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Per il bimillenario del Ponte di Tiberio: sotto le arcate la "piazza" di Gnassi invece delle acque del Marecchia.
   

04/09/2014

Colgo l’opportunità della XIX Festa de Borg per rendere noto che l’Amministrazione Gnassi non ha dato seguito alla mozione del sottoscritto, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale il 13.9.2012 che chiedeva il ripristino di un flusso d’acqua dal “ Deviatore”  del Marecchia  al Ponte di Tiberio per ridare vita al Parco, al Ponte, al Porto.

Il dispositivo della mozione impegnava precisamente la Giunta :

1)    “a  procedere all’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo di ripristino dello scorrimento naturale e continuo delle acque del Marecchia, essendo in possesso dal 2006 del progetto preliminare al riguardo di Alpina Acque “;

2)    “ a prevedere a breve la realizzazione del suddetto progetto con il prossimo Piano degli Investimenti per perseguire la riqualificazione completa del Parco Marecchia, del Bacino del Ponte di Tiberio, del Porto Canale”;

Come previsto nella precedente mozione del 11.11.99, sempre approvata dal Consiglio Comunale , dopo la demolizione nel 2009  della mostruosa “ diga mobile” che ostacolava la circolazione delle acque con grave impatto igienico-sanitario e col rischio di allagamenti in caso di piena, la Giunta Comunale doveva portare avanti   questo progetto:

Un canale a deflusso naturale lungo l’asse longitudinale del vecchio alveo, oggi Parco Marecchia, che convogliasse le acque dal Deviatore Marecchia, a monte della briglia “ Rimini” , sottostante il ponte pedonale, fino al Bacino del Ponte di Tiberio con una portata d’acqua necessaria per il ricambio idrico ed una migliore qualità delle acque nell’invaso del Ponte di Tiberio e del Porto Canale. 

Sono passati altri due anni, il Sindaco e la Giunta non solo non hanno adempiuto al mandato del Consiglio Comunale ma hanno approvato altri progetti, ben più costosi ( 1.500.000 euro),  come la cosiddetta Piazza sull’Acqua attorno all’invaso, senza considerare, peraltro, gli effetti ricorrenti delle piene periodiche del Marecchia ( l’ultima l’anno scorso), degli allagamenti ad ogni alta marea e delle piogge.

Il Sindaco Gnassi non vuole prendere atto che l’eliminazione dell’acqua dal Fiume Marecchia ha snaturato l’ambiente del Ponte di Tiberio i cui piloni sono tutt’ora immersi in una pozza d’acqua stagnante e ridotto le acque del Porto Canale melmose e maleodoranti.

Non c’è piazza o passerella sull’acqua che tenga !

Invece di approvare costosi interventi “ artificiali” e di “ facciata”,  il Sindaco potrebbe spendere molto meno  nel “ rinaturalizzare “ questa area, ricreare un nuovo equilibrio ambientale e paesaggistico con lo scorrimento naturale e continuo delle acque dal Marecchia, che ridarebbero vita al Parco, al Ponte , al Porto, restituendoli all’interesse della Città e dei turisti.

Ed è nell’ottica del recupero di questa naturale e prioritaria qualità ambientale che può avvenire la riqualificazione di quel tratto del Porto Canale, tra il Ponte di Tiberio e il Ponte della Resistenza , dopo decenni di degrado per colpa d Amministratori che hanno approvato progetti fallimentari, come la  “diga mobile” e le “ banchine” , costati ai Riminesi una decina di miliardi di lire.

Per il bimillenario del Ponte  costruito dagli Imperatori Augusto e Tiberio, che per duemila anni ha visto scorrere sotto le sue arcate le acque del Marecchia, al di la dei festeggiamenti, è arrivata, anche dal Sindaco Gnassi, un’altra mancanza di rispetto verso la sua storia e la sua identità.  

 

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Start Romagna aumenta del 15% gli abbonamenti annuali agli studenti per il trasporto pubblico invece di tagliare le spese superflue e gli sprechi.
   

28/08/2014

Gli abbonamenti annuali del trasporto pubblico locale di Start Romagna, partecipata del Comune di Rimini al 25%, praticati  agli studenti per il prossimo anno scolastico ( 10 mesi) hanno subito aumenti di circa il 15%.

