12/09/21
La gravissima aggressione di un richiedente asilo, proveniente dalla Somalia, con l’accoltellamento di 2 donne, controllori del trasporto pubblico, sulla linea 11, Rimini-Riccione, e il successivo ferimento di altre 3 persone, durante la fuga, tra cui un bambino di 5 anni, in gravi condizioni, riporta purtroppo ancora una volta Rimini, in testa, in Italia, sui problemi di sicurezza e legalità.
E’ intollerabile che un immigrato, ospite di una struttura di accoglienza della Croce Rossa, che da quanto apprendiamo, aveva già dimostrato comportamenti violenti, aggressivi, potesse circolare liberamente in mezzo a cittadini e turisti armato di coltello.
Esprimo vicinanza e solidarietà alle vittime, in particolare al bimbo, che siamo lieti di apprendere essere fuori pericolo, e ringrazio le Forze dell’Ordine che con prontezza, in un inseguimento, hanno arrestato l’attentatore.
Confidiamo che la Magistratura applichi il massimo della pena e ci aspettiamo che il Ministro dell’Interno, Lamorgese, stralci immediatamente la richiesta di asilo, di questo immigrato che merita solo l’espulsione immediata dall’Italia.
Ricordo che per contrastare l’evasione sul trasporto pubblico e per la sicurezza dei controllori, dal 2014 ho ripetutamente chiesto in Consiglio Comunale, con interrogazioni al Sindaco, di installare tornelli all’ingresso di mezzi pubblici, per regolamentare la salita sugli autobus ai soli possessori di biglietto, come avviene nei paesi anglosassoni, dove l’evasione è stata praticamente sconfitta.
Su linee ad elevata pericolosità, come la linea 11 Rimini-Riccione, storica protagonista di problemi di sicurezza, con ripetuti borseggi e scippi, dovrebbero essere affiancati, al personale di Start Romagna, steward, che all’ingresso del mezzo pubblico, verifichino la compatibilità dei soggetti, vietando l’ingresso a ubriachi, sbandati, ecc, per tutelare chi fruisce del servizio pubblico.
Ho chiesto che sulle linee di trasporto pubblico venisse autorizzata la videosorveglianza quale deterrente ed elemento di supporto alle forze dell’ordine; ancor oggi tale videosorveglianza, è priva di audio e non consente di tutelare gli operatori a fronte delle minacce subite.
La prevenzione è il migliore strumento contro episodi di criminalità, ma l’Amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvad, che oggi invoca rigore, ha irresponsabilmente respinto ripetutamente tali proposte e oggi siamo a dover riscontrare l’ennesimo episodio di inaudità gravità.
Tolleranza zero per tutti coloro che infrangono le nostre leggi e stop con il permessivismo agli immigrati!