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La Stazione di ricarica elettrica autobus irrispettosa dell’Anfiteatro Romano.
7/10/2025
L’Amministrazione Comunale, rispondendo alla mia ultima interrogazione consigliare, ha precisato: che sono in fase di ultimazione i lavori, iniziati a maggio 2024, per la realizzazione delle tre stazioni di ricarica elettrica autobus su strada alle fermate: “Anfiteatro” in Via Roma (davanti all’Anfiteatro Romano), in Via Giorgieri (di fianco al Tribunale), e in viale Cesare Battisti (davanti alla Stazione), appalto del valore complessivo di 1.298.000 euro.
Sottolineiamo, che fin dall’approvazione del progetto, abbiamo definito inopportuna l’ubicazione della Stazione “Anfiteatro”, in quanto: non si tratta di una semplice colonnina di ricarica stradale, ma una vera e propria barriera di cabine elettriche; lunga 20 metri, alta 3 metri, con un braccio di ricarica elettrica degli autobus, alto 4,5 metri, con un “pantografo” sopra la pensilina della “sosta”. Tale installazione è indecorosa davanti all’Anfiteatro Romano, bene storico Culturale, per la cui valorizzazione ci siamo più volte battuti e continueremo a farlo!
La sosta prolungata di autobus lunghi 8-12 metri, alti 4 metri, per la ricarica elettrica nella Stazione “Anfiteatro”, avrà un impatto ambientale rilevante, ostruendo la visibilità dell’Anfiteatro Romano.
Ricordiamo che proprio per la valorizzazione dell’Anfiteatro Romano e liberare l’area antistante da manufatti o costruzioni, l’Amministrazione Comunale del Sindaco Ravaioli, nel 2001, su iniziativa del sottoscritto, aveva acquistato la suddetta area con la spesa di 280 milioni di lire, procedendo alla demolizione di un autolavaggio e di un distributore carburanti.
Al contrario, l’Amministrazione Comunale attualmente in carica, ha approvato la realizzazione di un’impattante stazione di ricarica elettrica proprio nell’area archeologica dell’Anfiteatro Romano, e ne ha peggiorato sensibilmente la visibilità e le condizioni di accessibilità a tale monumento! Una decisione incomprensibile, per una città che ambiva ad esser capitale della cultura! In merito a START Romagna, società del trasporto pubblico locale, che ha deciso di porre in essere l’investimento, utilizzando fondi pubblici, per realizzare colonnine/stazioni di ricarica e acquistare autobus elettrici; siamo a dover evidenziare che a fronte di un maggior costo iniziale (300.000-400.000 euro per autobus), tali mezzi, hanno un’autonomia inferiore, inoltre le batterie al litio hanno vita più breve rispetto a quella del veicolo e la sostituzione di tali componenti è estremamente onerosa (dai 60.000 ai 100.000 euro), così come non banale è il loro smaltimento.
Senza dover sostenere costi aggiuntivi, ed evitando i suddetti problemi degli autobus elettrici, quale soluzione sostenibile e di buon senso, abbiamo proposto che 72 autobus del trasporto pubblico, attualmente in dotazione, a motore diesel, utilizzino il gasolio di origine vegetale, che riduce fino al 90% le emissioni sui mezzi circolanti ed è conveniente economicamente.
Tuttavia queste nostre proposte di buon senso sono state respinte dall’Amministrazione Comunale e dobbiamo denunciare pubblicamente la gravità di aver approvato l’installazione di una stazione di ricarica per autobus, dinnanzi all’Anfiteatro Romano, a spregio della valorizzazione culturale tanto spesso decantata!
Grave ritardo per l’ultimazione lavori del sottopassaggio del Grattacielo di Viale P.Amedeo: rimandata all’Estate 2026!
27/9/2025
Al termine dell’estate in corso è nuovamente prevista la chiusura totale del Sottopassaggio Grattacielo di viale Principe Amedeo per la prosecuzione lavori delle rampe di accesso, lato mare e monte, accessibili ai disabili, ad opera di Rete Ferroviaria ItaIiana (RFI).
Dopo la precedente chiusura totale del Sottopassaggio per 5 mesi, dal 2 Dicembre 2024 fino al 18 Aprile 2025, con disagi alle migliaia di cittadini e turisti costretti ad allungare di circa 400 metri il proprio percorso a piedi ,lungo via Ravegnani, sotto il Ponte Ferroviario, e viale Rodi, per raggiungere il Centro Storico o Marina Centro.
I lavori iniziati nel Febbraio 2024 sono in grave ritardo, dopo un anno e mezzo, rispetto ai 350 giorni previsti:
• Lato mare, sono ancora da completare le due rampe di scale per l’accesso pedonale in Via Monfalcone, Viale Rodi e la rampa dedicata al transito di persone con disabilità e ciclisti;
• Lato monte, non è ancora stata avviata la realizzazione della rampa continua di raccordo con il marciapiede di Piazzzale Cesare Battisti, angolo Corso Giovanni XXIII°;
• L’implementazione del condotto sotterraneo di attraversamento della Ferrovia con i cavi elettronici e la fibra ottica, già prevista nell’intervento, è iniziata solo in questi giorni, durerà due mesi ritardandoi così l’ultimazione della rampa a mare.
