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Il Sindaco Gnassi con l'escamotage del "masterplan strategico" vuole aggirare gli strumenti urbanistici di legge adottati PSC- RUE?
14/12/2012
Gnassi nella sua relazione introduttiva all’atto di indirizzo del Masterplan strategico scrive che “ c’è bisogno di una strumentazione giuridicaamministrativa che sia in grado di favorire il nuovo modello di sviluppo” .
In attesa dei mancati chiarimenti al riguardo che ho sollevato in Consiglio Comunale, dovrebbe essere chiaro a tutti che con un Atto di Indirizzo non si possono modificare gli strumenti urbanistici adottati come il PSC e il RUE.
E non si sarebbe potuto deliberare neanche quanto previsto nell’Atto di indirizzo, approvato ieri sera dalla maggioranza consigliare, cioè :
1) “ dare mandato agli Uffici della Direzione Pianificazione e Gestione Territoriale di predisporre per la fase di controdeduzione e/o definitiva approvazione del PSC e del RUE, le necessarie proposte, da tradursi in osservazioni finalizzate al recepimento negli elaborati della nuova strumentazione urbanistica dei contenuti del masterplan strategico “.
2) “ l’attuazione dello stesso (masterplan) avvenga per stralci od interventi, da definirsi, e quindi attuarsi, autonomamente e nei tempi diversi, attivando le procedure vigenti ritenute più idonee ( accordi territoriali, accordi di programma, ecc.), in funzione degli atti programmatori dell’Amministrazione”
Sono convinto infatti che:
a) Non si può modificare “in itinere” ( con le osservazioni del Comune ) il quadro urbanistico e normativo adottato ( PSC e RUE) a cui hanno fatto riferimento i cittadini con le loro osservazioni;
b) Gli Accordi Territoriali, gli Accordi di Programma si possono attivare solo dopo l’approvazione definitiva del PSC e del RUE .
Pertanto, l’Amministrazione Comunale dovrebbe innanzitutto rispondere con le controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini sui Piani adottati (PSC- RUE ) per approvare i due strumenti urbanistici con le possibili conseguenti modifiche derivanti dall’eventuale accoglimento delle osservazioni..
Solo dopo la loro approvazione si potrà procedere eventualmente alle varianti, agli accordi di programma, agli accordi territoriali, in base a delle mutate esigenze di pubblica utilità.
Se poi l’Amministrazione Comunale non volesse più procedere alla approvazione del PSC e del Rue, così come adottati, ritiri gli stessi Piani adottati e ne riadotti di nuovi che recepiscano le indicazioni del masterplan.
Quello che mi interessa ribadire è che al di là della propaganda, non esistono scorciatoie per by-passare i piani ormai adottati, ma il rispetto delle norme per tutelare la legittima partecipazione dei cittadini e di tutti i soggetti interessati.