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La storia di Castel Sismondo sepolta sotto una colata di cemento armato!

Sottoposto alla attenzione della Corte dei Conti il Lungomare Tintori: fatto e rifatto in pochi mesi!!
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L'Opera di Ezra Pound e Rimini: con le mie proposte un evento di richiamo della cultura mondiale.
   

07/05/2015

Dopo l’interrogazione al Sindaco del 23.4.2015, rimasta senza risposta, ho presentato questa mattina la Mozione “Intitoliamo al Poeta Ezra Pound il Campone di Castel Sismondo e costituiamo a Rimini il Centro Studi Ezra Pound “  per sottoporre la proposta all’approvazione del Consiglio Comunale.

Il dispositivo della Mozione chiede al Sindaco e alla Giunta, dopo tanto silenzio, per  riconoscenza della nostra città verso Ezra Pound, di:

1)    Intitolare al Poeta Ezra Pound, nel 130° anniversario della sua nascita, il Campone di Castel Sismondo
, il  luogo congeniale per ricordare il suo legame amorevole con la Storia di Rimini e l’opera monumentale dei Cantos che hanno fatto conoscere al mondo Sigismondo Malatesta, signore , condottiero e mecenate riminese;

2)     Promuovere a Rimini la costituzione del Centro Studi Ezra Pound con la designazione alla Presidenza di Mary De Rachewiltz
, figlia benemerita del Poeta e autorevole traduttrice dei Cantos, accalorando la partecipazione degli studiosi ed editori specializzati;

 con lo scopo di fare conoscere, tramite eventi ed incontri culturali:

3)    La grande opera poetica e letteraria di Ezra Pound, a cominciare dai Cantos
;

4)    Il legame personale ed affettivo di Pound con Rimini e la Romagna ;

5)    Gli studi storici e l’ammirazione di Pound riguardanti Sigismondo Pandolfo Malatesta ( I Canti Malatestiani VIII°,IX°,X°,XI°)
;

6)    Il ruolo importante di Pound nella letteratura del ‘900 ( la scoperta di Eliot, Joyce, Hemingway e altri, l’Imagismo, il Vorticismo);

7)    Il pensiero filosofico ed economico di Pound ( la concezione dell’economia fondata sul lavoro e non sulla speculazione finanziaria, la denuncia dell’usura ).

Sarebbe non solo il ricordo e la gratitudine della città con un segno nella toponomastica e nella valorizzazione di Castel Sismondo  ma costituirebbe la grande opportunità, il grande evento di spessore profondo, per richiamare l’attenzione della cultura mondiale  sull’opera del più Grande Poeta del Novecento nel suo rapporto con Sigismondo Malatesta e Rimini.

Mi auguro che l’Assessore alla Cultura Pulini, Sindaco e Giunta recepiscano  l’importanza della proposta
.


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La Giunta Comunale ha tagliato le risorse per l'istituzione dei nuclei cinofili.
   

30/04/2015

Non so quanto tempo dovremo aspettare per vedere i nuclei cinofili della Polizia Municipale operativi a Rimini.

Avevo chiesto il 17.10.2013 con una interrogazione al Sindaco di istituire i nuclei cinofili
nella nostra Polizia Municipale per la tutela della legalità e sicurezza nella città.

La Giunta Comunale aveva deliberato, dopo 4 mesi, il  4.2.2014
la costituzione del Reparto Cinofilo, con tanta pubblicità sui giornali.

Però, la Delibera non ha avuto alcun seguito
, come ha confermato l’Assessore Sadegholvaad in risposta alla mia  interrogazione consigliare di martedi scorso.

Si è giustificato dicendo che è stata tagliata, per altre necessità, la somma di 90.000 euro prevista nel Bilancio 2014 per l’acquisto dei cani
.

Nonostante, ho replicato, sia giacente dal 2008, al Comando della Polizia Municipale di Rimini  il Progetto per la istituzione delle unità cinofile, rispondente alle esigenze del nostro territorio, presentato da un nostro Agente ed elaborato in collaborazione con la Polizia Municipale di Milano e Torino in considerazione delle loro positive esperienze.

La verità è che manca una chiara e determinata volontà politica da parte del nostro Sindaco.  

Non per caso, in data 24.7.2014,  è stata respinta dalla maggioranza di sinistra in Consiglio Comunale,  la mia Mozione che chiedeva l’utilizzo dei cani quali ausiliari della Polizia Locale, una realtà affermata in tutta Europa e ormai in Italia,  nel contrasto all’abusivismo commerciale, nella vigilanza dei parcheggi, parchi, giardini pubblici, nei posti di controllo stradale, nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, nelle operazioni di soccorso e di protezione civile.

