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La pista ciclabile è pericolosa e costosa. La "presa in giro" sui parcheggi. Un intervento precario invece della riqualificazione complessiva del Lungomare.
 
 
07/06/2013
 
La pista ciclabile sul lungomare, in base alle dichiarazioni dei cittadini e degli esperti, mette a rischio la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, in quanto:

I ciclisti, sulla ciclabile colorata, in direzione porto, ricavata dalla carreggiata stradale ma priva di protezione, sono messi in pericolo dagli eventuali “sbandamenti” degli autoveicoli, costretti, per esempio, ad evitare le auto che escono dai parcheggi a “spina di pesce” lato monte”;

I pedoni sul marciapiede, con la contigua pista ciclabile direzione Riccione, sono a rischio di “scarti” improvvisi delle biciclette”;

le intersezioni della pista ciclabile colorata con i numerosi attraversamenti pedonali e scivolo per disabili non prevedono il segnale del diritto alla precedenza dei pedoni”;

le due ciclabili su due diversi piani, una in basso sulla carreggiata stradale, l’altra in alto sul marciapiede, separate dal cordolo del marciapiede, sono “una trappola per i ciclisti”, con il rischio di incidenti, di toccare il cordolo e cadere”;

le due piste ciclabili andavano almeno livellate, portate alla stessa altezza, quella colorata andrebbe portata alla stessa quota di quella sul marciapiede, per avere così una protezione”.

La Giunta Comunale ha approvato il 29.1.2013 lo Studio di Fattibilità sulla “ Riorganizzazione Funzionale del Lungomare di Rimini” e ha partecipato ad un Bando regionale che prevedeva contributi per interventi di miglioramento della qualità dell’aria, con  un progetto nel tratto compreso tra P.le Boscovich e P.le Kennedy e la richiesta di un finanziamento regionale di 500.000 euro pari al 66,66% della spesa complessiva di 750.000 euro e il residuo a carico del Comune.

Il suddetto progetto, cosiddetto di “medio termine”, riguardava  l’ampliamento  del marciapiede esistente lato mare, su cui ricavare una pista ciclabile bidirezionale su corsia riservata, separata dalla carreggiata stradale e protetta in quanto collocata in quota rialzata rispetto al piano carrabile e contigua al marciapiede dedicato ai pedoni.

L’Amministrazione Comunale ha optato, invece, per l’intervento a ”breve termine” in corso di ultimazione, sotto gli occhi di tutti.

Per questo ieri sera in Consiglio Comunale ho chiesto con una interrogazione al Sindaco:

1) Se l’Amministrazione Comunale è consapevole dei pericoli dichiarati per i ciclisti e i pedoni derivanti dalla progettazione e realizzazione delle due piste ciclabili monodirezionali, di cui una su corsia ricavata dalla carreggiata ed una su corsia ricavata dal marciapiede;

2) Se il costo del suddetto intervento, previsto di 445.000 euro, da realizzarsi con risorse proprie del Comune, classificato come manutenzione “ pesante” del manto stradale e manutenzione ordinaria della segnaletica verticale e orizzontale, non sia in aumento e di quanto, anche per i continui rifacimenti di lunghi tratti del costoso conglomerato di graniglia e del colore della pista, e comunque non comporti una riduzione del servizio di manutenzione delle strade del territorio comunale da parte della società pubblica in house Anthea Srl;

3) Se corrisponde al vero, invece, quanto dichiarato pubblicamente dall’Assessore alla Mobilità e dal Dirigente ai Lavori Pubblici, che questo intervento di manutenzione “pesante” e ordinaria ha beneficiato di “fondi regionali“, senza indicare per quale importo, quando invece il finanziamento regionale era stato richiesto dal Comune di Rimini per l’intervento di medio termine (ampliamento del marciapiede con le due piste ciclabili) nel tratto compreso tra P.le Boscovich e P.le Kennedy, per l’importo di 500.000 euro;  

4) Se dinnanzi alla diminuzione di 241 posti auto sul lungomare, non sia “una presa in giro”, affermare di aver recuperato 241 posti auto nelle zone limitrofe, quando invece si tratta di sola trasformazione di posti auto” liberi”  in parcheggi auto a “pagamento”;

5) Se la diminuzione reale e complessiva dei posti auto nella nostra marina e la trasformazione dei posti auto da “ liberi” a “pagamento” non pregiudichi l’accesso alla nostra spiaggia, nel tratto dal Porto Canale al confine di Riccione, dei “bagnanti” che provengono dalle frazioni e dall’entroterra;  

6) Se, per la trasformazione e regolamentazione di parcheggi auto liberi in parcheggi a pagamento (vedi ad esempio i 40 posti auto in Piazzale Boscovich) non siano comunque necessarie l’approvazione delle preliminari Delibere di Giunta Comunale e l’Ordinanza del Sindaco, di cui si chiede copia ;

7) Se il parcheggio dei motocicli sul marciapiede lato monte, soprattutto lontano dagli scivoli di ingresso e uscita, non limita il camminare in sicurezza dei pedoni;

8) Se non sia pericoloso il sistema dei parcheggi a “spina di pesce”, per la poca o assente visibilità nel caso, ad esempio, di parcheggio dei furgoni, e per il restringimento della carreggiata del lungomare, dovuto anche alla larghezza di m.2,50 della corsia della ciclabile colorata, oltre misura rispetto al minimo di legge di m.1,50m;

9) Se, invece del suddetto intervento parziale e precario, non sia necessario realizzare un progetto di riqualificazione complessiva del lungomare, come hanno già fatto da anni altri Comuni della Costa (es. Riccione, Misano).  
 
A seguito delle risposte evasive del Sindaco ho trasformato l’interrogazione in mozione per ottenere una maggiore trasparenza e un adeguato coinvolgimento su questo problema del Consiglio Comunale.  

 
   
 

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