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La “passerella galleggiante” un ostacolo alla circolazione delle acque e senza rispetto per il paesaggio e il Ponte di Tiberio.
8.8.2018
La passerella galleggiante del Progetto Tiberio 4 dopo essere stata posizionata tra le banchine di destra e sinistra del Porto Canale, dinnanzi al Ponte di Tiberio, è “ancorata” da oltre 2 settimane parallelamente alla banchina di sinistra.
Era stata annunciata la sua inaugurazione sabato 21 luglio ma non ha ancora superato i necessari collaudi, come ha risposto l’Assessore Sadegholvaad alla mia interrogazione consigliare di giovedi scorso.
L’”attraversamento galleggiante” del Porto Canale costituisce infatti un pericoloso “sbarramento” al deflusso delle piene del fiume Marecchia che secondo gli studi idraulici registrano i massimi incrementi di livello proprio nel bacino del Ponte di Tiberio dove si è registrato un sovralzo di m.2,7 sul livello medio mare e perciò obbliga ad una attenta vigilanza e ad una serie di “ manovre” in condizioni meteo avverse.
Infatti, per consentire l’apertura del canale in stato di necessità è previsto lo “sgancio” della passerella galleggiante dal 1°palo adiacente alla banchina di destra, la “rotazione” sul 2° palo della banchina di sinistra e l’”ancoraggio” ad un 3° palo parallelamente alla banchina di sinistra.
Oltre alle verifiche sul regolare “ funzionamento” o “spostamento” della passerella galleggiante, devono anche essere predisposti e approvati :
A) Il Disciplinare Operativo che prevede lo sgancio dell’”attraversamento galleggiante” con la dichiarazione di criticità di preallarme ( codice arancione) da parte di Arpa Emilia Romagna per evitare l’aggravio del rischio idraulico;
B) La “Sezione specifica del Piano di Protezione civile del Comune di Rimini “che indichi le modalità di attivazione, le misure informative e di sicurezza, i dispositivi di segnalazione, i ruoli e le responsabilità in caso di evento di piena.
Ricordo che Il problema della sicurezza idraulica, sottolineato dalla Prefettura, aveva costretto l’Amministrazione Comunale a smantellare nel 2009 la preesistente “diga mobile” dell’arch. Viganò, un’opera fallimentare costata una decina di miliardi di lire, non funzionante , che non aveva superato i collaudi, e che perfino aveva visto la Sentenza di condanna della Procura Regionale della Corte dei Conti.
Nonostante quell’esperienza disastrosa,sotto tutti gli aspetti, progettuali, ambientali, finanziari, oggi, l’Amministrazione Comunale “ritorna” sul sedime dell’ex “diga mobile” a costruire un “attraversamento galleggiante”, da “spostare” dinnanzi alle possibili “piene” del Marecchia e che comunque “ostacola” la già debole circolazione delle acque, stagnanti e melmose, nel bacino del Ponte e del Porto-Canale, a cui poco possono gli andamenti delle maree .
Mentre, come sostengo da 20 anni, l’intervento più necessario e naturale era il ripristino di un flusso d’acqua dal Deviatore del Marecchia che avrebbe consentito il ricambio idrico e di ridare vita al Parco, al Ponte, al Porto-Canale.
Come la ex “diga mobile” la passerella galleggiante è inutile, poco rispettosa della vicinanza del Ponte di Tiberio, snatura l’ambiente, la visuale del paesaggio e del contesto storico.
Era più proficuo utilizzare i soldi pubblici spesi per rialzare e riqualificare le banchine allagate da decenni e degradate e restaurare le mura storiche del Porto Canale.