Ad esempio : l’abbonamento per spostarsi con l’autobus all’interno di “ una zona” da Rimini Centro al Polo Scolastico di Viserba è aumentato di 25 euro  da 175 euro a 200 euro, oppure per spostarsi attraverso “due zone”  da Rimini al Liceo Artistico di Riccione è aumentato di 30 euro  da  220 euro a 250 euro e così da 250 a 280 euro ( 3 zone) , da 285 a 315 ( 4 zone) ,da 317 a 350 euro ( 5 zone) …… fino al massimo di 415 euro ( 7 zone).

Risultato : una famiglia di Rimini con due figli, uno che studia a Riccione e l’altro a Viserba paga solo di trasporto scolastico  con l’autobus 450 euro l’anno  senza nessuna agevolazione.

Gli abbonamenti ordinari annuali (extra studenti ) hanno subito aumenti  di circa il 5%, per spostarsi “in una zona” (Rimini)  da 245 euro a 256 euro  e “in due zone” (es.: Rimini –Riccione, Rimini Bellaria , Rimini –Verucchio)  da 315 euro a 329 euro.

L’abbonamento annuo  urbano famigliare ha subito aumenti del 15 % per il trasporto “ in una zonada 350 euro a 400 euro e “in due zone da 440 euro a 500 euro … fino al massimo di 830 euro ( x 7 zone).

Invece  dei suddetti aumenti tariffari,  di gran lunga superiori al tasso di inflazione annuo (1,2%) che colpiscono le famiglie alle prese con la recessione economica, si dovrebbe procedere alla eliminazione delle spese superflue nella gestione del trasporto pubblico che incidono sulle perdite consecutive di esercizio di Start Romagna,  2.411.837 euro nel 2011,  1.941.900 euro nel 2012, e di 298.860 euro nel 2013.

Per questo chiedo al Sindaco con una interrogazione presentata oggi:

1)    Quali sono le ragioni di aumenti così elevati degli abbonamenti annuali del trasporto pubblico, che colpiscono gli utenti principali come  gli  studenti e le famiglie;

2)    L’aumento tariffario, non favorisce il ricorso al trasporto pubblico e l’aumento dei passeggeri già alle prese con il mancato rispetto degli orari, per i tempi di percorrenza mal calcolati in relazione al traffico,  e con la cessazione di alcune “corse “ strategiche extraurbane per i lavoratori pendolari ( Valmarecchia);

3)    Invece degli elevati aumenti tariffari, per  eliminare le perdite di esercizio, nel bacino riminese di Start Romagna sarebbe economicamente necessario:

a)    eliminare totalmente l’evasione del biglietto, non inferiore al 15%, che solo nel riminese comporta un minore introito di almeno  1.500.000 euro (!), illegalità inesistente nelle linee del  trasporto pubblico in concessione al privato, installando, come ho già proposto  i “tornelli”;

b)    eliminare o quanto meno ridurre drasticamente i “ Fuori Servizio” , con uno spreco nel riminese di circa 1 milione di euro, ( 2 milioni nei tre bacini RN.RA.FC secondo il Direttore Generale di Start Romagna ) dovuti agli autobus che raggiungono “vuoti” le località di partenza del servizio ( es. Morciano, Montefiore, Verucchio) con il ripristino del parcheggio degli autobus in zona ed  utilizzando le residenze esterne degli autisti;

c)    eliminare le spese superflue,  come  i 45.000 euro di  canoni di affitto pagati per i due  locali nella Stazione di Rimini, uno ad  uso biglietteria, l’altro per il ristoro del personale, e per il negozio, presso il Capolinea di San Girolamo, ad uso del Coordinatore degli Autisti, utilizzando al riguardo i locali, in parte recentemente ristrutturati e abbandonati,  della vicina palazzina ex “FER” di proprietà ora di Start Romagna in Piazzale Clementini.


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Biglietteria internazionale Rimini-San Marino: il tavolino sul marciapiede del viale della Stazione, fino a quando?
   

22/08/2014

Ancora in alto mare l’installazione del box biglietteria in Piazzale Cesare Battisti, sul Viale della Stazione, per il servizio di trasporto pubblico Rimini- Repubblica di San Marino.