Anche se l’impiego delle unità cinofile ha dimostrato i numerosi vantaggi : l’Agente con il cane moltiplica le forze e compensa l’impiego di almeno 3/5 uomini, consente uno straordinario rapporto costi-benefici con risparmio di risorse umane ed economico, aumenta la sicurezza del personale operante, offre un servizio qualificato ai cittadini, crea rispetto e simpatia.

Invece di tante chiacchere, ad esempio, basterebbe impiegare i nuclei cinofili nel presidio e vigilanza del nostro Centro Storico
per il rispetto del Regolamento di Polizia Urbana, della sicurezza di giorno e in particolare di notte.

Chiedo pertanto a Sindaco e Giunta di non perdere altro tempo (dopo 7 anni)  e di realizzare subito il progetto di costituzione del Reparto Cinofilo nella nostra Polizia Municipale, con il bando di acquisto dei cani,  l’addestramento e la formazione dei nuclei cinofili, visto che per renderli operativi poi ci vuole un altro anno.


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Intitoliamo al poeta Ezra Pound il Campone di Castel Sismondo.
   

24/04/2015

Ad Urbino, lo scorso 27 Marzo, l’Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi ha inaugurato la Casa della Poesia e contestualmente la mostra “lascia che parli il vento” con una rassegna di “artisti per Ezra Pound” a cui partecipa anche il nostro Assessore alla Cultura Massimo Pulini.

A Rimini, il ricordo di Ezra Pound è ridotto sul sito del Comune ad un semplice soggiorno, tra i visitatori della città.

Ezra Pound, il grande poeta del Novecento, nasce nel 1885 negli Stati Uniti, intrattiene rapporti culturali con Rimini quale ammiratore e studioso di Sigismondo Malatesta

Trasferitosi a Parigi nel 1921, viene a Rimini, la prima volta, il 15 Maggio 1922 per approfondire la conoscenza storica di Sigismondo Malatesta, signore e condottiero, capace di governare, ma anche mecenate che chiama a Rimini i migliori artisti dell’epoca.

Rimane folgorato dal Tempio Malatestiano
, in cui ammira la compenetrazione tra l’estetica cristiana e pagana, dedicato a San Francesco, ma considerato anche  il “   tempio pagano dell’amore”.

Ritorna a Rimini il 23 Marzo 1923 per ulteriori ricerche bibliografiche su Sigismondo Malatesta, le imprese militari, la vita, la corte, gli amori, i complotti, i trionfi, le sconfitte (“loro hanno la grande armata ma noj semo più hominj“), che diventeranno i riferimenti per i quattro Canti Malatestiani, l’VIII°, il IX°, il X°, l’XI°, dedicati al condottiero riminese.


 

 

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Allagamenti a Vergiano e nel Borgo dei Ciliegi: l'Amministrazione Comunale non rimborsa i danni.
   

20/04/2015

Si sono discusse questa mattina nella Commissione Consigliare la mozione del sottoscritto e del collega Marcello sugli allagamenti a Vergiano e nel Borgo dei Ciliegi.

Con la mia Mozione ho sottolineato la causa principale degli allagamenti,   la tracimazione del torrente Mavone in 5/6 punti dell’argine sinistro nel tratto di 300 metri a valle di Casale di S. Ermete con le acque che hanno allagato i terreni agricoli, la Strada Marecchiese fino a Vergiano e il Borgo dei Ciliegi.

Questa è stata la causa principale degli allagamenti, causa il profilo dell’argine “rasato” e ribassato rispetto all’altezza di sicurezza, addirittura “arato” fino al ciglio della sponda del torrente, con la mancata osservanza della fascia di rispetto dei 5 metri, previsti dal Regolamento di Polizia Idraulica Consorziale.

Però, anche questa mattina, nonostante la mia denuncia circostanziata, l’Assessore non ha ammesso o riconosciuto ufficialmente di chi sono le responsabilità, chi aveva competenza sulla sicurezza di quell’argine.

Nonostante il Mavone fosse tracimato, appena due mesi prima, il 3 dicembre 2014, sempre in quel tratto di argine, in base alle testimonianze, nessuno si è preoccupato di alzare l’argine di metterlo in sicurezza.   

Intervenendo, potevano essere evitati gli allagamenti e almeno due milioni di danni agli abitanti di Vergiano e del Borgo dei Ciliegi.

