12/02/2015
Dinnanzi ai gravi reati ipotizzati dalla Magistratura e al sequestro dei beni il Sindaco Gnassi dichiara di avere agito alla luce del sole per tutelare e salvaguardare una infrastruttura strategica per il nostro territorio come l’aeroporto.
Il risultato, però, in soli 4 anni ,è stato il fallimento dell’aeroporto con 53 milioni di debiti e la perdita del capitale sociale di Aeradria rifinanziato con soldi pubblici per circa 20 milioni.
Appunto perché strategico l’aeroporto non doveva essere condotto al fallimento.
La buona fede non può essere un alibi per sottovalutare le pesanti e crescenti perdite degli ultimi tre anni ( complessivamente 35 milioni), la crescita abnorme dell’indebitamento, fino all’insolvenza della società.
La lettera di patronage, per chiedere una anticipazione di 1.200.000 euro ad una banca a favore di Aeradria, a fronte di una incerta operazione di project financing, sottoscritta dal Sindaco mantenendo all’oscuro del Consiglio Comunale, non concilia con la trasparenza.
Neppure basta più “la verifica delle eventuali responsabilità nell’amministrazione e controllo di Aeradria Spa e di una eventuale azione legale per il risarcimento dei danni” affidata con un incarico solo il 7.11.2014 ad uno studio professionale.
L’ Azione di responsabilità era stata chiesta da noi il 13.6.2013.
Anche le responsabilità dei soci pubblici, vanno verificate, visto che si sono perduti soldi pubblici.
Poichè la nostra Mozione in Consiglio Comunale per proporre la costituzione di parte civile del Comune di Rimini era stata bocciata dalla maggioranza, in attesa della conclusione delle indagini della Magistratura, possiamo fin da ora rivolgersi alla Corte dei Conti per l’accertamento degli eventuali danni arrecati ad Aeradria Spa e al Comune di Rimini relativi ad atti emessi dal 2009 al 2013 da Amministratori, Controllori e Soci.