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Il voto contrario ai due piani particolareggiati “ Celle “ e “ Via Borghi “ da parte del Sindaco e della sua maggioranza di sinistra è stato motivato politicamente perché nei due piani attuativi del PRG non si rilevano sostanziali ed evidenti elementi di coerenza e compatibilità con le finalità descritte dal cosiddetto Masterplan Strategico.
Puntualizzo che il Masterplan è solo un atto di indirizzo e ribadisco che non è uno strumento di pianificazione urbanistica, come da L.R. ER 20/2000, tantomeno sovraordinato al PRG -PSC-RUE.
Quindi le valutazioni mediante la cosiddetta “ matrice di controllo” in relazione agli obiettivi del Masterplan, non hanno senso giuridico , in quanto si basano su criteri di valutazione personali e politici, privi di qualsiasi livello di legittimità e carichi di discrezionalità non regolamentata.
Resta inoltre il richiamo nelle Delibere alle Norme Transitorie del PSC, in base alle quali i due piani particolareggiati “non sono considerati in contrasto con il PSC del Comune di Rimini, perché rispettano le condizioni poste dall’art.1.13, comma 6, lett. C delle norme transitorie di attuazione dello stesso PSC “.
Ebbene le suddette Norme, adottate come “legittime “ dalla maggioranza di sinistra il 29.3.2011 ( Gnassi, Segretario del PD) , per ragioni elettorali, riguardanti i piani presentati per l’approvazione prima del 1.7.2010, oggi sono state disattese sempre dalla maggioranza di sinistra ( Gnassi, Sindaco) .
Insomma, ritengo che siamo difronte all’ incertezza del diritto, tant’è che Gnassi prospetta una variante al vecchio PRG che potrebbe generare ulteriori problemi di legittimità.