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Gnassi poteva evitare seriamente ai riminesi di pagare la mini-imu, invece ha fatto solo sceneggiate. Questa la verità!
13/01/2014
Il Sindaco di Rimini continua a “depistare” le proprie responsabilità sull’aumento dell’imu prima casa.
Nel Bilancio del Comune 2013, ha infatti aumentato tutte le aliquote base stabilite dal Governo sugli immobili con 20 milioni di addizionali comunali da 61 a 81 milioni di euro ma alla stampa ha dichiarato, il 6 Dicembre scorso, “non abbiamo aumentato l’aliquota IMU ” .
Ha dichiarato di essere contrario all’abolizione della IMU sulla prima casa, il cui aumento di aliquota ha confermato nel 2013 dallo 0,4% allo 0,5% , per ottenere un maggiore introito di 4 milioni di euro da 8.471.000 euro a 12.427.000 euro, ma poi protesta contro il Governo perché non ha confermato la totale abolizione dell’IMU sulla prima casa.
In occasione dell’approvazione definitiva del Bilancio di Previsione 2013 e delle aliquote IMU, nel Consiglio Comunale del 21 Novembre scorso, Gnassi e la sua maggioranza hanno votato contro il mio emendamento per ridurre l’aliquota IMU sulla prima casa dallo 0,5% allo 0,4% che avrebbe sicuramente evitato ai riminesi di pagare il 40% della addizionale comunale il 24 gennaio prossimo, anticipato dal Decreto del Governo.
Ancora, il 22 dicembre invita i riminesi a non pagare la mini-imu , poi esulta come protagonista dell’emendamento proposto al Governo e non accolto per una tassa sul gioco d’azzardoa copertura della mini-imu, infine annuncia, con la contrarietà del Ministero dell’Economia, di fare slittare la data di scadenza della mini imu dal 24 Gennaio stabilita dal Governo al 16 Giugno 2014 indicata dal Comune.
Per nascondere le proprie responsabilità sull’aumento dell’aliquota imu prima casa, in compagnia del suo fido scudiero l’Ass.Brasini, ha sollevato un polverone, una confusione, un caos totale, mai visti.
Ai 40.000 riminesi proprietari della prima casa, oltre ai sacrifici per pagare le tasse imposte dal Governo nazionale Letta- Alfano e rincarate dalla Giunta Gnassi , resta così anche l’incertezza della scadenza di pagamento della mini imu, addirittura con il rischio di sanzioni per i contribuenti e per lo stesso Comune.