L’Amministrazione Comunale nella risposta alla nostra interrogazione, conferma che  la Ditta Bonelli, concessionaria delle autolinee Rimini –San Marino,  aveva fatto domanda nel giugno 2012 al Comune di Rimini, ma i pareri favorevoli dell’ Ufficio Mobilità, dell’Ufficio Qualità Urbana, dell’Ufficio Occupazione Suolo Pubblico non sono sufficienti, è necessario il permesso di costruire.   

E’ incredibile, ma per l’installazione del chiosco prefabbricato, ci vuole il permesso di costruire come per edificare una casa.

La Ditta Bonelli dovrà quindi fare istanza allo Sportello Unico per le Attività produttive  presentando il progetto, che dovrà essere valutato conforme alle norme del Piano Regolatore e dell’adottato R.U.E. 

Se tutto va bene, ci vorrà  un anno, per il rilascio  della autorizzazione, quindi nella prossima estate.

Nel frattempo, come da anni, la biglietteria internazionale  continuerà ad essere il tavolino sul marciapiede a cielo  aperto o al massimo sotto l’ombrellone, gestito dalla Signora Berta Ciavatti.

Questa l’immagine di precarietà, per non dire da terzo mondo, offerta ai 300-400 turisti italiani e stranieri  che ogni giorno accedono a quel tavolino per l’acquisto dei biglietti sugli autobus diretti a San Marino, oltre al problema della sicurezza per la presenza nella zona circostante di persone poco raccomandabili.  

Poiché non si tratta di costruire una casa,  speriamo almeno nella sollecita conclusione dell’iter burocratico amministrativo per installare questa biglietteria  per il servizio di trasporto pubblico dei turisti a San Marino, e per i problemi di funzionalità, sicurezza, immagine.
 

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Concerto di Gloria Gaynor: Gnassi prima patrocina e poi gioca a "scaricabarile".
   

18/08/2014

Sul mancato concerto di Gloria Gaynor  il Comune “non può  tranquillamente tirarsi fuori”, dicendo che non  ha alcuna responsabilità in merito a quanto è accaduto..

L’11 luglio scorso era stato l’Ass. allla Cultura del Comune di Rimini, Pulini, con una conferenza stampa assieme al principale sponsor, a presentare il concerto di Gloria Gaynor  come” il baricentro degli eventi che trasformerà il 16 Agosto  in una discoteca a cielo aperto “, tant’è che il Comune aveva concesso il patrocinio gratuito.

Oggi il Sindaco Gnassi parla di danno d’immagine, che il Comune valuterà le  azioni legali, sapendo benissimo che sono  improbabili al di là delle parole di circostanza.

Invece di volere  “mettere il cappello”  su tutto e tutti, allora, non era il caso di “valutare”  prima l’autorizzazione e il patrocinio ?       

Bastava verificare le rivendicazioni dei creditori verso lo stesso organizzatore per il concerto di Morricone, di due estati prima , espresse pubblicamente addirittura subito dopo la conferenza stampa.

Comunque, sempre facendo ricorso al buon senso,  per sole 3.000 euro di tassa occupazione suolo pubblico,  si può concedere   per due giornate , una parte del Parco Fellini con la chiusura dell’ingresso del Grand Hotella rotonda del Grand Hotel con  il Lungomare circostante, causando la deviazione del traffico veicolare, e intasando   dietro le transenne il marciapiede,  ad un soggetto privato  per organizzare uno spettacolo a pagamento ?     

Per il Sindaco  Gnassi sarà anche una “ figata”, ma non è l’interesse pubblico di Rimini
.  

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Recuperare la Macchina Fotografica Gigante nella rotonda del Grand Hotel, abbandonata per l'incuria del Comune e deteriorata dalla ruggine.
   
14/08/2014
 
Ricordo che il Comune di Rimini è proprietario della Macchina Fotografica Gigante, ubicata nella rotonda del Grand Hotel di Rimini, grazie alla donazione della Sig.ra Renzi Laura   in data 24.5.2002.

La Macchina Fotografica Gigante era  stata affidata, allora, per la relativa gestione al Settore Turismo del Comune con l’impegno di collocare una targa riportante il nominativo della donante Renzi Laura e del marito Ario Rastelli e con la raccomandazione di non destinarla ad  altri fotografi, attività per cui era stata realizzata in origine ed utilizzata.

