5.4.2019
E’ trascorso oltre un anno e mezzo dall’Ordinanza Comunale del 29.9.2017 di demolizione delle opere abusive realizzate e di ripristino nell’immobile di Via San Nicolo 11 riguardanti il trasferimento e l’ampliamento della Moschea nel Borgo Marina.
Infatti, il cambio di destinazione d’uso da ex officina a luogo di culto con l’aumento del carico urbanistico, secondo il vigente Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue), comportava il reperimento degli standard urbanistici ( i parcheggi) e se impossibile, come in questo caso, la loro monetizzazione che deve essere approvata dalla Amministrazione Comunale.
Comunque sia, va considerato , l’impatto di una Moschea per almeno e 400 persone, sottostante al piano terra un condominio di 3 piani, all’incrocio di due strade strette con parcheggi minimi, senza la possibilità di parcheggi per auto, moto, cicli.
Resta il problema del trasferimento della Moschea sita dal 2004 in una casetta di Corso Giovanni XXIII° al n.100 con una superficie di circa 100 mq. e la destinazione catastale ad uso uffici, in un’altra zona più idonea della città e in un immobile compatibile per eliminare l’impatto delle centinaia di Mussulmani che vi accedono sul Borgo Marina.
Proprio alla luce dell’esperienza nel Borgo Marina, chiedo da allora, la variante al RUE per regolamentare l’apertura delle Moschee stabilendo adeguati standard urbanistici, quali : la superficie, l’altezza, la collocazione, l’indice di affollamento, l’impatto acustico, la visitabilità, le norme igienico sanitarie, la sicurezza, i parcheggi, le possibili localizzazioni sul territorio per evitare l’impatto sulla vita dei residenti.-
Ho sollecitato, pertanto, l’Amministrazione Comunale con l’interrogazione consigliare di ieri sera a presentare in Consiglio Comunale l’auspicata Variante al Rue.
Per evitare che l’insediamento delle Moschee avvenga, come adesso, a nome dei centri culturali islamici più facilmente compatibili con le destinazioni d’uso degli immobili alle norme urbanistiche.
Inoltre, ritengo necessario, per ragioni di sicurezza che l’Amministrazione Comunale e il Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza conoscano quanti e quali sono i luoghi di culto islamici o Moschee nel Comune di Rimini, chi sono i loro responsabili, a quale organizzazione islamica fanno riferimento, per assicurare il rispetto delle nostre leggi, delle regole su cui si fonda la civile convivenza e dei valori che contraddistinguono la nostra civiltà.
Tenuto presente anche quanto riportato dal quotidiano La Stampa del 3 aprile: da alcuni Paesi del Golfo Arabo arriverebbe “un fiume di soldi” per le Moschee e Centri Islamici in Italia , a sostegno di organizzazioni e comunità islamiche radicali.