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L’Amministrazione Comunale sospenda la progettazione della Nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello.
L’Amministrazione Comunale, procede senza ascoltare nessuno (né i residenti, né i Consiglieri di minoranza), con la progettazione definitiva ed esecutiva della Nuova Piscina Comunale che sacrifica un’ampia area verde del Parco Don Tonino Bello a Viserba e stanzia 7,5 milioni di euro dei cittadini per la copertura della spesa .
La superficie del verde effettivo del Parco viene ridotta da 26.000 mq. a 12.000 mq: l’impianto natatorio insiste su un sedime di 3.730 mq con un’altezza fino a 12 metri, i parcheggi si estenderanno per 4.770 mq, l’esistente vasca di laminazione interrata occupa 3.500 mq (un volume di 10.000 metri cubi in cemento armato che non consente la piantumazione degli alberi), l’area per sgambamento cani sarà di 1.600 mq e i camminamenti 250 mq.
l Parco Don Tonino Bello, un’area verde in una zona Peep densamente popolata, è usufruito quotidianamente dai residenti, dai bambini, dalla Scuola d’Infanzia “Acquamarina” per l’attività all’aperto e dal Centro Sociale Anziani.
Per l’accesso alla Piscina da tutta la città, sono previste 700/1.000 auto al giorno, con l’intasamento delle strade circostanti, l’inquinamento del Parco, l’impatto sulle centinaia di abitazioni adiacenti.
Oltre alle criticità sollevate dal sottoscritto Consigliere di minoranza, fin dall’approvazione del progetto preliminare, anche i candidati delle Liste Rimini Coraggiosa (2,65%) ed Europa Verde (1,53%), che hanno contribuito all’elezione del Sindaco Sadegholvaad (51,32%), in campagna elettorale, avevano dichiarato che il progetto di realizzazione della Nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello ”doveva essere rivisto e messo in discussione dal nuovo Consiglio Comunale e dalla Nuova Giunta”.
Per questo con l’interrogazione consigliare, ho chiesto al Sindaco di sospendere il progetto, per coerenza con le promesse fatte agli elettori dalle liste della sua coalizione, a cominciare dall’esponente di Rimini Coraggiosa, nominato Assessore nella Giunta Comunale.
L’Amministrazione Comunale non può procedere a “testa bassa”, ma occorre ripensare responsabilmente il luogo di realizzazione e il progetto della struttura stessa.
La Nuova Piscina Comunale (attesa da decenni), invece di essere isolata nel Parco Don Tonino Bello a Viserba, deve essere inserita in un Polo Sportivo riminese, riconoscibile e accessibile dall’intera città.
Avevamo proposto che l’impianto natatorio fosse inserito nella vasta area della Cittadella dello Sport a Rivabella, con i campi del rugby e del baseball, ottenuta dal Comune in diritto di superficie, che può essere ampliata in futuro con nuove strutture sportive, con tutti i servizi necessari, a cominciare dai parcheggi e senza impatto ambientale.
Per la Nuova Piscina Comunale, occorre non solo un luogo accessibile, ma anche una superficie compatibile, per realizzare un progetto di eccellenza, con una vasca olimpionica di 50 metri, in grado di ospitare gare nazionali-internazionali di nuoto, e altre specialità, come il nuoto sincronizzato, la pallanuoto, i tuffi dal trampolino ecc.
Non certo una vasca limitante di 25 metri, come prevede il Progetto approvato dalla Giunta Comunale.
L’Amministrazione Comunale deve salvaguardare il verde del Parco Don Tonino Bello, dare seguito con i “fatti” alle tante “parole” delle linee programmatiche sulla “transizione ecologica”, e attuare un progetto competitivo e lungimirante, nell’interesse degli sportivi riminesi e di Rimini capoluogo turistico della riviera romagnola.
E’ ora di liberare i residenti di Via Ducale assediati dal traffico di 2 Circonvallazioni.
