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Il Sindaco, invece delle chiacchiere, faccia la sua parte per dare a Rimini sicurezza e legalità.
20/11/2014
L’indagine del Sole 24 ore conferma che anche nel 2013 siamo sempre in testa nella classifica nera dei reati tra le 104 Province italiane: “ consolidiamo” il secondo posto con 26.741 reati ufficiali con l’ aumento del 8,3% rispetto ai 24.541 del 2012.
E’ inutile che il Sindaco si consoli con “ il mancato calcolo della correzione turistica” che rapporta i dati ai 335.000 residenti e non tiene conto dei 15 milioni di presenze turistiche.
Anche perché le presenze turistiche in questi ultimi anni sono rimaste uguali o sono diminuite, mentre l’aumento locale dei reati è stato superiore del 5,7% rispetto all’ aumento della percentuale nazionale che è stato del 2,6%.
Resta l’immagine di una città turistica incompatibile con borseggi, rapine, furti e reati vari.
Neanche può limitarsi al rituale appello al Ministro dell’Interno sul potenziamento degli organici di polizia che viene riproposto da 30 anni.
Il Sindaco, invece della ricerca delle giustificazioni e dello “ scarico delle responsabilità, dinnanzi alla illegalità diffusa nella nostra città, incominci allora a fare la propria parte, adottando i seguenti provvedimenti: 1) Adeguare , innanzitutto, l’organico del Corpo della Polizia Municipale di Rimini agli standard essenziali previsti dalla Regione, mancante di almeno 50 uomini, e definisca le risorse umane necessarie per contrastare e stroncare l’abusivismo commerciale, per recuperare e controllare le aree degradate e insicure per i residenti, per prevenire e smantellare la formazione di ghetti extra comunitari;
2) Determinare nell’ambito del Comitato per l’Ordine Pubblico e la sicurezza, il numero di uomini delle Forze dell’Ordine necessari per garantire la sicurezza della nostra città, non solo nei mesi estivi;
3) Eseguire una mappatura dei punti critici del territorio alle prese con la microcriminalità ( spacciatori di droga, borseggiatori, pallinari, ecc.) e incentivare la video sorveglianza;
4) Liberare i parcheggi pubblici dai parcheggiatori abusivi, anche con Agenti della P.M. in borghese per eliminare le minacce, le ingiurie, i tentativi di estorsione che subiscono i cittadini;
5) Sanzionare i lavavetri che operano agli incroci stradali e degli impianti semaforici che intralciano il traffico e la circolazione con violazione del Codice della Strada;
6) Impedire l’accattonaggio nella città e fare rispettare al riguardo il Regolamento di Polizia Urbana.
7) Creare un Ufficio Sicurezza al quale i cittadini possano telefonare o inviare e-mail o fax per segnalare situazioni di disordine sociale.
Insomma, sarebbe ora che il Sindaco , invece delle chiacchiere, si assumesse concretamente le proprie responsabilità per dare a Rimini sicurezza e legalità.