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Altro che Putin, le responsabilità di Gnassi per la perdita delle presenze turistiche.
15/10/2015
I dati dell’’andamento turistico 2015 sono stati annunciati “soddisfacenti” dal Sindaco Gnassi per nascondere i problemi e le proprie responsabilità politico-amministrative.
Ha giustificato la flessione di -2,3% delle presenze turistiche nei primi otto mesi dell’anno con la riduzione dei russi, ma non ha considerato che ci ha favorito l’estate calda rispetto al luglio piovoso dell’anno scorso e il terrorismo in casa altrui (Tunisia ed Egitto).
La verità, purtroppo, è che Rimini continua perdere presenze, l’anno scorso -2,7% e oltre 1 milione dal 2000 ad oggi. .
Mentre le altre destinazioni italiane, a cominciare da quelle vicine, registrano incrementi delle presenze, la nostra tendenza negativa permane a causa dei problemi irrisolti del nostro territorio e per le responsabilità dei nostri amministratori locali.
Gnassi non ha fatto cenno alla limitata accessibilità dal nostro Aeroporto che dopo il fallimento del novembre 2013 ha ripreso l’attività il 1 Aprile 2015 ma procede a scartamento ridotto senza una strategia capace di apportare importanti flussi turistici che un sistema di collaborazione regionale e non di competizione con l’aeroporto di Bologna potrebbe consentire.
Non ha parlato della necessità e possibilità di riqualificare i nostri alberghi con strumenti urbanistici incentivanti, mentre il PSC-RUE adottatati nel 2011 dalla Giunta Ravaioli non sono ancora stati approvati dalla sua Amministrazione, e sono già inadeguati.
Nonostante la sua delega nazionale al turismo in sede ANCI non ha minimamente affrontato il problema degli alberghi gestiti in affitto, come consentire le facilitazioni per il passaggio in proprietà con risorse finanziarie da mettere a disposizione a tassi agevolati.
E’ arrivato al termine del suo mandato di 5 anni con il “ rendering” elettorale sulla riqualificazione del lungomare, di difficile e discutibile attuazione, con cessioni del suolo pubblico agli operatori privati per urbanizzazioni commerciali e ristorative, invece di un progetto unitario, fattibile, che valorizzi la bellezza e l’identità della spiaggia e del mare nel rispetto di un bene pubblico ( il lungomare) e dell’interesse generale.
Ha ignorato completamente la mediocrità urbana dei viali della nostra marina, da Marina Centro fino a Miramare o a Torre Pedrera che riproponiamo agli occhi dei turisti da decenni tra venditori abusivi, addette alle treccine, pallinari.
Sulla spiaggia di notte, ridotta a Bronx, si è limitato ad emettere l’ordinanza balneare :”off limits “.
Non lamentiamoci, allora, perché il segmento della nostra clientela turistica tende sempre più verso il basso come potere di acquisto e perdiamo presenze tristiche .
Gli eventi o le feste del Sindaco serviranno anche a ”non vedere” o a “dimenticare” ma non bastano certamente per migliorare le prospettive del nostro turismo.