Il Comune di Rimini aveva concesso in comodato gratuito  la Macchina Fotografica Gigante  prima al Consorzio Piccoli Hotel di Qualità dal luglio 2004 al 30.6.2009 per la  promozione  turistica, e poi dal 28.4.2011 al 31.10.2012 alla Associazione Fondazione Federico Fellini per farne un Punto di Informazioni con pubblicazioni e gadget della Fondazione con finalità culturali e turistiche riguardanti l’opera e la vita  riminese del Maestro.

A carico dei comodatari rimanevano le spese di ordinaria manutenzione, di custodire e conservare il manufatto con diligenza;

Nonostante la concessione in comodato gratuito, non sono seguite, al di là di momenti sporadici, le attività auspicate e indicate nelle premesse;

Dal 2012, la Macchina Fotografica Gigante è ritornata nella piena disponibilità del Comune, ma per incuria della Amministrazione Comunale  risulta abbandonata ed esposta al deterioramento della ruggine, da cui era già stata degradata e “liberata” con un completo e profondo restauro in occasione della donazione al Comune;

Per questo, ho chiesto con una interrogazione al Sindaco, depositata questa mattina, che:  

1)    L’Amministrazione Comunale intervenga urgentemente per restaurare la Grande Macchina Fotografica e impedire con la manutenzione ordinaria l’azione rovinosa della ruggine che ha già “mangiato le lamiere in ferro” della parte inferiore,  per evitare, come è accaduto in passato, danni più rilevanti ed ulteriori spese di risanamento;

2)     La  Grande Macchina Fotografica nella centrale Rotonda del Grand Hotel “immortalata” nelle cartoline di Rimini e fotografata dai turisti, “caratteristica” identitaria del nostro lungomare, non “merita” essere abbandonata all’incuria e al degrado, ma  sia valorizzata con una funzione congeniale  alla promozione del nostro turismo balneare.   

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L'Amministrazione Comunale, checchè ne dica il Sindaco Gnassi, ha tollerato chi imbratta la città.
   

11/08/2014

Al di là del Sindaco “Superman” , magari con un po’ di “tara” alla propaganda personale,  che mercoledì notte avrebbe messo in fuga i tre ”writer” nei dintorni del Grattacielo intenti ad “imbrattare con pennarelli i muri di recinzione privati e i cartelli stradali “, l’Amministrazione Comunale, checchè ne dica il Sindaco, di fatto, ha tollerato chi imbratta la nostra città.   

Sono mesi  che, nel Centro Storico, le facciate delle case private e dei palazzi pubblici sono imbrattate, non con i “pennarelli”, ma con “bombolette” di vernice spray, nelle Vie Sigismondo, Bertola, Corso d’Augusto, Corso Giovanni XXIII°, Via Mameli, Via Tonti ecc. con scritte “di metri”  che deturpano gli immobili e l’immagine della città.

Non solo, molte di queste scritte, come quelle effettuate in occasione della manifestazione antifascista del 22.3.2014, nonostante  inneggino all’odio politico, alla istigazione  a delinquere, persino contro le Forze dell’Ordine, e siano trascorsi ormai 5 mesi,  non sono state ancora rimosse.

Fin dal 3 Aprile scorso, in Consiglio Comunale, con una interrogazione, ho chiesto al Sindaco che  il Comune provvedesse ad un piano di ripulitura di tutto il Centro Storico, con l’eliminazione di tutte le scritte e il ripristino diligente delle tinteggiature delle facciate danneggiate non solo dei palazzi pubblici  ma anche degli edifici privati, facendosi carico dei danni subiti dai cittadini, senza nascondersi dietro l’alibi delle competenze, avendo solo a cuore il decoro della città.

Invece  l’Amministrazione Comunale si  è disinteressata completamente dei danni subiti dalle case dei cittadini , anzi   ribadisce che non può intervenire se non con una ordinanza coattiva nei confronti dei privati, quindi sarebbero a carico dei proprietari  oltre i danni, anche le  beffe delle spese non lievi da sostenere.

I proprietari degli immobili, sono considerati dal Comune solo per pagare la TASI e l’IMU,  guai a pensare da parte delle Istituzioni al rispetto dei loro beni e alla tutela della proprietà.

