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Nominato dal Sindaco Gnassi l'Amministratore Unico di AMIR Spa: continua l'occupazione e spartizione partitocratica delle poltrone.
23/08/2016
La designazione del Sindaco Gnassi ad Amministratore Unico di AMIR Spa di Alessandro Rapone, portavoce della lista Patto Civico che lo ha sostenuto nelle elezioni di due mesi fa, continua la vecchia logica partitocratica di occupazione spartizione delle poltrone.
E’ cambiata solo la forma, rispetto ai decenni passati quando per la nomina dei Consigli di Amministrazione delle società partecipate i nominativi da votare in Consiglio Comunale venivano proposti addirittura sulle carte intestate dei partiti dell’arco costituzionale. La sostanza resta immutata, anche se le nomine non le fa più il Consiglio Comunale ma il Sindaco-.
In questo caso è ancora più evidente: è stato indicato come Amministratore di AMIR, subito dopo le elezioni, un unico candidato, tra i promotori elettorali della coalizione di sinistra, senza neanche una rosa minima di altri candidati con competenze amministrative, titoli di studio, esperienze professionali.
Le linee guida per le nomine nelle Aziende, Enti, Istituzioni, votate il 4 Agosto scorso in Consiglio Comunale, che replicano sostanzialmente quelle dei precedenti mandati, hanno dimostrato che non servono a nulla: il Sindaco nomina, prima, durante, dopo, chi vuole alla faccia degli annunci sull’Albo Pretorio e dei candidati che inviano i loro “curricula”.
Invece di mettere uno stop alla arroganza politico partiticanelle nomine a scapito della competenza professionale, del rispetto dei diritti di tutti i riminesi interessati, del buon funzionamento delle società partecipate, la maggioranza consigliare di sinistra ha bocciato i miei emendamenti che chiedevano agli Amministratori nominati dal Comune la dichiarazione di eventuale appartenenza ad un partito politico e di non essere stati candidati alle ultime elezioni.