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Sottopassaggio del Grattacielo: Gnassi non vuole eliminare le barriere architettoniche.
19/09/2013
Nonostante le promesse del Sindaco Gnassi, nel luglio 2012, in occasione del rifacimento dell’intonaco e della tinteggiatura delle pareti del sottopassaggio del grattacielo, non ci sarà un secondo intervento per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’Amministrazione Comunale rispondendo alla mia ultima interrogazione in merito del 4 Settembre 2013 rileva “che gli spazi necessari per costruire nuove rampe, sul lato monte si potrebbero trovare, mentre sul lato mare non esistono, salvo sottopassare la via Monfalcone, soluzione piuttosto costosa che comporta un allungamento del tunnel di circa 30 ml. e l’aumento dei tempi di percorrenza all’interno del sottopasso e quindi dei rischi per i fruitori”.
Concordo che altre soluzioni sono impraticabili come la dotazione degli ascensori o la rotazione della rampa lato mare su via Rodi , ma non che “l’unica soluzione ragionevole” per i disabili in carrozzella “è utilizzare i marciapiedi delle rampe del ponte di ferro di Via Graziani e Via Rodi “, che per gli interessati( i disabili) resta un percorso discriminatorio, non solo più lungo, ma anche difficoltoso per la pavimentazione sconnessa dalle radici degli alberi.
Ritengo incredibile che l’Amministrazione Comunale possa escludere “sbrigativamente“ l’intervento con nuove rampe lato monte e lato mare, che eliminerebbe fra l’altro il pericoloso attraversamento pedonale di via Monfalcone, su quello che è il principale sottopassaggio pedonale di Rimini, realizzato oltre 50 anni fa, che collega il Centro Storico e la Stazione con la Marina Centro, nel quale transitano ogni giorno migliaia di persone, cittadini e turisti, e che invece necessita di una ristrutturazione funzionale, per rispetto delle Leggi e delle persone, per consentire l’accesso alle carrozzelle dei disabili, e ai passeggini dei bambini.
Non si è proceduto consapevolmente neanche alla quantificazione del costo dell’intervento ”, che avrebbe riqualificato, dopo oltre mezzo secolo, veramente un sottopassaggio pedonale “strategico” della città , quando invece improvvisamente la stessa Amministrazione Comunale ha speso tanti soldi in opere come la “ pista ciclabile in graniglia ” (600.000 euro) o non prioritarie come la “ struttura ludico ricreativa nel Parco Pertini di Rivazzurra” ( 250.000 euro) .
E’ poi paradossale invocare i rischi dei fruitori del sottopassaggio allungato , quando l’Amministrazione in carica, come le precedenti, per la sicurezza dei pedoni non fa nulla per attivare la video sorveglianza con le telecamere, tutt’ora non funzionanti ma solo riverniciate, o semplicemente per potenziare l’illuminazione delle rampe, semioscurate dalla vegetazione.
Resta l’amara constatazione, come temevo, che la tanto auspicata riqualificazione completa del sottopasso del grattacielo, chiesta da 10 anni dal sottoscritto e con una petizione popolare da 2494 cittadini, si è ridotta ad una operazione molto “strombazzata” dal Sindaco Gnassi, più di semplice “maquillage” che di natura strutturale e “funzionale” nell’interesse di tutti.