Né l’Amministrazione Comunale,  ha predisposto tramite la Polizia Municipale uno specifico servizio di vigilanza, in orario notturno, contemplato a prevenire e reprimere il deturpamento e l’imbrattamento dei muri, usufruendo anche della video sorveglianza.  

Lo stesso Regolamento di Polizia Urbana, di dieci anni fa, che all’art.6 vieta l’imbrattamento degli immobili pubblici e privati, non è rispettato, andrebbe aggiornato secondo l’attuale quadro legislativo e con provvedimenti adeguati a fare fronte alla situazione.

Infine, il Comune non ha mai sporto denuncia alle Forze dell’Ordine, quale parte “lesa”, sugli imbrattamenti subiti dagli edifici comunali e privati, per  consentire le indagini , l’identificazione dei responsabili e il risarcimento dei danni.

Non basta l’attenzione particolare del Comune solo ai casi eclatanti dei Monumenti e Beni Culturali  offesi da “ Amor vincit omnia”, e poi considerare “normale”  e “tollerabile” l’imbrattamento degli edifici della città.


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Installare i "tornelli" sugli autobus di Start Romagna contro l'evasione del biglietto e attivare la video sorveglianza per la sicurezza interna dei passeggeri.
   

08/08/2014

Nella nostra città, specie durante la stagione estiva, è sempre più esteso e disinvolto l’utilizzo degli autobus senza pagare il biglietto soprattutto dagli stranieri, in particolare magrebini, asiatici, e rumeni, anche perché sono rari i controllori sugli autobus.

Start Romagna, la società del trasporto pubblico, ha effettuato dal 16 al 28 giugno scorso una operazione contro l’evasione tariffaria sugli autobus di Rimini che nei primi 6 giorni ha visto il controllo di 15.287 passeggeri all’interno di 897 corse totali con l’accertamento di 1.027 evasori ( il 6,71% ) ai quali è stata elevata una sanzione da un minimo di 65 euro ad un massimo di 240 euro.

Non è stato reso noto ufficialmente il consuntivo dell’operazione ma dai  confronti  con gli anni passati la percentuale dell’evasione sui controlli effettuati è  in continuo aumento e le sanzioni  elevate sarebbero pagate limitatamente al 15%.

Al di là dei controlli  estesi organizzati una tantum, l’evasione del biglietto continua  perché non c’è la determinazione di adottare provvedimenti realmente efficaci in grado di debellare questo fenomeno.

Per questo nel Consiglio Comunale di giovedi scorso,  ho chiesto, con una interrogazione al Sindaco, di installare sugli autobus i “ tornelli” per risolvere il problema evasione, come è stato fatto nei paesi anglosassoni dove l’evasione è stata praticamente sconfitta , per regolamentare con il possesso del biglietto la salita sugli autobus.

A fronte, poi, del problema sicurezza dei passeggeri  con i borseggi, gli scippi e i furti sugli autobus, a cominciare dalla trafficata linea 11 Rimini-Riccione, servita dagli autobus elettrici  acquistati  nel 2011 dall’Olanda, i VANHALL che dispongono di telecamere ad alta definizione, non si comprende perché ancora  manca l’autorizzazione alla  video sorveglianza con le registrazioni e visualizzazioni per la sicurezza dei passeggeri.

Ricordo, nell’occasione, che Start Romagna, società partecipata dal Comune di Rimini, registra negli ultime tre anni perdite consecutive d’esercizio  di 2.411.837  euro nel 2011, di 1.941.900 euro nel 2012 e di 298.860 euro nel 2013.

A  maggior ragione, dinnanzi ai suddetti disavanzi di bilancio, sarebbe necessario  e doveroso eliminare l’evasione del biglietto, come avviene nelle linee del trasporto pubblico in concessione al “privato”.

 


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Sull'area ex Fiera alla Conad: non è vero quello che dice il Sindaco Gnassi che ripropone la vecchia logica della rendita fondiaria e della cementificazione.
   

06/08/2014

Era  noto da tempo l’interesse di Conad per le aree dell’ex Fiera e non a caso tre mesi fa  con un’apposita la variante urbanistica la maggioranza di Gnassi aveva approvato la nuova destinazione commerciale su quei terreni ora aggiudicati con la migliore offerta infatti alla Conad.