Le nostre Autorità, il Dirigente Provinciale della Protezione Civile, l’Assessore all’Ambiente del Comune, il Consorzio di Bonifica hanno scaricato “pubblicamente”  la colpa sui fossi e canali di scolo insufficienti ed inefficienti, tombinati con sezioni ridotte, interrati, ostruiti dalla vegetazione,  per la mancata manutenzione da anni, quando loro stessi  dovevano vigilare sul rispetto delle regole ed effettuare gli interventi di prevenzione e messa in sicurezza su un territorio, di cui era ben noto il rischio idraulico.

Invece, ci sono voluti due alluvioni per  ottenere i lavori sull’alveo del Mavone, per rinforzare i suoi argini, per la manutenzione dei fossi e canali di scolo.

Alla faccia della prevenzione, solo  dopo la tracimazione del 3 Dicembre 2014 e del 6 Febbraio 2015, il Sindaco Gnassi  ha emesso la prima ordinanza contingibile e urgente per la messa in sicurezza del canale consortile Mavone il 10 Marzo 2015 mentre la seconda Ordinanza Comunale per la pulizia e manutenzione dei fossi in aree agricole e per la tutela della sicurezza pubblica è avvenuta il  15 Aprile 2015.  

Meglio tardi che mai, però, le negligenze, i ritardi, le inadempienze che in precedenza hanno causato i danni  non possono scaricarsi sui cittadini che pagano le tasse al Comune e al Consorzio di Bonifica per la sicurezza idraulica.

L’Assessore ha risposto che l’A.C. non può rimborsare i danni se non vengono accertate le responsabilità.

Purtroppo, come è successo in passato, dubito che l’Amministrazione Comunale voglia riconoscere o individuare le responsabilità, visto che dopo due mesi e mezzo, questa volta  non ha neanche distribuito un apposito modulo di richiesta risarcimento danni, tramite l’URP del Comune, per consentire ai cittadini di comunicare e documentare i danni subiti, in modo di provvedere al loro giusto e rapido rimborso.

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Il Ponte di Tiberio è una risorsa necessaria per la mobilità della Città.
   

18/04/2015

Il problema della chiusura del Ponte di Tiberio  non interessa solo il  Borgo San Giuliano ma  tutta la città.

La soluzione non può essere la deviazione del  traffico sul cosiddetto “ asse mediano”
Via Matteotti, Ponte dei Mille, Via Dei Mille, Via Roma,  con le rotatorie che sono “scorrevoli”  con il traffico “leggero”, ma sono “paralizzate” con il traffico “pesante”, come si può constatare durante le manifestazioni fieristiche e nei giorni di pioggia.

Con la chiusura del Ponte, saranno  20.000 i veicoli  costretti a transitare su questa direttrice che, per Gnassi, deve diventare  la “nuova circonvallazione”  di attraversamento  all’interno della città con un forte inquinamento ambientale a ridosso del centro storico.

Infatti, solo una minima parte di questi veicoli utilizzerà , via Tonale,  la Statale 16 e la via Marecchiese per raggiungere il Centro Storico.

Comunque, con queste “sedicenti” alternative i percorsi “obbligati ” nella città si allungano di chilometri.  

Resta irrisolto il problema : non ha senso chiudere il Ponte di Tiberio, quando a ridosso dello stesso Ponte, 10.000 veicoli continuano a transitare  sulla adiacente Circonvallazione Occidentale  e bloccano l’attraversamento dei  pedoni in ingresso o uscita sul Corso d’Augusto.  

La chiusura del Ponte, naturalmente, avrà un impatto ambientale ed economico innanzitutto sul Borgo San Giuliano.

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Il Piano strategico "snaturato" da Piano della Città a Piano del Sindaco.
   

17/04/2015

L’associazione Forum Rimini Venture e l’Agenzia Piano strategico Srl create per l’elaborazione e attuazione del Piano Strategico di Rimini gestiscono soldi pubblici ma non si conosce come vengono spesi questi soldi pubblici.

Maurizio Ermeti che è Presidente dell’Associazione e Amministratore Unico dell’Agenzia ha dichiarato pubblicamente che il Piano Strategico, “ dopo 5 anni di lavoro è costato 650.000 euro e ha fruttato 30 milioni di finanziamenti ottenuti”.

Sappiamo  che l’Associazione Forum Rimini Venture ha incassato nel 2013 e 2014 quasi esclusivamente contributi “pubblici”  per 240.000 euro con 80.000 euro ciascuno da Comune di Rimini, Camera di Commercio, Fondazione Cassa di Risparmio.

L’Agenzia Piano Strategico Srl è stata costituita il 24.1.2013 da Rimini Forum Venture che ne ha la proprietà al 100% e da cui ottiene i fondi per i progetti di attuazione del Piano Strategico.

