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No alla riduzione di Castel Sismondo a contenitore del Museo Fellini.
28/06/2017
La Delibera di Consiglio Comunale votata ieri sera di riconsegna anticipata della Rocca Malatestiana al Comune di Rimini dalla Fondazione Carim, che ne ha completato il progetto di restauro, prevede la realizzazione del Museo Fellini all’interno di Castel Sismondo.
Ho espresso il mio voto nettamente contrario, perchè non condivido assolutamente questo utilizzo del Castello deliberato con poco rispetto proprio nel seicentenario della nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
La scelta della Amministrazione Comunale è di ridurre Castel Sismondo a contenitore del Museo Fellini: le sale rinascimentali diverranno “botteghe” allestite per la ricostruzione dei set felliniani, mentre le sale dell’Ala di Isotta ospiteranno le opere e/o creazioni di artisti internazionali chiamati a rievocare, elaborare, produrre atmosfere e temi felliniani.
Castel Sismondo, invece, deve essere il naturale Museo del Signore di Rimini, capitano di ventura e mecenate raffinato che lo realizzò, del grande architetto Filippo Brunelleschi che lo progettò, dei protagonisti del Rinascimento italiano che collaborarono con il Malatesta per realizzare il capolavoro del Tempio Malatestiano, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Agostino di Duccio, Matteo de’ Pasti.
Non solo Il Museo di Fellini, secondo il volere della Amministrazione Comunale, si espanderà dalla Casa del Cinema Fulgor dentro il Castello e sulle cosiddette “arene” per spettacoli di Piazza Malatesta con il CircAmarcord che prevede un simbolico “luna Park” con spettacoli temporanei, piccoli circhi, ecc. alla faccia del recupero della plurisecolare identità di quest’area.
Per il progetto del Museo Fellini l’Amministrazione Comunale spenderà 9 milioni di euro, chiesti e ottenuti dal Ministero dei Beni Culturali.
La riqualificazione di Piazza Malatesta, privilegia, la realizzazione delle arene per spettacoli ( 1- tra il retro del Teatro e il Castello, 2- la cavea a ridosso del Campone, 3-a lato del Teatro di fronte a Santa Colomba ) più che la valorizzazione di Castel Sismondo. Nonostante il protagonista primario di Piazza Malatesta sia il Castello di Sigismondo, sepolto per un terzo, in cui la prima cinta muraria e le pendenze delle scarpe delle grandi torri, aspettano di essere liberate dagli interramenti dell’inizio 800, per alzare di 5-6 metri il Castello e farlo tornare imponente e per portare alla luce le mura e le torri della cinta esterna. Sarebbe stata un’opera di importanza storica e culturale per la città che avrebbe attirato l’ attenzione del mondo e dei turisti.
Piazza Malatesta ha un forte valore dal punto di vista storico architettonico come ricordano il suo vincolo di inedificabilità assoluta per assicurare la prospettiva del Castello Malatestiano e il vincolo archeologico a tutela delle aree sovrastanti il tracciato delle mura tardo imperiali e dell’antico fossato del Castello.
Ma l’Amministrazione Comunale si è limitata alla realizzazione della Corte a mare con la delimitazione in superficie di un muretto di 50 cm che evoca il tracciato del bastione poligonale interrato, della cavea per spettacoli nell’Arena del Bastione , dell’Arena delle Arti - Museo Fellini , nella piazza destinata a spettacoli. Per l’Amministrazione Gnassi è più importante il Museo Fellini con il CircAmarcord e le arene per spettacoli che Sigismondo Malatesta con il suo Castello e il Rinascimento italiano.
Non meravigliamoci, se poi il Sindaco vota contro la riscoperta dell’Anfiteatro romano, e manca di rispetto al Ponte di Tiberio con le “passerelle” in corso di realizzazione. E’ in linea con quelle Amministrazioni Comunali di sinistra del dopoguerra che invece della ricostruzione del Tempio Malatestiano preferivano le case popolari.