’estate scorsa, infatti, - sottolinea Renzi - i titolari di alcuni stabilimenti balneari nella zona di Miramare di Rimini, hanno sperimentato con successo l’impiego dei vigilantes per fronteggiare il fenomeno del’abusivismo commerciale.

Ebbene alle nostre domande la Regione ci ha risposto sconfessando completamente sé stessa.
Il Sottosegretario Bertelli ha detto che bisogna evitare sovrapposizioni, che l’utilizzo di vigilanza privata non aggiunge alcun contributo alla soluzione del problema dei venditori o dei parcheggiatori abusivi, che non ha senso spendere delle risorse per aggiungere un ulteriore “occhio” là dove le possibilità di segnalazione sono già molteplici, ed è per queste ragioni che la Regione non ha intenzione di emanare alcuna direttiva.

Caro Presidente Errani, allora spiegaci che senso ha, fare una Legge Regionale per poi non applicarla.

Che male c’è offrire ai Comuni uno strumento in più di intervento, visto che i Vigilantes costano sicuramente di meno dell’assunzione di un vigile urbano, anche se solo stagionale.
Come abbiamo appurato in questi dieci anni, nei Comuni come Rimini e Ravenna con rispettivamente 15 e 35 km di costa, le Forze dell’Ordine messe a disposizione riescono solo ad effettuare interventi saltuari e non continuativi, con il risultato che l’abusivismo commerciale non è ancora stato debellato, e ad esso si sono aggiunti anche i parcheggiatori abusivi.
Utilizzare gli Istituti di Vigilanza significherebbe utilizzare uno strumento deterrente e non un semplice “occhio”.
Un venditore abusivo non si avvicina alla spiaggia se vede una “divisa” e lo stesso vale per un parcheggiatore abusivo.


Con questa risposta, - conclude Renzi -, a nostro avviso gravissima, prendiamo atto che la Regione non vuole fare la sua parte per contrastare questi fenomeni e non si pone nemmeno il problema che alcuni interventi debbano essere uniformati su tutto il territorio regionale, per evitare che si trasferiscano da un Comune all’altro.”


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IL COMUNE DI RIMINI HA CIRCA 50 VIGILI URBANI IN MENO RISPETTO GLI STANDARD REGIONALI: A QUANDO L'ADEGUAMENTO?
   

19/03/2009 Il Consigliere Renzi nel Consiglio Comunale di Rimini di quest’oggi ha presentato un’interrogazione riguardante l’organico del Corpo di Polizia Municipale e per sapere quando verranno installate le telecamere, visto che oramai sono passati quasi due anni da quando il  Sindaco si era assunto tale impegno.
“In base agli standard essenziali stabiliti dalla Regione per il personale dei Corpi di Polizia Municipale, (Delibera di Giunta 1179 del 21 giugno 2004), infatti – spiega Renzi - il Comune di Rimini dovrebbe avere circa 166 operatori in base al numero dei residenti (138.000), circa 72 operatori in base al numero dei posti letto turistici (72.437) e circa 10 operatori in base al numero degli studenti universitari iscritti nella sede di Rimini, e quindi il Corpo di Polizia Municipale di Rimini, almeno durante la stagione estiva e non solo visto l’affluenza periodica di turisti per gli eventi fieristici e congressuali, dovrebbe disporre di un organico di circa 248 operatori.

Dal Sindaco Ravaioli, vogliamo sapere, perciò, se corrisponde al vero che attualmente il Corpo della Polizia Municipale è composto da circa 200 operatori, e quindi ha un organico ben al di sotto degli standard essenziali previsti dalla Regione; quanti agenti della Polizia Municipale saranno impiegati durante la stagione estiva; che cosa ha fatto il Comune di Rimini dal 2004 in poi per adeguarsi agli standard regionali per il personale della Polizia Municipale; a che punto si trova la realizzazione dei sistemi di video – sorveglianza, per i quali l’Amministrazione Comunale aveva assunto precisi impegni e aveva stanziato 400.000 euro nel Bilancio di Previsione 2008; in quali altre zone della città verranno installati oltre che nel Borgo Marina, e infine se corrisponde al vero che parte delle risorse destinate per il Progetto Miramare – parco Spadazzi risalente al 2003, verranno impiegate per l’installazione di alcune telecamere in città e per quale ragione sono avanzate tali risorse.”