Però, non è assolutamente vero quello che dice il Sindaco Gnassi  “ abbiamo ridotto le superfici edificabili ”,  “dimezzato le originarie previsioni urbanistiche e di cemento  in questo quadrante di città”, perché  al contrario con la “ Variante Gnassi”   aumenta la cementificazione sull’area dell’ex  Palacongressi di  via della Fiera di  2.500 mq. di superfici utile da mq. 15.000 a mq. 17.500 e complessivamente, con il nuovo Palacongressi di 32.500 mq., da 47.500 a 50.000 mq. di SU.

Quello che non dice Gnassi è che per vendere quei terreni alla Grande Distribuzione, il Sindaco e la sua maggioranza hanno approvato  la  nuova destinazione a commerciale di 5.000 mq. e a direzionale di 2.500 mq. oltre  a mantenere i previsti 8.500 mq. di residenziale , complessivamente  fino a un tetto di 14.000 mq.di SU. 

E’ in questo modo che il Sindaco  ha rimesso in moto il motore immobiliare concordato con Rimini Fiera Spa,  “ infiochettato”  con la ciliegina della nuova piscina comunale che sarà realizzata a carico del Comune con 5.000.000.= di euro.

Il progetto per il quale Conad ha “sborsato” 16 milioni e 50.000 euro, prevedrebbe un “superstore”  di 2.500 mq. destinati alla vendita, alimentare e con la maggior parte ad extra alimentare, oltre ai “ non detti”  2.500 mq  a magazzino.

La conseguenza,  senza dubbio, sarà un altro “colpo” sui negozi di vicinato del Borgo Sant’Andrea,  del Borgo San Giovanni, del Centro Storico, già alle prese con la presenza poco distante dell’IPER alle Befane e il calo dei consumi del 10%.

Conad realizzerà inoltre  2000 mq. di uffici e 7000 mq. di residenziale con  3 palazzoni alti fino a 23 metri ( 7 piani) , comprendenti non meno di 100 nuovi appartamenti, di fronte ad altrettanti palazzoni sulla “ ristretta” e “ senza uscita “ Via Simonini, già inadeguata a sopportare il traffico attuale dei residenti.

Gnassi, in questo caso, non ha detto che a Rimini ci sono 5.000 appartamenti invenduti e che “ bisogna invertire il senso di marcia”.

I parcheggi, invece, aumentano solo di 150 posti rispetto ai 400 previsti e insieme ai 500 posti auto nei piani interrati del Palacongressi, dovranno essere utilizzati , non solo dai congressisti , ma anche dagli utenti del commerciale e direzionale.

Lasciamo stare la valorizzazione identitaria del Parco Ausa, i richiami al “Masterplan”, al Piano Strategico , la compatibilità con il PSC e il RUE, che non prevedevano assolutamente un altro centro commerciale, altro direzionale, e neanche la piscina comunale.

La verità è che il Sindaco Gnassi invece della rigenerazione urbana  e identitaria dell’ex “ Cava” ha perpetuato, come i suoi predecessori, la vecchia logica della rendita fondiaria.


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La sinistra non sa più cosa dire per difendere i venditori abusivi
   
31/07/2014
 
Alle dichiarazioni sulla stampa del Consigliere Comunale Pazzaglia, neanche presente sui banchi del Consiglio Comunale durante il mio secondo intervento contro l’abusivismo commerciale, che utilizza in modo strumentale e politicamente scorretto una mia frase togliendola dal suo contesto, ribadisco per   la completezza dell’informazione e la comprensione delle mie parole, riportando la frase completa e non  tagliata da Pazzaglia, come si può ascoltare dalla registrazione di ICARO TV:

“E’ normale che i nostri bagnini, i nostri mosconai, siano offesi, minacciati dai venditori abusivi, che dovrebbero essere cacciati via a calci nel sedere subito da questa Nazione“

Ribadisco,  se fossimo un paese normale, con Leggi e risorse adeguate, andrebbero cacciati via o espulsi, quegli stranieri che alla faccia della accoglienza o addirittura  “clandestini” sono   “tre volte  fuorilegge” perché sono   venditori abusivi , vendono merce contraffatta,  minacciano e aggrediscono addirittura i riminesi che lavorano.

