Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nell'informativa sui cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta l'informativa estesa sui cookie. Cliccando OK, scorrendo questa pagina o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookies.
Approvazione "variante" di Piazza Malatesta: il "praticello" di Gnassi invece del Recupero di Castel Sismondo del Brunelleschi.
21/03/2015
L’approvazione della variante al PRG per la riqualificazione di Piazza Malatesta, avvenuta l’altra sera in Consiglio Comunale, assente il Sindaco Gnassi, ha confermato la fretta, la superficialità e l’improvvisazione della nostra Amministrazione Comunale, alle prese con le ragioni della propaganda permanente e della campagna elettorale.
Era possibile attuare per stralci il Piano di Recupero, secondo il PRG vigente, che prevedeva nella Piazza Malatesta la rimozione dell’asfalto, di riportare alla luce con lo scavo archeologico le quattro torri della cinta muraria di Castel Sismondo, sepolto per un terzo, ( un terzo è stato distrutto da Cesare Borgia, un terzo è quello che vediamo) per realizzare quell’opera di importanza storica in grado di cambiare “ il volto e la percezione della città “.
Invece, il Sindaco Gnassi , con la “variante “, considera Piazza Malatesta come la piazza del paesino, mettendoci il “praticello”, il palcoscenico, la pista ciclabile e magari i chioschi della piada e della birra durante gli spettacoli di vario genere. Al massimo, per volontà della Soprintendenza, vedremo “in superficie” o “ a raso” la cinta muraria della Rocca. Continua, insomma, a prevalere la politica dell’ “effimero”, del “ricreativo” anche sulla specificità culturale, storico –archeologica del luogo che racchiude la stratificazione identitaria della città.
Nonostante, su quest’area insistano due vincoli : 1°) il vincolo del 1915 del Ministero della Pubblica Istruzione di inedificabilità assoluta finalizzato ad assicurare la prospettiva della Rocca ; 2°) il vincolo archeologico del 1991 del Ministero dei Beni Culturali per garantire la tutela del sottosuolo sulle mura tardo imperiali e sull’area occupata dall’antico fossato difensivo della Rocca.
Chiedevo da tempo di liberare Piazza Malatesta dalle auto e dal mercato ambulante ( era nel mio programma elettorale, il trasferimento del Mercato Ambulante nella vasta area dei “ferrovieri” di fianco al Settebello, aumentando e non togliendo i parcheggi al Centro Storico ) ma non condivido assolutamente la banalità di questa “variante” con cui l’ Amministrazione Comunale si è svincolata dal Piano di Recupero di Castel Sismondo, e che allontana la possibilità di valorizzare Piazza Malatesta come il “luogo di forte attrazione” del Centro Storico.
Al di là degli annunci elettorali di Gnassi per il 2016 , gli stessi interventi su Piazza Malatesta dovranno regolarsi con i ritardi di ricostruzione della struttura del Teatro causa i lavori “assurdi” di spostare di due metri e mezzo gli originari muri perimetrali del Poletti e realizzare due piani interrati e con la voglia “estemporanea” del Sindaco di una “variante” al progetto esecutivo appaltato con un palcoscenico interno-esterno ( costoso e difficilmente funzionante) su Piazza Malatesta.
Con lo stesso decisionismo superficiale il Sindaco e l’Assessore alle attività economiche hanno proceduto nel trasferimento dei 430 banchi del Mercato Ambulante da Piazza Malatesta nei parcheggi Gramsci, ex Padane, Santa Rita e sulle strade circostanti, con 40 banchi ancora senza posto , senza considerare le aumentate difficoltà di accesso al Mercato Centrale Coperto e al Centro Storico. Tutti interventi, purtroppo, non solo improvvisati ma anche costosi, visto che per Piazza Malatesta è prevista una spesa di 2.000.000 di euro mentre per il trasferimento del Mercato Ambulante è di circa 600.000 euro.