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L'Amministrazione Comunale persegue lo snaturamento dello storico Giardino Ferrari!
09/07/2017
La replica dell’Amministrazione Comunale alle mie osservazioni sui lavori di manutenzione nell’ex Giardino Ferrari ridotto con “meno aiuole, meno alberi e panchine al sole”,merita precise obiezioni : Gli alberi eliminati ultimamente dalla “manutenzione Gnassi”, prima della demolizione delle aiuole, riguardano, in particolare, un gigantesco e ombreggiante ippocastano che copriva buona parte del Giardino lato Piazza Cavour angolo Via Tempio Malatestiano, un altro ippocastano più piccolo di fianco all’edicola e una magnolia dietro l’edicola; l’eliminazione delle due aiuole, di 90 mq (dove era l’ippocastano) e di 25 mq., cementate e pavimentate con lastre di trachite, e di una terza aiuola ricoperta con doghe di legno, è avvenuta per ampliare la pavimentazione della piazza a scapito del verde e con la giustificazione risibile che “ vengono calpestate” ;
Le persone, in particolare gli anziani, frequentanti l’ex Giardino Ferrari hanno chiesto le panchine per sedersi con piacere, non per “cuocersi al sole” nelle mattinate d’estate. L’Amministrazione comunale persegue lo snaturamento dello storico Giardino Ferrari con la impermeabilizzazione-pavimentazione del terreno di pertinenza delle piante, diminuite da 100 a 30, e la sua trasformazione in una Piazza assolata, senza rispondere alle mie proposte di riqualificazione :
1) La piantumazione con alberi di alto fusto nel Giardino lato di Piazza Cavour-angolo Via Tempio Malatestiano per ricreare l’ombreggio delle panchine ed eliminare lo squarcio attuale;
2) Il potenziamento del verde pubblico, nell’ex Giardino Ferrari, è funzionale alla qualità ambientale del Centro Storico e alla valorizzazione della Domus;
3) La convenienza del rifacimento della pavimentazione con un materiale più compatibile, invece dei continui e costosi rattoppi delle lastre di trachite dal 2013 ad oggi e visto il suo stato di precarietà a cominciare dal lato di Corso Giovanni XXIII° di fianco alla Domus. 4) La sistemazione dignitosa alla colonna con il busto di Luigi Ferrari, con la collocazione all’interno della Domus o in un’aiuola centrale, in modo da non continuare ad essere un orinato per cani, restaurando con l’occasione il volto di luigi Ferrari, la cui “barba” è stata danneggiata;
5) La cura e valorizzazione del Monumento ai Caduti della Grande Guerra 1915-1918, considerato che il prossimo anno si celebra il Centenario, e del Monumento in bronzo di Francisco Busignani, caduto in Africa Orientale il 21.7.1939 ( la data sul cippo manca di un numero), opera dello scultore riminese Elio Morri.