23.4.2020
La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in previsione della cosiddetta “fase 2” di convivenza con il Covid 19, la settimana scorsa, ha ipotizzato “ la chiusura in casa degli anziani, per altri 9 mesi fino a Natale” , mentre tutti riprendono la vita sociale.
E’ una dichiarazione “non ponderata”, addirittura “brutale” per l’impatto psicologico sugli anziani, già preoccupati e provati nei due mesi trascorsi di pandemia.
Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge e non si può limitare agli anziani la possibilità di muoversi che costituirebbe un abuso discriminatorio.
Due mesi di “quarantena” hanno prodotto effetti fisici e psichici su tutti, a cominciare dagli anziani.
Il problema per contrastare il “virus” non è anagrafico, ma servono strumenti per capire il livello di immunità della popolazione e cure precoci a domicilio per tutti.
Una persona anziana, più di altri, ha bisogno di uscire, di camminare, di respirare, in particolare chi soffre di diabete, ipertensione, obesità, come del resto consigliano i medici.
Le alte temperature dei prossimi mesi estivi, inoltre, non si conciliano con gli anziani “chiusi in casa”:
Per questo, ho chiesto questa mattina con una interrogazione consigliare al Sindaco di respingere pubblicamente l’ipotesi “ anziani chiusi in casa fino a Natale” avanzata dalla Presidente della Commissione EU, che a Rimini riguarderebbe 36.000 persone (over 65 ), il 24% dei residenti.
Sia ascoltato il volere degli anziani di “ non essere più reclusi” nelle case, di uscire, di camminare, di respirare, di relazioni famigliari e sociali.
Non è una colpa essere anziani !