Ricordo che il Consiglio Comunale al momento dell’approvazione del Piano Strategico, avvenuta all’unanimità  il 13.5.2010, su richiesta del sottoscritto, emendò dal documento finale proprio il ruolo “fuori controllo” che si voleva assegnare all’Agenzia, nel processo di attuazione del Piano a scapito del Consiglio Comunale e  della partecipazione attiva della società civile  nel Forum.

Invece, l’Agenzia è stata ugualmente costituita,  dopo due anni, nel 2013, come strumento attuativo del Piano Strategico, somigliante ad una società partecipata dal pubblico, che utilizza soldi, strutture e dipendenti del Comune, ma senza sottostare agli obblighi di trasparenza, pubblicità, diffusione di informazioni che regolano le controllate, partecipate  o vigilate dagli Enti Pubblici.

Infatti, sul sito del Comune e di Forum Rimini Venture non figurano i rendiconti dei soldi pubblici spesi, i bilanci, gli incarichi conferiti, i costi del personale e di struttura di questa Agenzia creata per l’attuazione del Piano Strategico.


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Rispetto e valorizzazione dei "resti" di Palazzo Lettimi dopo 70 anni di incuria e degrado per colpa delle Amministrazioni Comunali.
   

09/04/2015

A 70 anni dalla fine della guerra, i resti di Palazzo Lettimi, uno dei palazzi più belli di epoca rinascimentale, risalente al 1508, di proprietà delle famiglie patrizie succedutesi nei secoli  Maschi- Marcheselli e Lettimi, distrutto dai bombardamenti anglo-americani del 28-29-30 Dicembre 1943 che colpirono tutta la città con circa 200 vittime, si presentano in uno stato di incuria e degrado nel cuore della città.

I muri superstiti della facciata  del Palazzo e le finestre
abbellite da cornici in pietra  con preziose sculture sono ormai invisibili, causa  la copertura del verde che fuoriesce dal cortile interno dove i piccoli  pannelli informativi della storia di Palazzo Lettimi e dei resti del Teatro Romano nell’area circostante sono illeggibili da 4-5 anni in quanto imbrattati e mai ripuliti.

Giovanni Lettimi, l’ultimo discendente della famiglia, pianista insigne, nel 1902 dispose che l’antico Palazzo diventasse la Sede delle “Scuole Musicali” con la fastosa sala nobile per i concerti sotto il grandioso soffitto di otto metri per quindici  affrescato nel 1570 da Marco Marchetti con scene delle imprese di Scipione l’Africano in Spagna.

Il Palazzo accolse personaggi famosi come la Regina Cristina di Svezia, Giacomo Stuart Re della Gran Bretagna  e la moglie Maria Clementina coi figli.

L’Amministrazione Comunale del Podestà Palloni
, nel 1932, fece restaurare il grande salone che aveva subito danni durante il terremoto del 1916.
 

 

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Non bastano le modifiche al Regolamento di Polizia Urbana, se poi il Sindaco Gnassi non lo fa rispettare.
   

07/04/2015

Sono trascorsi 5 anni dalla mia interrogazione consigliare del 14.1.2010 con la quale chiedevo alla Amministrazione Comunale di sanzionare lo “ sputare per terra”, il gettare a terra le  “ gomme da masticare “  e i “mozziconi di sigarette” con la richiesta di  modifica del Regolamento di Polizia Urbana, una  apposita Ordinanza, oltre che la promozione di una campagna pubblicitaria di informazione e prevenzione diretta ai cittadini, stranieri compresi, sui comportamenti da tenere nell’interesse della qualità urbana.

Allora mi si rispose che,  in mancanza di sanzioni specifiche nel Regolamento di Polizia Urbana e in attesa delle modifiche,  esisteva  il Codice della Strada che prevede “ su tutte le strade e loro pertinenze è vietato gettare o depositare rifiuti o materie di qualsiasi specie, insudiciare, o imbrattare comunque la strada e le sue pertinenze “ con sanzioni da euro 20,77 a  euro 85,26.

Meglio tardi che mai, quindi, la  proposta di revisione del Regolamento di Polizia Urbana che reprime specificatamente questi comportamenti con una sanzione da euro 25 euro a euro 150.

Anche  il  Regolamento dell’Igiene Pubblica dovrebbe recepire e disciplinare tali comportamenti .

Troppe persone, principalmente stranieri, come constatiamo personalmente nel Borgo Marina, sono abituati a sputare liberamente per terra, incuranti del decoro e dei conseguenti problemi igienico sanitari, tant’è che siamo costretti a lavare spesso il marciapiede all’uscita della porta di casa .


