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Il Sindaco non fa rispettare il Regolamento di Polizia Urbana contro accattoni e lavavetri
18/08/2015
E’ in aumento il fenonemo dell’accattonaggio nella nostra città.
E’ inutile che il nostro Regolamento di Polizia Urbana, all’art. 30, preveda esplicitamente il divieto di mendicare in Piazza Tre Martiri, Corso d’Augusto, Piazza Cavour , Via IV Novembre, Via Garibaldi , di fronte a vetrine ed ingressi, nelle aree dei mercati ambulanti, nelle intersezioni stradali semaforizzate, all’Ospedale, Case di Cura, Cimitero, ecc. quando poi il Sindaco non fa nulla per impedire questo accattonaggio.
Basta vedere quello che avviene nel Centro Storico, dove almeno una decina di stranieri con il cappello in mano, stabilmente in Vie e Piazze, chiedono ogni giorno l’elemosina ai passanti.
Il Mercato Centrale Coperto è circondato: all’ingresso da Via IV Novembre ci sono una donna invalida sulla carrozzella e un’altra donna a terra con cagnolino, agli altri ingressi di Via Castelfidardo e di via Michele Rosa stazionano gli stranieri con il cappello in mano.
Non è certo un bel “contorno” per il Mercato più importante del Centro Storico con 120 attività e i 5000 clienti giornalieri. Un elemosinare che permette, peraltro, di raccogliere ad ognuno dai 60 ai 100 euro al giorno, più di quanto guadagna chi lavora regolarmente, come commerciante o dipendente nel Mercato stesso.
A parte l’insistenza dei questuanti, esiste un problema di “decoro”, ma gli Agenti della P.M. non intervengono per impedire o sanzionare questi comportamenti vietati.
Così persistono i “lavavetri” all’incrocio tra la Superstrada San Marino e la Nuova Circonvallazione che intralciano il traffico e la circolazione con violazione del Codice della Strada, senza che siano sanzionati e allontanati, come prevede l’art.30 bis introdotto pochi mesi fa dal Consiglio Comunale nel Regolamento.
Questo per sottolineare che il Regolamento di Polizia Urbana non basta, se non è rispettato e fatto rispettare dal Sindaco e dal suo Assessore alla Polizia Municipale, al di là degli annunci propagandistici. Resta, purtroppo, l’immagine degradata e insicura della nostra città per i cittadini e i turisti che arrivano a Rimini.