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Per una memoria storica della Città, condivisa e non di partito: ricordiamo i nomi dei Sindaci di Rimini dimenticati dal 1861 (Unità d'Italia) al 1944.
04/12/2015
La Mostra Fotografica “ Vivere a Rimini negli anni della Grande Guerra 1914-1918” del Comune di Rimini nel Palazzo del Podestà, fino al 22 novembre scorso, ha presentato alcune immagini della vita di Rimini di cento anni fa, colpita durante i quattro anni di belligeranza dai bombardamenti dal mare e dal cielo, dal terremoto, con migliaia di profughi veneti accolti dopo lo sfondamento di Caporetto.
Certamente furono anni di sofferenza e di sacrifici sopportati dalla popolazione con dignità, senso civico e sentimento di autentico patriottismo.
Peccato che, nell’anniversario del centenario, la Mostra non abbia ricordato minimamente che con la Prima Guerra Mondiale si portò a compimento il Risorgimento con il ricongiungimento all’Italia di Trento e Trieste, e un Popolo intero da nord a sud fu coinvolto e si sentì Nazione, nonostante le sofferenze e i risvolti cruenti.
Non dimentichiamo che furono 688 i Riminesi che morirono nella Grande Guerra, compresi i due civili deceduti in seguito ai bombardamenti austriaci sulla città.
Nel 1925, in occasione del VII Anniversario della Vittoria, il Comune di Rimini dette alle stampe l’Albo d’Oro dei Caduti sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, sul Grappa, sul Carso, sul Piave, e nel 1926 fu eretto nei Giardini Ferrari il Monumento ai Caduti per l’Unità e l’Indipendenza d’Italia.
L’iniziativa di ricordare con il monumento in bronzo e marmo i Caduti in Guerra per la Patria fu voluta e concretizzata dal Prof. Dott. Antonio Del Piano, Sindaco di Rimini (1923-1926), docente di pediatria, fondatore e direttore dell’Aiuto Materno, Presidente Provinciale dell’Opera Maternità e Infanzia, cultore di lettere ed arti, onesto e benvoluto dai cittadini, da decenni completamente dimenticato.
Infatti, il nome del Prof. Dott. Antonio Del Piano e di altri Sindaci (o Podestà) , come l’Avv. Pietro Palloni ( 1929-1933), il Conte Ing. Guido Mattioli (1933-1939), al quale si deve, fra le opere pubbliche realizzate, l’Aeroporto di Miramare, inaugurato nel 1938, che fecero grande la nostra Città, non compaiono nella lapide in bella vista nell’atrio di Palazzo Garampi in cui si ricordano solo i Sindaci dal 1944, nonostante la Storia di Rimini non inizi settanta anni fa.
Per questo, nel Consiglio Comunale di martedì scorso con una interrogazione al Sindaco, trasformata in mozione, ho chiesto che venga installata una lapide, a fianco di quella esistente, con i nomi dei Sindaci di Rimini, dal 1861, anno dell’Unità d’Italia, al 1944, per rispetto della memoria storica della Città, condivisa e non di partito.