Alla mia interrogazione consigliare di questa settimana, con la quale ho chiesto quando saranno ultimati i lavori delle nuove rampe e quando avverrà la riapertura definitiva del Sottopassaggio del Grattacielo, l’Amministrazione Comunale ha risposto : “l’Estate 2026”.
Per rifare le rampelato mare e lato monte, non l’intero sottopassaggio, al momento, ci vorranno 2 anni e mezzo, rispetto ad un anno inizialmente previsto.
Dinnanzi al protrarsi della obbligata deviazione pedonale e dei disagi per i cittadini e turisti, ho chiesto all’Amministrazione Comunale di sollecitare la realizzazione delle opere e di provvedere, almeno, alla rimozione delle “sconnessioni” sui marciapiedi di viale Rodi, causate dalle radici degli alberi e di potenziare l’illuminazione notturna, per agevolare il transito in sicurezza delle persone.
Il degrado dell’ex McDonald’s, di cui il Comune è comproprietario, nel cuore del Parco del Mare e di Marina Centro.
28/4/2025
All’angolo di via Beccadelli-Parco del Mare, perdura, dal 2020, il degrado dell’ex McDonald’s, una struttura abbandonata, svuotata all’interno delle sue attrezzature, il cui ingresso è diventato rifugio dei “senza dimora”. L’immobile presenta un’immagine incompatibile con il lungomare Tintori riqualificato, nel cuore di Marina Centro.
Il Comune di Rimini, è comproprietario per 1/3 del suddetto immobile di mq 117 e dell’area adiacente esterna di circa 200 mq, mentre i restanti 2/3 sono di proprietà di una società privata.
Il Comune di Rimini, in base alla risposta alla nostra interrogazione consigliare di giovedi scorso, ha acquisito la concessione proprietaria del bene, il 1/10/2013, dall’Agenzia del Demanio, grazie al D.L. del Federalismo Demaniale e nel 2020 è cessato l’ultimo contratto di locazione.
Già tre anni orsono, con interrogazione consigliare del 09/06/2022, evidenziavo che a seguito della cessata attività di ristorazione, lo stabile gravava in stato di abbandono e degrado, e chiedevo all’Amministrazione Comunale, l’intervento della proprietà per il risanamento e la cura dell’immobile.
Il Comune di Rimini, quale comproprietario dell’immobile, a maggior ragione, avrebbe dovuto responsabilmente prevenire e intervenire per evitare la situazione di abbandono e degrado dell’immobile; conformemente a quanto prescrive il proprio Regolamento di Polizia Locale, per salvaguardare la sicurezza e il decoro nel cuore di Marina Centro e del Parco del Mare.
Teniamo presente, che Il Comune di Rimini, in virtu’ del federalismo demaniale, deve continuare a pagare il canone concessorio demaniale annuo di 18.640 euro, (dal 2013 per 12 anni sono stati pagati 223.680 euro!), anche senza l’utilizzo/locazione del bene.
Per la riqualificazione dell’immobile esistente, il RUE, consente: gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, straordinaria, la ristrutturazione edilizia, e le destinazioni d’uso: commerciale e pubblico esercizio.
Sollecitiamo, pertanto, tali urgenti interventi e auspichiamo quanto prima il raggiungimento di un accordo equilibrato tra l’interesse pubblico del Comune e quello del soggetto privato, per la ristrutturazione dell’immobile, con l’insediamento e avvio di una attività qualificata, per l’immagine turistica della Marina Centro.
Riapertura temporanea e precaria del sottopassaggio del Grattacielo: sia garantita sicurezza e agibilità!
22.4.2025
Dopo la nostra interrogazione consigliare del 19/02/2025, in merito al tardivo completamento dei lavori del sottopassaggio del Grattacielo (in corso da un anno e mezzo), lo scorso venerdì 18 aprile è avvenuta la riapertura provvisoria di tale sottopasso, che era completamente chiuso dal 2 dicembre 2024.
Avevo chiesto la riapertura, per agevolare i collegamenti tra Marina Centro e Centro Storico e ridurre i disagi ai pedoni, cittadini e turisti, costretti ad allungare il percorso di 400 metri sui marciapiedi di via Graziani, viale Rodi, stretti, sconnessi, poco illuminati.
Il sottopasso resterà aperto e fruibile temporaneamente per tutta la stagione estiva; ma chiediamo interventi affinchè venga garantita sicurezza e agibilità del transito.
