Tre casi di stupro sulla nostra spiaggia in appena 4 giorni hanno creato “allarme a Rimini” sui giornali e televisioni nazionali .
La ragazza tedesca di 19 anni trovata dai suoi amici alle cinque del mattino di mercoledi notte sulla sabbia di Marebello, in stato confusionale e seminuda, con ecchimosi sul corpo, la ventenne di Milano violentata la notte di Ferragosto tra gli stabilimenti balneari 110 e 111 da un “uomo di colore con le treccine”, la riminese di 24 anni aggredita sulla battigia del bagno 63 da un marocchino che è riuscita a sottrarsi allo stupro con la fuga.
E’ una brutta cronaca, ancora una volta, della nostra spiaggia, nelle ore notturne, in cui è pericoloso avventurarsi per chiunque, ma soprattutto per le ragazze.
Non basta limitarsi all’Ordinanza Balneare Comunale con il divieto di accesso in spiaggia dalle ore 1,00 alle ore 5,00 del mattino.
Non possiamo più tollerare la trasformazione avvenuta in questi anni della spiaggia di Rimini, ridotta a Bronx, durante la notte, a “zona franca” della illegalità con violenze e reati di ogni genere che la rendono proibitiva.
L’immagine di Rimini, località balneare, non è compatibile con l’illegalità, in particolare della sua spiaggia, un bene naturale che richiama i turisti e che ha fatto la fortuna di Rimini .
Ben venga, quindi, la task force anti-stupro che pattuglierà spiaggia e lungomare annunciata dalla Questura.
Di fronte ai nuovi gravi fatti, nonostante la bocciatura irresponsabile della maggioranza di sinistra in Consiglio Comunale nel maggio scorso, propongo nuovamente l’installazione di un sistema di video sorveglianza dei 15 km di spiaggia con telecamere di ultima generazione, in funzione 24 ore su 24, a raggi infrarossi che consentono la visibilità notturna, comandate a distanza e collegate alla sala radio operativa della Polizia Municipale.
La video sorveglianza consente di tenere sotto controllo tutta l’area della nostra spiaggia, dalla battigia al lungomare, è una tecnologia efficace a supporto delle forze dell’ordine per prevenire e reprimere, nelle ore notturne, le violenze e i reati di ogni genere, e, di giorno, i furti tra gli ombrelloni e i movimenti dei venditori abusivi.
Il Comune di Rimini ha la possibilità di essere il promotore e realizzatore della video sorveglianza utilizzando i proventi annuali della Tassa di Soggiorno (oltre 7 milioni di euro).
La video sorveglianza costituisce un qualificante servizio per la sicurezza e la legalità della nostra spiaggia e per la nostra promozione turistica.