13-11-2021
La sperimentazione della chiusura del Ponte di Tiberio, terminata il 30 Settembre 2021, ha causato: a) L’intasamento del traffico veicolare e l’inquinamento ambientale (acustico e atmosferico) su Corso d’Augusto, Via Ducale, Via Clodia;
b) Il rione Clodio è stato ridotto ad uno “spartitraffico” tra due Circonvallazioni mare-monte e monte-mare;
c) La deviazione dalla Circonvallazione Occidentale su Corso d’Augusto, Via Ducale, Via Clodia è anche in contrasto con le disposizioni del PUMS 2018-2028 (Piano Urbano Mobilità sostenibile), approvato dalla Amministrazione Comunale, di allontanare il traffico dal Centro Storico.
Di fronte a questi pessimi risultati, l’Amministrazione Comunale continua a non ascoltare le proteste dei residenti, sempre più esasperati.
Per questo, nella prima seduta del Consiglio Comunale, ho chiesto con l’interrogazione al Sindaco, di uscire dall’immobilismo, di rispondere alle richieste dei cittadini, con soluzioni dirette ed immediate.
Occorre ripristinare, subito, l’originario senso di marcia monte-mare lungo via Bastioni Settentrionali, evitando l’attraversamento del traffico su Corso D’Augusto e Via Ducale, eliminando almeno una delle due Circonvallazioni che assediano il Rione Clodio;
Per la percorrenza mare-monte, ho proposto 2 alternative, attuabili anche sinergicamente, che consentano la “ridistribuzione” del traffico:
a) Il ripristino temporaneo del percorso su via Matteotti, Viale Tiberio, con l’attraversamento del Ponte di Tiberio, in attesa della realizzazione del Ponte “alternativo”;
b) Agevolare la percorrenza su Via Roma, con accesso mare-monte su Via Bastioni Orientali in doppio senso di marcia, al fine di creare un’alternativa a Viale Tripoli.
Nonostante la previsione nel Piano Investimenti 2022 e l’annuncio in campagna elettorale da parte del Sindaco Sadegholvaad, l’Amministrazione Comunale non ha ancora reso noto se è stato redatto il progetto del Ponte “alternativo” al Ponte di Tiberio.
Come avevo anticipato il 17 ottobre 2019, alla vigilia delle “sperimentazioni”, oggi è sotto gli occhi di tutti, che la chiusura del Ponte di Tiberio, senza un Ponte “alternativo”, ha creato gravi problemi alla viabilità ed è stata anteposta addirittura alla vivibilità e alla salute dei residenti del Rione Clodio.
Solo in questi ultimi giorni, dopo la nostra richiesta di due anni fa, sono stati installati in Via Ducale, i dispositivi destinati alle rilevazioni dei flussi di traffico, d’inquinamento acustico e ambientale!
Così, non sappiamo quando e per quante ore (8/16) l’Amministrazione Comunale intende attivare il varco ZTL su Corso d’Augusto (telecamere spente da 2 anni), tenuto conto che a differenza degli altri accessi nel Centro Storico, la Via Ducale resterebbe una via di attraversamento monte-mare; ricordiamo che nel Borgo San Giuliano, pur non rientrando nel Centro Storico, vige una ZTL di 24 ore.
Resta da chiedersi come l’attuale Vicesindaco, gli Assessori e i Consiglieri eletti nelle liste del PD e di Rimini Coraggiosa, che in campagna elettorale avevano criticato la precedente Amministrazione per il traffico veicolare monte-mare su Via Ducale, possano sostenere coerentemente le promesse fatte agli elettori.
Infine, riteniamo necessario recepire la sentenza della Corta Europea dei Diritti dell’Uomo del 14/10/2021, che ha condannato una Pubblica Amministrazione per aver attuato una deviazione alla circolazione stradale, con conseguente incremento del traffico e dell’inquinamento acustico-atmosferico, lesivo del diritto al rispetto della vita privata.
Spreco di denaro pubblico: spesi 220.000 euro per l’inutilizzata Casa dei Matrimoni in Piazzale Boscovich
24/09/2021
Dopo 4 anni dall’inaugurazione della “Casa dei Matrimoni”, posso ribadire che le ragioni espresse contro la sua realizzazione, con particolare riferimento ad una gestione oculata delle risorse pubbliche, avevano fondamento.
Ricordo che l’Amministrazione Comunale ha speso circa 220.000 euro per realizzare il manufatto sulla “palata”.
La struttura, simile ad una “biglietteria”, si è dimostrata poco funzionale e accogliente per celebrare i matrimoni; tant’è che attualmente è deposito per le attrezzature dei surfisti che cavalcano le onde a ridosso del Molo!
