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"Taglia business immigrati" con i controlli della Prefettura e la rendicontazione delle spese.
 
 

28/04/2017

Sappiamo che nel Comune di Rimini come confermato dall’Ass e Vice Sindaco gloria Lisi, ci sono 536 profughi o richiedenti  asilo affidati dalla Prefettura di Rimini ai Centri di accoglienza straordinaria (Cas) gestiti da Cooperative, associazioni, albergatori, e alloggiati principalmente negli alberghi della  zona turistica da Miramare a Torre Pedrera.

Vanno aggiunti i 58 profughi ( 40 adulti e 18 minori) che fanno capo direttamente al Comune di Rimini per l’accoglienza  con il Progetto SPRAR ( Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

Il Prefetto di Bologna
, a fine marzo, dinnanzi al previsto incremento nel 2017 dei profughi dal nord africa in Italia da 180.000 a 250.000, ha preannunciato la necessità di inviare altri profughi sulla nostra riviera, aumentando addirittura l’indice profughi/popolazione residente al 6 per mille per le città più grandi.

Ricordo che il Comune di Rimini in basse agli attuali parametri (2,5 profughi per ogni mille abitanti) ha un limite di accoglienza previsto di 396 profughi,   oltrepassato di molto con i 594 profughi attuali.

Condivido  la richiesta della Presidente degli Albergatori di Rimini il 30 Marzo scorso al Prefetto che “gli alberghi della zona turistica non debbano più essere utilizzati per l’accoglienza dei profughi e che gli alberghi occupati siano liberati prima delle festività pasquali” .

Non è questa la funzione delle strutture turistiche alberghiere, che soprattutto in questi casi,  non vedono neanche rispettate le norme della corretta gestione, con danno ai vicini alberghi ristrutturati e riqualificati e all’immagine del  turismo in generale.        

E’ chiaro che l’accoglienza dei profughi negli alberghi, in particolare in quelli fuori mercato,  diventa un “business” per albergatori che “ lucrano” sui 35 euro ricevuti dal Ministero dell’Interno per ogni profugo al giorno
, in cambio di vitto, alloggio, fornitura di biancheria, abbigliamento, più la corresponsione di una diaria di 2,5 euro al giorno per la personale disponibilità.

Per questo ho presentato ieri sera una interrogazione consigliare di estrema urgenza con richiesta di risposta scritta entro 5 giorni per chiedere:


 
   
 
1) Quanti sono e quali sono gli alberghi nella fascia turistica del Comune di Rimini utilizzati per accogliere i profughi o richiedenti asilo;

2) Se sono stati trasferiti prima di Pasqua o quando saranno trasferiti i profughi dagli alberghi della fascia turistica, dove e in quali strutture verranno trasferiti, e se l’Amministrazione Comunale si è attivata con la Prefettura di Rimini al riguardo;

3) A quanto ammonta il numero dei profughi per ogni struttura ricettiva e se l’Amministrazione Comunale ha svolto gli opportuni controlli in particolare sulle condizioni igienico sanitarie, sulla sicurezza, ecc.

4) Se gli alberghi che ospitano i profughi risultano affittati da Associazioni, Cooperative, o gestiti direttamente dagli albergatori, quali soggetti vincitori del Bando pubblico;

5)  Se nel Bando pubblico indetto dalla Prefettura con l’offerta di 35 euro
, per ospitare ogni profugo al giorno, comprendenti vitto, alloggio, biancheria, abbigliamento, diaria, sono previste altre prestazioni e quali;

6) Se per ragioni di “taglia business” immigrati, di trasparenza, di possibili inchieste giudiziarie, i soggetti assegnatari  del Bando che ospitano i profughi non debbano giustificare come hanno speso i soldi pubblici ricevuti e rendicontare tutte le spese sostenute con fatture, scontrini, dettaglio delle spese;

7) Se la Prefettura di Rimini per impedire il “ business immigrati” non debba esercitare i doverosi controlli sulle strutture ricettive che ospitano i profughi per verificare il regolare adempimento delle condizioni previste nel Bando pubblico da parte dei soggetti assegnatari;

8) Di conoscere quali sono i soggetti convenzionati con il Comune di Rimini per la gestione del progetto triennale ( 2017-2019) SPRAR ( Servizio di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) di cui beneficiano 58 profughi, e l’ammontare dei finanziamenti erogati in merito dal Ministero dell’Interno, dal Comune di Rimini e dalla Provincia che complessivamente in base a quanto mi risulta non sono  inferiori a 843.444, 80 euro all’anno;

9) Di conoscere la rendicontazione delle spese sostenute dai soggetti gestori per la realizzazione del suddetto progetto SPRAR
e che dovrebbe essere trasmessa dal Comune di Rimini al Ministero dell’Interno.

L’Ass. e Vice Sindaco Lisi
, impossibilitata per ragioni di tempo a rispondere alle suddette domande  in Consiglio, mi ha preannunciato l’invio della risposta scritta sulla base della comunicazione in merito ottenuta dal Prefetto, pochi  istanti prima dello svolgimento della  mia interrogazione, che per conoscenza le avevo trasmesso anticipatamente nel primo pomeriggio di ieri.    




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