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Respinta la Mozione del Consigliere Renzi che chiedeva il Regolamento per la tutela e il decoro della Città vietando le attività degradanti (bazar, ecc.).
24/06/2017
Nella seduta del Consiglio Comunale di giovedì con il voto contrario della maggioranza Gnassi, astenuta la Consigliera Falcioni, favorevole tutta la minoranza, è stata respinta:
la Mozione del Consigliere Renzi che chiedeva di approvare il Regolamento per la tutela e promozione della Identità di Rimini vietando l’apertura di negozi, quali bazar mini market, kebab, money transfer, phone center, nel Centro Storico, nei quattro Borghi di Rimini, a Marina Centro, nel centro di Viserba e di Miramare.
La proposta richiamava il Decreto Madia che consente ai Comuni, in base all’art.52 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, d’intesa con la Regione, sentita la Soprintendenza, di tutelare e valorizzare le aree urbane aventi valore storico, archeologico, artistico, paesaggistico, vietando le attività incompatibili o degradanti. E’ quello che hanno fatto le Amministrazioni di Firenze e Verona con Regolamenti e Ordinanze che prevedono limitazioni all’insediamento di attività in aree particolari, la qualità dell’offerta commerciale, dei negozi e delle vetrine, il mantenimento del decoro,il rispetto del suolo pubblico, la pulizia esterna dei locali, con l’obiettivo di tutelare la qualità delle attività e l’identità delle città italiane. Consideriamo che a Rimini ogni anno chiudono 300 attività locali a causa del peso delle numerose e pesanti tasse (Irpef,IMU, Tar) e degli alti costi di gestione( affitti, personale) a cui subentrano prevalentemente le aperture dei negozi gestiti da extra comunitari, generalmente di basso livello che squalificano l’offerta e spesso non rispettano le regole. Teniamo presente che la concentrazione di queste attività, complice la liberalizzazione del commercio o “deregulation” Bersani, è stata la causa principale dello snaturamento del Borgo Marina, e che ora si estende sempre più ai viali della Marina, da Marina Centro, a Viserba, a Miramare con peggioramento dell’offerta commerciale e dell’immagine turistica delle nostre località.
Per contrastare questo degrado e la perdita di identità, oltre ad un Regolamento specifico per Rimini, ci vuole l’intensificazione dei controlli della Polizia Municipalee le sanzioni a tutte le attività, che non rispettano le regole, non pagano i tributi ( Tari, Cosap) e le Tasse. La battaglia per la tutela delle nostre aree urbane si può vincere, ma ci vogliono innanzitutto la volontà politica e la decisione della Amministrazione Comunale, Regolamenti adeguati e fatti rispettare con la vigilanza continua, la collaborazione responsabile dei cittadini, condizioni insieme per ottenere la qualità totale e la legalità in tutto il territorio comunale.
Ricordo, ad esempio, le proposte del sottoscritto con il Regolamento dei Phone Center e di un adeguato Nucleo Anti abusivismo commerciale, che sembravano “ battaglie impossibili” ma che una volta recepite dalla Amministrazione Comunale hanno dato buoni risultati nell’interesse di tutti.