In alternativa al progetto “infelice” di questa Casa dei Matrimoni, e per risparmiare i 220.000 euro dei contribuenti riminesi, avevo avanzato, in Consiglio Comunale, la proposta di celebrare i matrimoni nei Giardini del Grand Hotel, o in location più qualificanti, già esistenti, della città.
La “sorda” e “sprecona” Amministrazione Comunale, come al solito aveva respinto la mia proposta, salvo poi realizzarla 2 anni dopo (oggi è possibile celebrare matrimoni al Grand Hotel, a Castel Sismondo, al Museo della Città…ecc)!
Nel piazzale del Molo resta una Casa dei Matrimoni inutilizzata, che danneggia la visuale della spiaggia e del mare, testimonianza della cattiva gestione della spesa pubblica.
Era di gran lunga meglio risparmiare quei 220.000 euro, o destinarli a sostegno delle famiglie in difficoltà.
Collegare San Giuliano Mare a Marina Centro con un "tunnel ciclo-pedonale" sotto il porto canale.
23/09/2021
Sono trascorsi 20 anni dall’inaugurazione della Nuova Darsena e purtroppo manca ancora un collegamento pedonale con Piazzale Boscovich.
I riminesi e i turisti, che si trovano sul Molo e in Piazzale Boscovich, non possono accedere alla passeggiata panoramica della Nuova Darsena, all’ampia piazza di 5.000mq e alle attività economiche di San Giuliano Mare, che sono vittime di sostanziale isolamento.
San Giuliano Mare è al momento raggiungibile dalla destra del porto, attraverso il Ponte della Resistenza (che molti turisti non conoscono) e nei soli mesi estivi, in orari limitati, è presente un piccolo “traghetto”, di collegamento pedonale, dal Faro, al Ristorante Quattro colonne.
Nel 2001 l’Amministrazione Comunale, per l’approvazione della “Variante riguardante il complesso residenziale de La Prua”, retrostante la Darsena, aveva ottenuto dalla proprietà 3 milioni di euro, come oneri di urbanizzazione, per migliorare l’accessibilità a San Giuliano Mare, ma nulla è stato fatto in questi anni!
Per collegare Piazzale Boscovich a San Giuliano Mare, propongo di realizzare un “tunnel ciclo-pedonale” sotto il Porto Canale.
A seguito di confronto con professionista, esperto di opere marittime, abbiamo avuto conferma che il progetto è realizzabile, sostenibile, con un “tubone” situato sotto il fondale del Porto Canale, collegato a 2 ingressi (uno su Piazzale Boscovich e l’atro nell’adiacente Darsena), dotati di ascensori ciclo-pedonali.
Il progetto è compatibile con il passaggio naturale delle barche e rispettoso del paesaggio.
Altre idee progettuali sono impraticabili per le seguenti ragioni: -un ponte alto 40 metri all’ingresso del Porto comporterebbe ben più elevati costi di realizzazione e un rilevante impatto ambientale; -un ponte “mobile” avrebbe rilevanti e continui costi di manutenzione, difficilmente sostenibili (es. ponte sul Porto di Cattolica) e vincolerebbe le barche a determinati orari di entrata e uscita.
Ricordo che nel 1994 è stato inaugurato il tunnel sottomarino di 50km, che collega Gran Bretagna e Francia, con attraversamento sotto il Canale della Manica (con 2 gallerie ferroviarie e una carrabile); dopo 30 anni di evoluzioni progettuali e infrastrutturali ritengo si possano attraversare i 50 metri del Porto Canale di Rimini.
E’ ora di valorizzare la Darsena e San Giuliano Mare e agevolare i collegamenti con infrastrutture sostenibili e innovative.
Stop alla progressiva sostituzione etnica dei negozi riminesi, in particolare sui viali della nostra marina (es. a Bellariva i negozi gestiti da italiani si contano sulle dita di una mano), che causa l’impoverimento dell’offerta, la desertificazione commerciale e il degrado.
