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L'abusivismo commerciale si può sconfiggere: bisogna aumentare gli Agenti della Polizia Municipale per presidiare il territorio e impedire la vendita.
28/07/2014
Oggi si terrà il Consiglio Comunale sul tema dell’abusivismo commerciale, come da mia richiesta, sottoscritta dai Consiglieri Giudici, Gennaro, Cingolani, Piccari V., Casadei, Tamburini e Brunori.
I Consiglieri di maggioranza si sono “lamentati” per questa nuova seduta consigliare sull’abusivismo commerciale, ma dovrebbero prendere atto, nonostante siano trascorsi tredici anni, che il problema è ancora irrisolto e anzi questa estate sono in aumento i venditori abusivi sulla nostra spiaggia e sui marciapiedi della nostra marina.
Al mattino e il pomeriggio, a Rimini Sud, sulla battigia, dal bagno 60 fino al bagno 130, si possono contare fino a 800 venditori abusivi con la distesa di banchi di cartone e teli per terra ricoperti di merce perlopiù contraffatta che con arroganza rendono difficile il lavoro dei “ salvataggio” , dei “ mosconai”, e il passeggio dei “ bagnanti” .
La sera, a Rivazzurra, il camminamento pedonale sulla spiaggia, retrostante le cabine, da Bellariva a Miramare, continua ad essere la “ zona franca “ per circa 450 venditori abusivi, una “passeggiata per turisti tra l’illegalità”, evitata dagli Agenti della Polizia Municipale per ragioni di sicurezza personale .
Sempre la sera, a Marina Centro, tra Piazzale Kennedy e Piazza Marvelli, un centinaio di venditori abusivi occupa ogni spazio libero del marciapiede di Viale Vespucci mentre a Rivabella altri centocinquanta invadono Piazzale Adamello e Viale Toscanelli.
Questa estate, è stato costituito, dopo tante nostre richieste, il nucleo antiabusivismo commerciale, con sole 20 unità , divise in tre turni 8-14, 14-20, 20-24, ma con una squadra di 6/7 unità non si è in grado assolutamente di impedire ai venditori abusivi l’occupazione della battigia di giorno e dei marciapiedi della marina, la sera.
Ricordo che il compito di contrastare l’abusivismo commerciale spetta innanzitutto al Comune, competente per legge in materia di commercio, che può chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine per ragioni di ordine pubblico.
Senza dubbio, le leggi in Italia, dal commercio all’evasione fiscale, devono essere rispettate da tutti, stranieri compresi, e così a Rimini, non possono valere solo per i riminesi.
Perciò con il mio Ordine del Giorno chiedo al Sindaco :
1) Il Nucleo Antiabusivismo commerciale, come sostengo da anni, deve essere composto di almeno 60 unità, per presidiare, durante i turni, l’arenile con un Agente ogni due bagni, e controllare i marciapiedi della Marina, ogni squadra di Agenti deve essere coordinata da un Ispettore, supportata dalla Jeep o Defender per la merce sequestrata;
2) Applicare agli acquirenti di merce contraffatta la sanzione pecuniaria da un minimo di 50 euro a 200 euro;
3) Costituire e addestrare fin da ora le unità cinofile da impiegare la prossima estate contro l’abusivismo commerciale per la sicurezza personale degli Agenti e per supplire alle carenze di organico;
4) Ridurre la fascia di libero transito sulla battigia da 20 a 15 metri per restringere lo spazio occupato dai venditori abusivi, anche solo temporaneamente per risolvere questa emergenza;
5) Aumentare i controlli nelle centrali e nei negozi di rifornimento dei venditori abusivi;
6) Istituire un numero verde del Comune per dare la possibilità ai cittadini di segnalare la presenza di depositi di merce contraffatta o di presunte locazioni irregolari stipate di venditori abusivi.
L’abusivismo commerciale si può sconfiggere: bisogna presidiare il territorio, impedire la vendita, in spiaggia, sui marciapiedi, ovunque, perazzerare gli incassi e stroncare la filiera.
L’estate 2014, purtroppo, ha dimostrato ancora la debole azione della Amministrazione Comunale contro l’abusivismo commerciale, per la mancanza di una chiara e determinata volontà politica del Sindaco a contrastare questa illegalità diffusa che degrada l’immagine della nostra spiaggia, dequalifica il nostro commercio, favorisce l’evasione fiscale, e impoverisce la nostra economia.