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La Giunta Gnassi ha approvato le Vasche di laminazione Ausa e le Condotte Sottomarine senza la Valutazione di Impatto Ambientale.
   

28/03/2015

La Giunta Comunale ha approvato il 24.6.2014, nell’ambito del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato, lo studio di fattibilità del progetto  “ Vasche di laminazione Ausa”, riguardante la realizzazione delle seguenti opere:

una vasca di prima pioggia di 13.000 mc
con il relativo impianto di sollevamento per inviare al depuratore le acque più inquinate di prima pioggia;

una vasca di laminazione di 22.000 mc, alimentata dalla vasca di prima pioggia, con relativo impianto di sollevamento per portare le acque meteoriche al depuratore e/o allo scarico in mare;

un “torrino” di carico, alimentato dalla vasca di laminazione con l’impianto di sollevamento che scarica le acque in mare tramite tre condotte di lunghezza di circa 1000 metri.

Le nuove opere per dimensioni, larghezza ( tutto il giardino e parte della spiaggia di  piazzale Kennedy), profondità ( 10/12 metri), altezza ( il torrino arriva a 8,30 m. s.l.m)  avranno un forte impatto sull’ambiente urbano circostante.

La spesa prevista
per la realizzazione delle vasche di prima pioggia, laminazione e torrino è di 27 milioni più Iva di 3 milioni, totale 30 milioni,  è sostenuta dallo Stato per 8.800.000 euro e dal Comune per 18.200.000 euro con mutuo, con somme a disposizione del Comune per l’IVA.

La spesa per la realizzazione delle tre “discutibili” condotte sottomarine è di 15.600.000 euro più Iva di 1.700.000 euro, totale 17.300.000 euro,  ancora senza copertura finanziaria.

Tutte queste opere comportanti la spesa complessiva di oltre 47 milioni
di cui circa 23 milioni a carico del Comune di Rimini  sono state approvate dalla sola Giunta, esautorando completamente il Consiglio Comunale che aveva approvato il Piano Salvaguardia Balneazione Ottimizzato, ma nel quale non erano specificate.


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Il Sindaco Gnassi non libera l'Anfiteatro romano dai muri "ideologici" e di cemento armato del CEIS.
   

25/03/2015

Poiché l’Ass. alla Cultura Pulini  non  ha  fatto cenno ai giornalisti della mia mozione sull’ “Anfiteatro romano: un Bene Culturale mortificato  da riscoprire e valorizzare “ discussa nella Commissione Consigliera di lunedì pomeriggio, ritengo giusto, per la completezza dell’informazione, renderne noti i contenuti :

1)     attuare le previsioni del PRG vigente e recepite nei Piani adottati PSC-RUE,  di completare gli scavi e valorizzare i resti archeologici di epoca romana attraverso la demolizione degli edifici soprastanti;

2)    Individuare un’area adeguata, accessibile, per il trasferimento dell’Asilo Svizzero, a 70 anni dal suo insediamento che doveva essere” provvisorio” sull’area archeologica dell’anfiteatro romano, programmando i tempi di attuazione e individuando il reperimento delle risorse finanziarie per tale operazione;

3)    Restaurare e rendere riconoscibili per l’immagine e la fisionomia della città i torrioni e le mura urbiche, romane e medievali, che si trovano in uno stato di abbandono e degrado lungo la via Settimia e nella adiacente “ area ex Padane”, riservando una fascia di rispetto a verde pubblico per consentire la vista delle Mura della Città verso il Mare.  

4)    Rendere accessibile e visitabile l’Anfiteatro romano ai riminesi e ai turisti senza chiedere il permesso o le chiavi alla Direzione dell’Asilo Svizzero.

Non mi ha soddisfatto la risposta dell’Assessore alla Cultura, allineatosi al Sindaco,   che ha annunciato interventi modesti e discutibil
i che si riducono alla sostituzione della rete di recinzione con una staccionata di legno, che non consentono certo la valorizzazione dell’Anfiteatro e dell’intera area archeologica, anzi ne mettono a rischio la salvaguardia.

Con le affermazioni  del Sindaco Gnassi e della  Presidente del Ceis, “ l’Asilo Svizzero non si tocca”, di stampo ideologico,  siamo ritornati indietro di 15 anni, rispetto alla mia Mozione approvata dal Consiglio Comunale all’unanimità, il 27.7.2000, che chiedeva di trasferire in un’altra area l’Asilo Svizzero, salvaguardando il suo ruolo pedagogico, per consentire la ripresa degli scavi e riportare alla luce la parte interrata dell’Anfiteatro .

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