L’attuale rampa lato mare su via Monfalcone, con i 16 gradini, larghi 3 metri, è dotata di un solo corrimano provvisorio, lato Riccione, invece dei due necessari (uno a destra e uno a sinistra), per consentire il transito in sicurezza e l’agibilità dei pedoni, in particolare degli anziani.
Inoltre è necessario apporre adeguata segnaletica che indichi/limiti l’attuale possibilità di percorrere il sottopasso ai soli pedoni. E’ opportuno infatti prevenire l’utilizzo, da parte di ciclisti e/o famiglie con passeggini, degli scivoli presenti nella rampa lato monte, ma assenti nella rampa lato mare, con conseguente difficoltà di risalita delle scale, con in braccio le biciclette o passeggini, come è avvenuto in questi giorni.
L’attuale riapertura, oltre ad essere temporanea, è quindi anche estremamente precaria, chiediamo urgentemente la messa in sicurezza.
Al termine dell’estate, è prevista nuovamente la chiusura totale del sottopassaggio, con conseguenti nuovi disagi; sollecitiamo quindi l’Amministrazione che si adoperi, perché questa volta vengano rispettate le tempistiche programmate.
Sono ancora da realizzare: lato mare, la rampa pedonale per l’accesso su Viale Rodi e la rampa dedicata al transito delle persone con disabilità e ciclisti; lato monte, la rampa di raccordo con il marciapiede di Piazzale Cesare Battisti; mancano inoltre l’implementazione della infrastruttura sotterranea con cavi telefonici e fibra ottica, oltre alle rifiniture alle pareti e la pavimentazione.
Per l’ultimazione dei lavori e la riapertura del sottopassaggio bisognerà attendere la primavera del 2026, oltre un anno in più rispetto ai 350 giorni inizialmente previsti, prospettati e annunciati dall’Amministrazione Comunale.
L’Amministrazione Comunale respinge le nostre proposte per valorizzare l’Arco d’Augusto!
4/04/2025
L’Amministrazione Comunale ha risposto in modo “liquidatorio” alla mia richiesta di riqualificare e valorizzare l’area storica dell’Arco di Augusto. Tale area risulta infatti trascurata, dopo l’intervento effettuato 25 anni fa, che aveva visto la mera sistemazione a verde delle aree circostanti.
Dinnanzi al monumento, simbolo della città, eretto nel 27 a.C, in onore dell’Imperatore Augusto, l’Amministrazione Comunale dovrebbe avere particolare attenzione ed effettuare i necessari interventi di riqualificazione, in accordo con la competente Soprintendenza.
L’asfalto di Largo Giulio Cesare, antistante l’Arco, deteriorato, “rattoppatto”, datato, che ricopre la strada e i piazzali occupati dai parcheggi, deve essere rimosso e sostituito con una pavimentazione in sintonia (in continuità con le selci e la pietra albarese, esistenti).
L’impianto d’illuminazione dell’Arco di Augusto, di Largo Giulio Cesare, deve essere compatibile con il rispetto dell’area storica monumentale; è necessario sostituire i “pali” installati 25 anni fa, più adatti ad una Circonvallazione che a un’area archeologica-monumentale e armonizzare, uniformare tale illuminazione, che attualmente è di tre tipi diversi (a seconda dei lati dell’Arco).
Ribadiamo la richiesta di trasferire le bancarelle del Mercato Ambulante, collocate nel 2015 dinnanzi all’Arco (a fianco delle Poste), senza rispetto del monumento, consentendo il ripristino del transito pedonale di accesso al Centro Storico e di quello veicolare, interdetto dai “banchi” di vendita nei giorni di mercato.
La riqualificazione dei due piazzali di Largo Giulio Cesare, davanti all’Arco di Augusto, deve essere compiuta con la riorganizzazione razionale ed essenziale della sosta di auto, moto, per ridurre l’intasamento veicolare dei piazzali e ampliare gli spazi di vivibilità urbana.
Naturalmente, deve esser rispettato il divieto di sosta permanente degli autoveicoli, lato Arco d’Augusto.
Chiediamo, come ribadito da 25 anni, lo spostamento dell’antennone della telefonia mobile, posto sopra il palazzo delle Poste, per eliminare il suo deturpante impatto visivo sull’Arco d’Augusto.
Richiesta reiterata, che ancor oggi secondo l’Amministrazione “non ha trovato soluzioni soddisfacenti”, nonostante i Regolamenti Comunali e i Piani annuali approvati a “tutela dei beni di interesse storico, artistico, culturale, ambientale”.
E’ opportuno, inoltre, installare panchine classiche in legno con schienale, adatte al contesto, in sostituzione di quelle esistenti, di tre tipi diversi e scomode.
Rendiamo noto che tutte queste nostre richieste di riqualificazione e valorizzazione dell’area dell’Arco di Augusto, monumento storico, archeologico, simbolo identitario della città, visitato e fotografato dai turisti, purtroppo, non sono state recepite dalla Amministrazione Comunale, a scapito dell’immagine di Rimini.