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LE PRESCRIZIONI SULLE ZPS ADOTTATE NEL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE NON RISPETTANO LE NORMATIVE VIGENTI E SONO PIU' RESTRITTIVE
   

19/03/2009 Il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi ha rivolto un’interrogazione alla Giunta Regionale per sapere se non ritenga opportuno, visto che l’attuale Calendario Venatorio Regionale rimarrà vigente fino alla stagione 2011/2012, modificare l’art. 9 comma 1, lettera c) annullando il divieto di poter cacciare, nel mese di gennaio, nelle Zone di Protezione Speciale, per tre giornate a scelta a settimana (escluso il martedì e venerdì) e non solo obbligatoriamente il giovedì e la domenica, in quanto il Decreto del  Ministro Prestigiacomo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 febbraio 2009, ha eliminato la limitazione stabilita nel Decreto dell’Ex Ministro Pecoraro Scanio di consentire l’attività venatoria a sole due giornate a settimana da prefissare nel Calendario Venatorio.

“Siamo convinti – sottolinea Renzi - che la Regione, per evitare possibili fraintendimenti e confusione tra i cacciatori in relazione alle limitazioni nazionali e quelle regionali, oltre che penalizzazioni non giustificate per i cacciatori che hanno un appostamento fisso nelle ZPS, non possa esimersi dal riprendere in mano il Calendario Venatorio, tenendo conto, tra l’altro, che nel mese di gennaio non è determinante al fine del mantenimento e della protezione della specie avere la facoltà di poter cacciare due o tre giorni alla settimana nelle ZPS.

Inoltre dalla Giunta Errani – conclude Renzi – vogliamo sapere se non ritenga un gravissimo errore che la Regione Emilia Romagna abbia approvato il 25 febbraio 2009 una Legge Regionale che regolamenta l’attività venatoria nelle Zone di Protezione Speciale, avendo preso come riferimento non il testo del Decreto Ministeriale vigente, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 10 febbraio 2009 e quindi ben 15 giorni prima dal voto in Assemblea Legislativa, ma quello superato.”

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E' LEGITTIMO ASSEGNARE DIRETTAMENTE AD AMFA SPA LA NUOVA FARMACIA OPZIONATA DAL COMUNE, SENZA L'INDIZIONE DI UNA GARA AD EVIDENZA PUBBLICA?
   

05/03/2009 Il Consigliere Comunale Gioenzo Renzi ha presentato quest'oggi in Comune, un'interrogazione riguardante la nuova pianta organica delle Farmacie comunali e in particolare sull'esercizio del diritto di prelazione sulla sede farmaceutica n. 34 in zona Ghetto Turco (Delibera di Giunta n. 10 del 20/01/2009).

"Nella suddetta delibera, infatti - evidenzia il Consigliere - il Comune ha approvato di affidare ad AMFA spa, già affidataria dal 01/01/1995, per la durata di 99 anni, del servizio pubblico di gestione delle sei farmacie comunali, l'istituzione e gestione della nuova farmacia, in base ad un obbligo generico assunto dal Comune di Rimini, al punto 6.3, del contratto di cessione di azioni sottoscritto in data 02/06/1999

"E proprio riguardo a tale affidamento ad AMFA spa, società a capitale misto  pubblico-privato di cui il Comune di Rimini è socio di minoranza, vogliamo sapere dal Sindaco Ravaioli – spiega Renzi - se la nuova farmacia non debba essere considerata una singola entità autonoma, gestita da chiunque ne abbia i necessari requisiti, e quindi non come un criterio di completamento della precedente operazione di cessione di quote azionarie, e se per la scelta del socio privato non si dovrebbe svolgere l’espletamento di una gara con procedura ad evidenza pubblica, così come è previsto dal nuovo testo unico sugli enti locali.

In particolare chiediamo alla Giunta Comunale se la clausola di assegnazione automatica all’AMFA, della gestione delle nuove farmacie opzionabili da parte del Comune di Rimini, vigente nel contratto di cessione di azioni, era presente anche nel relativo bando di gara ad evidenza pubblica; se tale affidamento diretto ad AMFA, della nuova farmacia, non sia in contrasto con il D.lgs 267/2000 sugli enti locali; se l’asserzione generica introdotta nel contratto, ancorché ritenuta legittima, non debba configurarsi come un semplice diritto di prelazione attribuito all’AMFA, la quale, in tal caso, dovrebbe comunque essere tenuta a partecipare alla gara di evidenza pubblica, insieme a tutti coloro che ne fossero interessati; quali criteri verranno adottati dal responsabile dell’U. O. Partecipazioni Societarie riguardo alla determinazione del periodo temporale dell’affidamento e del corrispettivo dovuto dall’AMFA, al fine di riflettere il reale valore di mercato e di tutelare l’interesse pubblico generale; se l’AMFA ha già manifestato il suo intendimento ad accettare o meno l’assegnazione della settima farmacia; e se non si corre il rischio di subire tempi molto lunghi di assegnazione della gestione all’AMFA, nella deprecata ipotesi in cui vengono presentati dei ricorsi con istanza di sospensiva presso il T.A.R.”

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