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Responsabilità e ritardi sugli allagamenti nel PEEP "GAIOFANA". Chi sbaglia, paghi i danni!
 
 

23/12/2014

Per conoscere le cause e le responsabilità degli allagamenti nel PEEP della Gaiofana è necessario ricordare la sua “storia” .

Il Peep Gaiofana  è stato approvato dal Consiglio Comunale il 4.4.2006, con i pareri favorevoli del Consorzio di Bonifica, di HERA  Rimini, del Settore Lavori Pubblici del Comune, dell’Ufficio Provinciale Difesa del Suolo.

Le opere di urbanizzazione primaria, tra cui le opere idrauliche e il bacino di laminazione sono state approvate dalla Giunta Comunale il 19.5.2009, con gli ulteriori pareri favorevoli del Consorzio di Bonifica ,di Hera Rimini, della Direzione Infrastrutture e Ambiente del Comune di Rimini.

Nel Gennaio e Marzo 2011,  c’è stato il  collaudo provvisorio funzionale rispettivamente  del  primo stralcio lavori Peep su Via  S.Maria in Cerreto e  del secondo stralcio  lavori su  Via Freud.

I primi allagamenti nel PEEP sono  accaduti , subito dopo, nel Marzo 2011.

C’è voluto 1 anno per convocare la Conferenza dei Servizi, in data 13.4.2012,  tra Comune ed  Enti  interessasti, per affrontare le problematiche degli allagamenti.

In quella sede è’ stata individuata la causa, l’acqua che viene da monte e che la condotta sulla via S.Maria in Cerreto non è in grado di smaltire,  e si è indicata la soluzione, la  necessità di intercettare l’acqua che proviene da monte ( lato destro della Via Santa Maria in Cerreto), con la realizzazione di un fosso a cielo aperto   sulla proprietà pubblica , e con una condotta interrata sotto la via Masere fino al recapito nel fosso Tamagnino. Costo stimato dell’intervento circa 120.000 euro.  

Purtroppo sono passati altri 3 anni, senza che l’Amministrazione Comunale abbia dato  alcun seguito a questa soluzione che avrebbe evitato i nuovi allagamenti.

Il Comune, nel frattempo, Gennaio 2014 ha approvato il collaudo definitivo e la presa in carico delle opere di urbanizzazione primaria con i  certificati di regolare esecuzione rilasciati nel 2011 e 2012  da:

 

 
   
 
Consorzio di Bonifica della Provincia di Rimini ( autorizzazione idraulica per scarico acque bianche nel canale consorziale demaniale “ Zona Masere) ;
Servizio Provinciale Politiche Ambientali ( autorizzazione allo scarico acque meteoriche nel canale Masere) ;
Hera Rimini  ( nulla osta per presa in carico delle reti di acquedotto e fognatura).

Sono del 3 Dicembre scorso, gli ultimi allagamenti nel Peep su Via S. Maria in Cerreto  e nel Peep su Via Freud con la tracimazione delle vasche di laminazione.

Ritengo doverosa una riflessione: in una zona a rischio allagamenti
, chiamata “palude”, si è realizzato il Peep, senza neanche prevedere dall’inizio o adottare subito le necessarie  “difese”,  ma  si è proceduto “normalmente”  al rilascio dei pareri favorevoli  e alla approvazione dei  collaudi di opere dimostratesi inadeguate.

Sono così trascorsi ormai quattro anni dagli allagamenti del Marzo 2011, senza la realizzazione da parte dell’Amministrazione Comunale di quell’intervento  risolutivo individuato nella Conferenza dei Servizi del 13.4.2012 ,  “taciuto” per tre anni , che avrebbe evitato ai residenti ancora allagamenti e danni.

Per questo nel Consiglio tematico sulla “Gaiofana” “di ieri sera, ho chiesto  tre provvedimenti  :

1)    La convocazione urgente della Conferenza dei Servizi per approvare il progetto definitivo/ esecutivo indicato 3 anni fa e risolvere radicalmente il problema;

2)    Il progetto deve essere realizzato come opera di ”somma urgenza” a carico del Bilancio 2015
, non nel “triennale”, come anticipato dal Dirigente l’Ufficio PEEP, con opere di breve e medio termine .   

3)    L’accertamento delle responsabilità, anche tramite la Commissione Consigliare,  di Uffici, persone, Enti e il rimborso a chi ha subito i danni.

L’Amministrazione  Comunale, per bocca dell’Assessore ai Lavori Pubblici Biagini   ha condiviso, almeno, di realizzare il progetto nel 2015.

Per il resto, nonostante la bocciatura pregiudiziale della maggioranza   di tutte le mozioni  proposte dalla minoranza, la battaglia continua. 

                                                                                                       



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