Constatato che sono centinaia e centinaia i negozi gestiti da extracomunitari, lungo la nostra costa, che spesso non rispettano il Regolamento Comunale per la riqualificazione commerciale, il pagamento dei tributi, l’occupazione del suolo pubblico; è necessario tutelare con i controlli della polizia locale la qualità dell’offerta commerciale, la regolarità dei prodotti venduti, il decoro e la legalità.
È possibile sostenere i negozi locali e le imprese famigliari, che oggi si trovano a dover competere con la grande distribuzione e i grandi players del commercio elettronico, riducendo le tasse e i tributi (es. TARI).
È necessario agevolare l’accessibilità alle attività economiche del Centro Storico, con la realizzazione, del Nuovo Parcheggio Scarpetti, di 520 posti auto (attesa dal 2013), dopo l’eliminazione del parcheggio di Piazza Malatesta di 450 posti auto.
Continueró a battermi nel sostegno dell’artigianato e della produzione locale, perché i turisti che vengono a Rimini possano acquistare souvenir Made in Rimini e Made in Italy, non solo prodotti provenienti da altri continenti! L’Amministrazione Comunale ha il dovere di salvaguardare l’identità commerciale, tutelare la qualità dei prodotti locali e difendere i posti di lavoro.
Nuova Piscina Comunale: vogliamo un progetto di eccellenza e difendiamo il Parco Don Tonino Bello!
20/09/2021
Ieri pomeriggio,19/09/21, ho organizzato un incontro insieme al nostro candidato Sindaco Enzo Ceccarelli, con il Comitato dei residenti di Viserba, contrari al progetto della nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello, usufruito quotidianamente dai residenti, dai bambini e dall’adiacente scuola d’infanzia.
Difendiamo il verde pubblico in una zona pep densamente popolata. Per la nuova Piscina Comunale occorre un luogo accessibile, con una superficie compatibile per realizzare un progetto di eccellenza, con una vasca olimpionica di 50 metri, in grado di ospitare gare nazionali, internazionali di nuoto e altre specialità.
Non certo un progetto mediocre con una vasca limitante di 25 metri, come approvato dell’attuale Giunta Comunale.
Per questo ho proposto l’ubicazione della nuova piscina Comunale, a Rimini Nord, nell’area del Centro Sportivo di Rivabella con i campi del rugby e del baseball, per un grande centro sportivo polifunzionale, facilmente accessibile da tutta la città.
Per la realizzazione della nuova piscina Comunale (attesa da 75 anni), sono pertanto necessari un luogo compatibile, un progetto competitivo e lungimirante, nell’interesse degli sportivi Riminesi e di Rimini, capoluogo turistico della Riviera Romagnola. Il Candidato Sindaco Ceccarelli ha condiviso che si può realizzare questa mia proposta con il cambio dell’Amministrazione Comunale.
L’antico Borgo Marina di Rimini, risalente al 1.100, deve recuperare la propria identità.
Il compito della nuova Amministrazione Comunale dovrà essere quello di adottare tutti i provvedimenti necessari, per ripristinare nel Borgo Marina la “Riminesità”, che caratterizza iBorghi della città.
Il Borgo Marina a seguito della concentrazione dei negozi afro-asiatici (oggi 56 su 60), è diventato un vero e proprio ghetto.
Il fallimento dell’integrazione (tanto perseguita dalle amministrazioni di centrosinistra) è dimostrato dagli stessi negozianti che, dopo anni di permanenza, non parlano ancora la lingua italiana.
La sostituzione etnica dei negozi riminesi è avvenuta a scapito della qualità e ha impoverito l’offerta commerciale.
I negozi utilizzano le vetrine come “pareti” cariche di merce verso l’interno, sono riempiti all’inverosimile con scatoloni e merce sul pavimento, sembrano più magazzini o depositi, privi di decoro.
Non viene rispettato il “Regolamento Comunale per la riqualificazione commerciale”, e i controlli della Polizia Locale latitano.
Non è tollerabile, che la quasi totalità dei negozi gestiti da extracomunitari nel Borgo Marina, continuino a non pagare la TARI e a svolgere tranquillamente la propria attività commerciale.
E’ possibile evitare l’evasione della TARI da parte delle attività di extracomunitari, ma è necessaria la volontà e la determinazione dell’Amministrazione Comunale, per ristabilire la legalità e il principio di equità contributiva.
Tra le problematiche si registra il frequente sovraffollamento negli appartamenti, con scarse condizioni igieniche.