Non c’è solo la violazione delle Ordinanze dei Sindaci, delle  Leggi sul Commercio o l’evasione fiscale totale, siamo al punto che anche i nostri Agenti della Polizia Municipale  sono a rischio della incolumità personale,  durante i sequestri della merce, o se si addentrano, la sera, sul camminamento di Rivazzurra,  1 Km. da Bellariva a Miramare, in mano  completamente a 450  venditori abusivi.

Per questo dinnanzi a questi numeri chiedo più uomini per il Nucleo Antiabusivismo, le unità cinofile per la sicurezza personale degli Agenti, le sanzioni agli acquirenti:

Dopo 15 anni, al di là degli schieramenti e dei colori delle Amministrazioni come a Riccione e Bellaria,  dobbiamo lanciare il segnale  che a Rimini non è più tollerabile, questa illegalità che degrada l’immagine della spiaggia e della città, perché le leggi devono essere rispettate da tutti, stranieri compresi e, non possono valere solo per i riminesi.

La verità è che il Consigliere Pazzaglia,  invece, per motivi ideologici,  é rimasto ancora a difendere i venditori abusivi.        
                                               
                                  

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L'abusivismo commerciale si può sconfiggere: bisogna aumentare gli Agenti della Polizia Municipale per presidiare il territorio e impedire la vendita.
   

28/07/2014

Oggi  si terrà il Consiglio Comunale sul tema dell’abusivismo commerciale, come da mia richiesta, sottoscritta dai Consiglieri Giudici, Gennaro, Cingolani, Piccari V., Casadei, Tamburini e Brunori.

I Consiglieri di maggioranza si sono “lamentati” per questa nuova seduta consigliare sull’abusivismo commerciale, ma dovrebbero prendere atto, nonostante siano trascorsi tredici anni, che il problema è ancora irrisolto e anzi questa estate sono in aumento i venditori abusivi sulla nostra spiaggia e sui marciapiedi della nostra marina.

Al mattino e il pomeriggio, a Rimini Sud, sulla battigia, dal bagno 60 fino al bagno 130, si possono contare fino a 800 venditori  abusivi con la distesa di banchi di cartone e teli per terra ricoperti di merce perlopiù contraffatta che con arroganza rendono difficile il lavoro dei “ salvataggio” , dei “ mosconai”, e il passeggio dei “ bagnanti” .

La sera, a Rivazzurra, il camminamento pedonale sulla spiaggia, retrostante le cabine, da Bellariva a Miramare, continua ad essere la “ zona franca “ per circa 450  venditori abusivi,  una “passeggiata per turisti tra l’illegalità”, evitata dagli Agenti della Polizia Municipale per ragioni di sicurezza personale .

Sempre la sera, a Marina Centro, tra Piazzale Kennedy e Piazza Marvelli, un centinaio di venditori abusivi occupa ogni spazio libero del marciapiede di Viale Vespucci mentre a Rivabella altri centocinquanta invadono Piazzale Adamello e Viale Toscanelli. 

Questa estate, è stato costituito, dopo tante nostre richieste,  il nucleo antiabusivismo commerciale,  con sole 20 unità , divise in tre turni  8-14,  14-20, 20-24,  ma con una squadra di 6/7 unità non si è in grado assolutamente di impedire ai venditori abusivi l’occupazione della battigia di giorno  e  dei marciapiedi della marina, la sera.

Ricordo che il compito di contrastare l’abusivismo commerciale spetta innanzitutto al Comune, competente per legge in materia di commercio, che può chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine per ragioni di ordine pubblico.

Senza dubbio, le leggi in Italia, dal commercio all’evasione fiscale, devono essere rispettate da tutti, stranieri compresi,  e così a Rimini, non possono valere solo per i riminesi.

 

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Il nuovo Stadio polifunzionale pregiudica viabilità e vivibilità! La nostra proposta alternativa.
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Chiudere, per ragioni di ordine pubblico, il Centro Accoglienza Straordinaria immigrati presso l’ex Hotel Grazia di Viserba
Centro Storico: è necessario e urgente riqualificare il Vicolo Cima e il Vicolo del Voltone, abbandonati e degradati.
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