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Gestione campi di calcio a Rimini: o si cambia o da settembre 2013 scomparirà il gioco del calcio nella nostra città.
31/03/2013
Il contestato esito del bando di gara per la gestione dei campi di calcio di proprietà del Comune di Rimini, a partire dal 1.9.2012, aveva visto l’assegnazione di nove campi (Ina casa, Lagomaggio, Miramare, Rivazzurra, San Giuliano, San Vito, Vergiano, Torre Pedrera, Viserba) alla società Delfini Srl e il campo di Viserbella alla UISP.
Dopo 6 mesi dall’avvio delle nuove gestioni, la qualità dell’offerta di diversi impianti sportivi comunali, già bisognosi di interventi, sembra addirittura peggiorata e riguarderebbe precisamente:
1) La completa chiusura al pubblico dell’impianto sportivo comunale per il calcio di Viserba, comprendente 1 campo da calcio ad 11 giocatori in erba naturale, 1 campo da calcio ad 11 giocatori in sabbia calcarea, 1 fabbricato ad uso spogliatoi, servizi igienici, docce e ufficio, 1 tribuna in muratura da 500 posti.
La suddetta struttura è completamente abbandonata a causa di un contenzioso tra l’Amministrazione Comunale e la precedente gestione,(a cui si addebita la presunta perdita di gasolio dalla vecchia cisterna che alimentava la caldaia dell’acqua calda, che non comportava necessariamente la chiusura dell’impianto ).
Non si conosce se il nuovo gestore, la Delfini SRL, abbia preso in consegna l’impianto, visto che non si vedono né la custodia o interventi di manutenzione di qualsiasi genere.
L’attività sportiva svolta dal precedente gestore, che interessava 220 ragazzi è stata costretta a trasferirsi nell’impianto a pagamento di Viserbella, gestito dalla UISP, con conseguente dispersione e drastica riduzione dei giocatori tesserati, attualmente 35.
2) Gli altri campi da calcio di Spadarolo, San Vito, Torre Pedrera, Lagomaggio, Miramare non sarebbero curati e/o custoditi come previsto dalla Convenzione.
Le conseguenze di questo andamento gestionale sono le strutture sportive sempre più decrepite ma soprattutto la perdita della continuità sportiva per tanti giovani calciatori, il dimezzamento dei tesserati in diverse società, che senza la gestione diretta dei campi e i relativi contributi comunali sono costrette a praticare l’aumento delle quote associative o addirittura a valutare la chiusura totale dell’attività.
Per fare luce su questa situazione ho presentato il 26.3.2013 una Interrogazione al Sindaco a cui ha risposto l’Assessore allo Sport Brasini in modo evasivo, per cui ho trasformato l’interrogazione in una Mozione affinchè i problemi riguardanti gli impianti di calcio possano essere esaminati in Commissione Dipartimentale alla presenza delle Società sportive e poi in Consiglio Comunale.
Il fine della Mozione è di impegnare il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a :
1) a svolgere regolari controlli sugli impianti sportivi comunali per il calcio e verificare il loro mantenimento in perfetta efficienza, prima dell’erogazione ai gestori dei previsti corrispettivi;
2) a rendere noto, se i previsti corrispettivi ai gestori per il periodo 1.9.2012 -31.12.2012, sono stati tutti regolarmente liquidati previo controllo ;
3) ad accertare urgentemente le eventuali inadempienze o violazioni degli obblighi dei gestori, a partire dagli impianti con i campi da calcio di Spadarolo, San Vito, Torre Pedrera, Lagomaggio, Miramare che non sarebbero curati e/o custoditi come stabilito nelle Convenzioni e che possono prevedere fino l’immediata risoluzione anticipata delle stesse Convenzioni;
4) ad attivarsi concretamente per riaprire al più presto l’impianto sportivo comunale per il calcio di Viserba, indicando la data in cui ciò sarà possibile;
5) a rendere noto se l’impianto di Viserba è stato consegnato il 1.9.2012 per la gestione alla Delfini Srl, vincitore del bando di gara e, se l’Amministrazione ha corrisposto – per l’impianto di Viserba- alla Delfini Srl il previsto corrispettivo di 16.132,53 euro per il periodo 1.9.2012 -31.12.2012;
6) a farsi consapevole alla luce degli esiti del bando di gara con l’assegnazione di 9 impianti da calcio su 10 alla Delfini Srl delle crescenti difficoltà in cui si trovano ora quelle Società Sportive (ex gestori) che per decenni hanno formato le scuole di calcio rivolte in particolare ai bambini e ai ragazzi, che sono i primi a subirne le conseguenze e ad essere penalizzati ;
7) a promuovere, a fronte delle attuali difficoltà gestionali delle Società Sportive, per l’incremento delle spese da “gestori” ad “utilizzatori” dei campi di calcio, e che si sono rette fino ad oggi grazie al lavoro del volontariato espresso dai territori, un tavolo di concertazione con questi portatori di interessi sociali, per migliorare la qualità dell’offerta degli impianti comunali da calcio, agevolare la pratica dell’attività sportiva del calcio, nell’interesse di tutti i calciatori e in particolare dei più giovani.