Per evitare la fuga dei riminesi dal ghetto e la conseguente svalutazione degli immobili,propongo che il Comune riduca del 50% l’IMU nel Borgo Marina (delimitato dal Viale Cesare Battisti, Via Gambalunga, Via Raffaele Tosi, Via Clodia, Via Bastioni Settentrionali, Via Savonarola, Via Ravegnani).
Per rigenerare l’immagine del Borgo Marina (e del Centro Storico) e rilanciare il valore degli immobili, è possibile il cambio di destinazioned’uso dei negozi, a residenziale (per universitari, giovani e anziani), già in vigore, grazie a un mio emendamento al RUE, approvato nel 2016.
E’ necessario trasferire la Moschea insediata, dal 2004, nel Borgo Marina, in una piccola e inadeguata (per altezza e superficie) casetta ad uso ufficio, per evitare il sovraffollamento di centinaia di frequentatori, ed eliminare l’impatto sul quartiere, con l’occupazione dei marciapiedi, passi carrai, strade, vista l’assenza diparcheggi per cicli, moto e auto.
Ricordo che la petizione al Sindaco, per il trasferimento della Moschea, è stata sottoscritta da 1.328 riminesi.
Per contrastare e sradicare lo spaccio della droga nel Borgo Marina e in tutta la città, serve tolleranza zero, l’Amministrazione Comunale adegui la videosorveglianza, impieghi le unità cinofile e costituisca un apposito Nucleo Antidroga della Polizia Locale.
Con i suddetti provvedimenti si può incominciare a ricostruire l’immagine del Borgo Marina, che è uno dei 4 borghi storici di Rimini!
Viserba: ancor oggi inaccessibile al traffico veicolare e senza parcheggi!
15/09/21
E’ stato finalmente aperto al pubblico il sottopasso ciclo-pedonale tra la Via Morri e la Via Polazzi, anche se incompleto di rifiniture, mentre non si ha ancora certezza di quando potrà essere ultimato l’adiacente sottopasso carrabile, fondamentale collegamento per la mobilità di Viserba e Rimini Nord.
Tali opere dovevano essere inaugurate entro maggio, mentre verranno ultimate dopo la stagione balneare, con gravi disagi per residenti, turisti e le attività economiche di Viserba, le cui primarie esigenze sono state trascurate.
Constatato che la spesa per la realizzazione di questi 2 sottopassi è ingente e ammonta a complessivi 9milioni di euro (di cui 3,5milioni di euro a carico del Comune di Rimini e 5,5milioni di euro a carico di RFI), doveva esser rispettata la scadenza dei lavori e l’accessibilità a Viserba, che è stata invece compromessa, nei mesi di maggiore presenza turistica.
A Viserba permane il problema dei parcheggi con l’impossibilità di raggiungere le attività economiche sul lungomare e nel centro, vista la disponibilità di soli 40 posti auto a ridosso della ferrovia.
Dinnanzi all’eliminazione di parcheggi, posto in essere dall’Amministrazione Comunale, in conseguenza della riqualificazione del lungomare, proponiamo che vengano realizzati nuovi posti auto, con accordi urbanistici, pubblico-privato, viste le aree private disponibili.
Dopo un ventennio di impegni non mantenuti, il Ministro dell’Interno Lamorgese, adempia concretamente alla realizzazione della Cittadella della Sicurezza a Rimini!
14/09/21
Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dopo la partecipazione al Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, convocato d’urgenza a Rimini, a seguito dell’accoltellamento di 5 persone (tra cui un bambino di 5 anni), attuato da un richiedente asilo, proveniente dalla Somalia, si è limitato a dire che l’aggressore era “una persona disturbata, che il caso era seguito da Roma e dalle Polizie europee in collegamento tra loro, che l’episodio poteva capitare ovunque, in qualsiasi parte d’Italia o d’Europa”.
Resta incomprensibile, come un immigrato, ospite di una struttura di accoglienza della Croce Rossa, conosciuto come aggressivo e violento, potesse circolare liberamente in mezzo a cittadini e turisti armato di coltello.
