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L'Amministrazione Comunale, checchè ne dica il Sindaco Gnassi, ha tollerato chi imbratta la città.
11/08/2014
Al di là del Sindaco “Superman” , magari con un po’ di “tara” alla propaganda personale, che mercoledì notte avrebbe messo in fuga i tre ”writer” nei dintorni del Grattacielo intenti ad “imbrattare con pennarelli i muri di recinzione privati e i cartelli stradali “, l’Amministrazione Comunale, checchè ne dica il Sindaco, di fatto, ha tollerato chi imbratta la nostra città.
Sono mesi che, nel Centro Storico, le facciate delle case private e dei palazzi pubblici sono imbrattate, non con i “pennarelli”, ma con “bombolette” di vernice spray, nelle Vie Sigismondo, Bertola, Corso d’Augusto, Corso Giovanni XXIII°, Via Mameli, Via Tonti ecc. con scritte “di metri” che deturpano gli immobili e l’immagine della città.
Non solo, molte di queste scritte, come quelle effettuate in occasione della manifestazione antifascista del 22.3.2014, nonostante inneggino all’odio politico, alla istigazione a delinquere, persino contro le Forze dell’Ordine, e siano trascorsi ormai 5 mesi, non sono state ancora rimosse.
Fin dal 3 Aprile scorso, in Consiglio Comunale, con una interrogazione, ho chiesto al Sindaco che il Comune provvedesse ad un piano di ripulitura di tutto il Centro Storico, con l’eliminazione di tutte le scritte e il ripristino diligente delle tinteggiature delle facciate danneggiate non solo dei palazzi pubblici ma anche degli edifici privati, facendosi carico dei danni subiti dai cittadini, senza nascondersi dietro l’alibi delle competenze, avendo solo a cuore il decoro della città.
Invece l’Amministrazione Comunale si è disinteressata completamente dei danni subiti dalle case dei cittadini , anzi ribadisce che non può intervenire se non con una ordinanza coattiva nei confronti dei privati, quindi sarebbero a carico dei proprietari oltre i danni, anche le beffe delle spese non lievi da sostenere.
I proprietari degli immobili, sono considerati dal Comune solo per pagare la TASI e l’IMU, guai a pensare da parte delle Istituzioni al rispetto dei loro beni e alla tutela della proprietà.
Né l’Amministrazione Comunale, ha predisposto tramite la Polizia Municipale uno specifico servizio di vigilanza, in orario notturno, contemplato a prevenire e reprimere il deturpamento e l’imbrattamento dei muri, usufruendo anche della video sorveglianza.
Lo stesso Regolamento di Polizia Urbana, di dieci anni fa, che all’art.6 vieta l’imbrattamento degli immobili pubblici e privati, non è rispettato, andrebbe aggiornato secondo l’attuale quadro legislativo e con provvedimenti adeguati a fare fronte alla situazione.
Infine, il Comune non ha mai sporto denuncia alle Forze dell’Ordine, quale parte “lesa”, sugli imbrattamenti subiti dagli edifici comunali e privati, per consentire le indagini , l’identificazione dei responsabili e il risarcimento dei danni.
Non basta l’attenzione particolare del Comune solo ai casi eclatanti dei Monumenti e Beni Culturali offesi da “ Amor vincit omnia”, e poi considerare “normale” e “tollerabile” l’imbrattamento degli edifici della città.