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Gnassi e compagni in Consiglio Comunale votano contro la Mozione Renzi che chiedeva il piano di ripulitura di tutte le scritte che deturpano le facciate delle case del centro storico.
29/09/2014
Giovedi scorso, in Consiglio Comunale, Gnassi e compagni, in preda permanente al pregiudizio politico e al settarismo ideologico hanno votato contro la mozione del sottoscritto, con cui da 6 mesi chiedo al Comune di provvedere ad un piano di ripulitura di tutte le scritte sulle facciate delle case del centro storico, facendosi carico dei danni subiti dai cittadini.
Da molti mesi, queste scritte con bombolette di vernice spray, molte inneggianti all’odio politico, alla istigazione a delinquere, persino contro le forze dell’0rdine, deturpano gli immobili e l’immagine della città e non sono state ancora rimosse.
Le dichiarazioni in Consiglio Comunale e addirittura con un incredibile comunicato stampa dell’Assessore alla Polizia Municipale Jamil Sadeghollvaad, che è “ terminato l’intervento di ripulitura”, in verità sono una “montatura” alla ricerca di un alibi per votare contro una risoluzione di normale buon senso, solo perchè proposta dal sottoscritto consigliere di opposizione. Infatti le scritte cancellate dalla Amministrazione Comunale, purtroppo, sono appena 3 o 4, una inezia rispetto alle centinaia di scritte tutt’ora presenti tra Corso Giovanni XXIII°, Via Sigismondo, Via Bertola, Corso d’Augusto, Via Serpieri, Via Dante , Via Tonti, che tutti i cittadini e i turisti possono vedere, senza naturalmente i paraocchi ideologici del Sindaco e dei suoi compagni di maggioranza e che da tempo dovevano essere rimosse.
Non solo, quelle poche cancellazioni avvenute, tramite Anthea, sono state effettuate “sbrigativamente” e “grossolanamente” e non certo con il ripristino diligente delle tinteggiature, come chiedo deve essere fatto per il decoro degli immobili danneggiati e l’immagine della città.
Gli immobili privati non possono essere considerati dal Sindaco solo per applicare la TASI e l’IMU, ma vanno rispettati e tutelata la proprietà.
Il Regolamento di Polizia Urbana che all’art.6 vieta l’imbrattamento degli immobili pubblici e privati deve essere applicato e adeguato con l’aumento delle sanzioni.
La Amministrazione Comunale deve predisporre la vigilanza notturna con la Polizia Municipale, per prevenire, reprimere il deturpamento e l’imbrattamento dei muri, usufruendo anche della video sorveglianza.
Il Sindaco deve denunciare alle Forze dell’Ordine gli imbrattamenti subiti dagli edifici comunali e privati per consentire le indagini, l’identificazione dei responsabili, e il risarcimento dei danni , in particolare con le violazioni del Codice Penale.
Oppure, al di la delle sceneggiate, la preoccupazione politica del Sindaco Gnassi è quella di non dare mai ragione al consigliere Renzi ?