23/02/2015
Questa mattina in Commissione Consigliare si è discussa la Mozione del sottoscritto relativa ai nuovi lampioni della illuminazione pubblica con “luce schiacciata a terra” che aumentano l’oscurità sui marciapiedi e sulle strade e i rischi per la sicurezza pubblica.
Ricordo che il Comune di Rimini ha stipulato con ENEL SOLE un contratto a partire dal 1 Giugno 2012 per il servizio di pubblica illuminazione, la manutenzione ordinaria e a richiesta quella straordinaria dei 28.000 punti luce e impianti semaforici del Comune di Rimini.
Il contratto iniziale ad un canone annuo di 3.255.099 euro (2.690.165+ Iva 21 %) ha la durata di 9 anni ( 30 milioni circa) + l’adeguamento ISTAT e prevede l’obbligo per il fornitore di eseguire a proprio carico, interventi impiantistici per un importo di almeno il 10% del canone annuo, quindi un importo minimo di lavori di 260.000 euro per 9 anni per un totale di 2,4 milioni di euro di investimenti.
Enel Sole per aggiudicarsi l’appalto, ha raddoppiato nei nove anni gli interventi di riqualificazione (pali,cavi, ecc.) a canone pari a 4.943.711 euro, da concordare con il Comune, stabilendo interventi extra canone pari a 4.842.297.
Da alcuni mesi sono in corso di installazione in diversi parti della città i nuovi lampioni con luce “schiacciata a terra “ in sostituzione di quelli preesistenti a “luce diffusa” con lo scopo del risparmio energetico e della riduzione dell’inquinamento luminoso.
Il risultato, però, è l’oscurità su molti marciapiedi e strade della città come Piazzale C.Battristi, Viale Dante, Via Anfiteatro, Via Aponia, Via Gambalunga, Via Bastioni Occidentali ( sotto le mura dal Palazzo Pelliccioni alla Via Garibaldi è “buio totale “) con il rischio per la sicurezza dei pedoni e la circolazione dei veicoli.
Per questo, con la mozione, ho chiesto :
1) L’installazione di nuovi lampioni che irradino una illuminazione non verso il cielo, ma diffusa orizzontalmente, oltre che a terra per consentire la visibilità sui marciapiedi e sulle strade e garantire la sicurezza pubblica.;
2) L’eliminazione delle zone oscurate o letteralmente al buio con l’installazione di un maggior numero di lampioni, riducendo le distanze l’uno dall’altro, nelle vie interessate, Viale della Stazione C.Battisti, Via le Dante, Via Anfiteatro, Via Aponia, Via Gambalunga, Via Circonvallazione Occidentale, ecc.
3) lampioni “ex novo”, in particolare nelle zone a rischio, come nei Giardini della Stazione, di Viale C.Battisti, dove l’illuminazione pubblica è mancante da 4/5 anni, nonostante sia una porta d’ingresso della città;
Il Dirigente ha risposto che sono state fatte delle verifiche da parte dell’ENEL e che i livelli di illuminamento “ rientrano nei parametri” della normativa salvo poi dire che si è approntato con Enel Sole un progetto per integrare i punti luce e/o aggiustare quelli esistenti.
Ho ribadito che la sostituzione dei lampioni, pure nell’ambito del risparmio energetico, deve essere compatibile con una adeguata illuminazione della città, e che i controlli sul rispetto delle normative, a parte il gestore interessato Enel Sole, spettano doverosamente all’Amministrazione Comunale.