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Ponte di Tiberio: invece dello scorrimento delle acque dal Marecchia un canale marino stagnante.
02/09/2016
Siamo arrivati alla ventesima Festa de Borg, sono passati 40 anni, eppure il bacino del Ponte di Tiberio al centro della festa continua a presentare la solita vista di acqua stagnante, melmosa, di colore marrone cupo. L’Amministrazione Gnassi non ha realizzato quel ripristino di un flusso d’acqua dal Deviatore del Marecchia fino al Ponte di Tiberio per ridare vita al Parco, al Ponte, al Porto, approvato dal Consiglio Comunale all’unanimità il 13.9.2012 con la mozione del sottoscritto.
Si trattava di realizzareun canale a deflusso naturale lungo il vecchio alveo, oggi Parco Marecchia, che convogliasse le acque dal Deviatore Marecchia fino al Bacino del Ponte di Tiberio, con una portata d’acqua necessaria per il ricambio idrico delle acque nell’invaso del Ponte di Tiberio e del Porto Canale.
La Mozione chiedeva di procedere all’approvazione e attuazione del progetto definitivo ed esecutivo di ripristino dello scorrimento naturale e continuo delle acque dal Marecchia, elaborato da Alpina Acque, a disposizione della Amministrazione Comunale dal 2006, da dieci anni.
Il Sindaco e la Giunta non solo non hanno adempiuto al mandato del Consiglio Comunale ma hanno approvato il 22.12.2015 un altro progetto concettualmente all’opposto, “ Un mare lungo un miglio”, che prevede “ lo scavo di un canale dal Ponte al Deviatore con una profondità tale da essere sempre coperto dall’acqua proveniente dal mare e di ritrovarsi emerso solo durante le basse maree” con un costo di fattibilità di 800.000 euro.
Il Sindaco Gnassi non vuole riconoscere ancora una volta che l’eliminazione dello scorrimento dell’acqua dal Fiume Marecchia ha snaturato l’ambiente del Ponte di Tiberio i cui piloni sono immersi in una pozza d’acqua stagnante ( a cui poco possono le maree) e ridotto le acque del Porto Canale melmose e maleodoranti.
Dopo il fallimento progettuale della cosiddetta diga mobile, costato una decina di miliardi di lire, e delle banchine sommerse regolarmente dall’alta marea, si continua approvando costosi interventi di facciata per 3 milioni di euro( Progetto Tiberio Piazza sull’acqua-Canale) mentre sarebbe prioritario “rinaturalizzare”, ricreare l’equilibrio ambientale e paesaggistico del Ponte di Tiberio che per 2000 anni ha visto scorrere sotto le sue arcate le acque del Marecchia.
Come, 1.200.000 euro spesi dal Comune per lavori a fronte della prevista chiusura del Ponte di Tiberio (500.000 euro per la rotatoria di Largo Vannoni , 700.000 euro per la circolazione su viale Tiberio e parcheggi, più 24.000 euro di affitto annuo al privato per l’area Conad), a parte le conseguenze sulle attività economiche del Borgo, non serviranno sicuramente ad impedire l’intasamento della viabilità con la deviazione di 20.000 veicoli sulla via Matteotti, via dei Mille, via Roma, la nuova circonvallazione di attraversamento all’interno della città.