Riguardo all’”attenzione del Ministro per la nostra città e sulle infiltrazioni della criminalità”, i dati sono eloquenti e Lamorgese dovrebbe conoscerli: Rimini è terza in Italia con 19.994 reati, per cui è necessario il potenziamento permanente degli uomini delle Forze dell’Ordine, a seguito anche del passaggio di categoria della Questura, per garantire la sicurezza e la legalità a Rimini, tutto l’anno.
In merito, alla dichiarazione rilasciata dal Ministro relativamente alla realizzazione della Cittadella della Sicurezza e all’impegno “dobbiamo trovare assolutamente 40 milioni di euro” per la ristrutturazione della Caserma Giulio Cesare, ricordo che la stessa Luciana Lamorgese, allora Capo di Gabinetto del Ministro Alfano, nel settembre 2016, tenne una riunione operativa nella Prefettura proprio per la realizzazione della Cittadella della Sicurezza a Rimini nel complesso di Via Ugo Bassi, mai attuata.
A tal fine nel dicembre 2017, fu sottoscritto nella Prefettura di Rimini il Patto della Sicurezza dal Ministro dell’Interno Minnitti e da tutti i Sindaci della Provincia.
Dopo un ventennio di impegni e annunci non mantenuti, il Ministro dell’Interno Lamorgese, dovrebbe, pertanto, adempiere concretamente a quel Patto della Sicurezza a Rimini, sottoscritto 4 anni fa, con la realizzazione della Cittadella della Sicurezza nella dismessa Caserma Giulio Cesare.
Tolleranza zero contro i criminali: le responsabilità dell’Amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvad per l’assenza di prevenzione!
12/09/21
La gravissima aggressione di un richiedente asilo, proveniente dalla Somalia, con l’accoltellamento di 2 donne, controllori del trasporto pubblico, sulla linea 11, Rimini-Riccione, e il successivo ferimento di altre 3 persone, durante la fuga, tra cui un bambino di 5 anni, in gravi condizioni, riporta purtroppo ancora una volta Rimini, in testa, in Italia, sui problemi di sicurezza e legalità.
E’ intollerabile che un immigrato, ospite di una struttura di accoglienza della Croce Rossa, che da quanto apprendiamo, aveva già dimostrato comportamenti violenti, aggressivi, potesse circolare liberamente in mezzo a cittadini e turisti armato di coltello.
Esprimo vicinanza e solidarietà alle vittime, in particolare al bimbo, che siamo lieti di apprendere essere fuori pericolo, e ringrazio le Forze dell’Ordine che con prontezza, in un inseguimento, hanno arrestato l’attentatore.
Confidiamo che la Magistratura applichi il massimo della pena e ci aspettiamo che il Ministro dell’Interno, Lamorgese, stralci immediatamente la richiesta di asilo, di questo immigrato che merita solo l’espulsione immediata dall’Italia.
Ricordo che per contrastare l’evasione sul trasporto pubblico e per la sicurezza dei controllori, dal 2014 ho ripetutamente chiesto in Consiglio Comunale, con interrogazioni al Sindaco, di installare tornelli all’ingresso di mezzi pubblici, per regolamentare la salita sugli autobus ai soli possessori di biglietto, come avviene nei paesi anglosassoni, dove l’evasione è stata praticamente sconfitta.
Su linee ad elevata pericolosità, come la linea 11 Rimini-Riccione, storica protagonista di problemi di sicurezza, con ripetuti borseggi e scippi, dovrebbero essere affiancati, al personale di Start Romagna, steward, che all’ingresso del mezzo pubblico, verifichino la compatibilità dei soggetti, vietando l’ingresso a ubriachi, sbandati, ecc, per tutelare chi fruisce del servizio pubblico.
Ho chiesto che sulle linee di trasporto pubblico venisse autorizzata la videosorveglianza quale deterrente ed elemento di supporto alle forze dell’ordine; ancor oggi tale videosorveglianza, è priva di audio e non consente di tutelare gli operatori a fronte delle minacce subite.
La prevenzione è il migliore strumento contro episodi di criminalità, ma l’Amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvad, che oggi invoca rigore, ha irresponsabilmente respinto ripetutamente tali proposte e oggi siamo a dover riscontrare l’ennesimo episodio di inaudità gravità. Tolleranza zero per tutti coloro che infrangono le nostre leggi e stop con il permessivismo agli immigrati!