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Intitoliamo al poeta Ezra Pound il Campone di Castel Sismondo.
24/04/2015
Ad Urbino, lo scorso 27 Marzo, l’Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi ha inaugurato la Casa della Poesia e contestualmente la mostra “lascia che parli il vento” con una rassegna di “artisti per Ezra Pound” a cui partecipa anche il nostro Assessore alla Cultura Massimo Pulini.
A Rimini, il ricordo di Ezra Pound è ridotto sul sito del Comune ad un semplice soggiorno, tra i visitatori della città.
Ezra Pound, il grande poeta del Novecento, nasce nel 1885 negli Stati Uniti, intrattiene rapporti culturali con Rimini quale ammiratore e studioso di Sigismondo Malatesta.
Trasferitosi a Parigi nel 1921, viene a Rimini, la prima volta, il 15 Maggio 1922 per approfondire la conoscenza storica di Sigismondo Malatesta, signore e condottiero, capace di governare, ma anche mecenate che chiama a Rimini i migliori artisti dell’epoca. Rimane folgorato dal Tempio Malatestiano, in cui ammira la compenetrazione tra l’estetica cristiana e pagana, dedicato a San Francesco, ma considerato anche il “ tempio pagano dell’amore”.
Ritorna a Rimini il 23 Marzo 1923 per ulteriori ricerche bibliografiche su Sigismondo Malatesta, le imprese militari, la vita, la corte, gli amori, i complotti, i trionfi, le sconfitte (“loro hanno la grande armata ma noj semo più hominj“), che diventeranno i riferimenti per i quattro Canti Malatestiani, l’VIII°, il IX°, il X°, l’XI°, dedicati al condottiero riminese.
Nel 1925 si trasferisce da Parigi a Rapallo, ove resta stabilmente fino al 1945, dedicando le sue energie alla stesura dei 117 Cantos, alle traduzioni di Confucio, a sostenere la concezione dell’economia fondata sul lavoro e non sulla speculazione finanziaria, a denunciare l’usura, una “tassa prelevata sul potere d’acquisto senza riguardo alla produttività, e sovente senza riguardo persino alla possibilità di produrre”.
Dal Canto XLV°-Contro l’Usura : “con usura nessuno ha una solida casa,..si priva lo scalpellino della pietra,… il tessitore del telaio,…usura soffoca il figlio nel ventre,… si frappone tra i giovani sposi… “.
Si adopera, invano, allo scoppio della seconda guerra mondiale, per evitare il conflitto tra l’Italia, di cui è estimatore, e gli Stati Uniti.
E’ sconvolto il 29 Gennaio 1944, quando le bombe americane distruggono il Tempio di Sigismondo, “letto arcano della divina Ixotta”, tanto da scagliarsi con una invettiva biblica contro i conterranei “barbari” e compone l’ode a Cavalcanti “sul sacrificio dell’eroina di Rimini “ che muore trascinando gli inglesi in un campo minato ( Canti Pisani LXXII°- LXXIV° ); Nel maggio del 1945, viene rinchiuso per tre settimane dagli americani in una gabbia di ferro, esposta al sole di giorno e agli accecanti riflettori di notte nel campo di concentramento di Coltano ( Pisa), dopo un collasso è trasferito in una tenda, poi, senza processo, è imprigionato nel manicomio criminale di Saint Elizabeths (USA), dove rimarrà per 12 anni.
Nonostante la prigionia, continua a scrivere i Cantos che escono nel 1948, definiti dalla critica la migliore opera di poesia, e ottengono il Premio Bollingen. Nel 1958, sotto la pressione degli scrittori di lingua inglese, tra i quali T.S.Eliot, Ernest Hemingway e dell’opinione pubblica mondiale viene ritirata l’accusa di tradimento dalla Corte americana, è liberato, ritorna in Italia, risiede presso la figlia in Tirolo, a Rapallo e Venezia, dove muore il 1° Novembre 1972.
Le ricerche storiche nelle biblioteche di Rimini, di Cesena e le visite nell’entroterra di Ezra Pound hanno “generato” 700 pagine di note e centinaia di riferimenti storici a personaggi ed eventi dell’epoca malatestiana che hanno reso possibile la conoscenza internazionale di Sigismondo Malatesta, del Tempio Malatestiano, delle terre malatestiane.
E’ questa conoscenza diffusa, nella Rimini distrutta dal 90% dei bombardamenti, che consentirà di ricostruire, pietra su pietra, Il Tempio Malatestiano con i 65.000 dollari della Fondazione americana Samuel Kress e l’interessamento fattivo dello storico e critico d’arte Bernard Berenson.
Ezra Pound ritorna a Rimini l’11 Settembre 1963, accompagnato dalla musicologa Olga Rudge, per assistere nel “suo” Tempio ricostruito alla inaugurazione della 14ma Sagra Malatestiana sotto la Direzione del Maestro Antonio De Bavier con l’esecuzione del Requiem di Mozart e il Magnificat di J.S. Bach, salutato dal concittadino Luigi Pasquini, pittore e scrittore che diede la notizia al Resto del Carlino. E’ per riconoscenza della nostra città verso Ezra Pound, dopo tanto silenzio, che ieri sera con una interrogazione consigliare al Sindaco, ho chiesto :
di intitolare al poeta Ezra Pound, nel 130° anniversario della sua nascita, il Campone di Castel Sismondo, un luogo congeniale, per ricordare il suo legame amorevole con la Storia di Rimini e l’opera enciclopedica dei Cantos che hanno fatto conoscere al mondo Sigismondo Malatesta condottiero e mecenate riminese.