Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nell'informativa sui cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta l'informativa estesa sui cookie. Cliccando OK, scorrendo questa pagina o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookies.
Ponte di Tiberio: a quando la realizzazione del progetto di Alpina Acque per riportare l'acqua dal Marecchia. Da sei anni nel cassetto del Comune. Vogliamo tempi certi.
31/08/2012
La Festa de Borg è l’occasione per sollecitare l’Amministrazione Comunale a realizzare gli interventi previsti per la sistemazione del bacino del Ponte di Tiberio e del Porto canale.
Ricordo i lavori iniziati nel 1977 su progetto firmato nel 1976 dall’Arch. Vittoriano Viganò, con l’eliminazione di ogni flusso d’acqua dal Marecchia e la realizzazione della mostruosa “ diga mobile “, mai funzionante, che aveva snaturato l’ambiente del Ponte di Tiberio, con i piloni immersi in una pozza d’acqua stagnante e le acque del Porto melmose e maleodoranti. Un fallimento progettuale costato 10 miliardi di lire!
Risale al 1996, proprio durante una edizione della Festa, la sottoscrizione popolare da parte di 1700 concittadini, del mio primo appello al Sindaco, allora Giuseppe Chicchi, “Liberiamo il Ponte di Tiberio” per ripristinare l’afflusso dell’acqua dal deviatore del Marecchia ed eliminare la diga artificiale a mare del Ponte.
Poi la mia Mozione “Smantellamento della diga mobile e del Ponte di Tiberio”, approvata l’11.11.99 dal Consiglio Comunale, con la quale chiedevo: 1) lo smantellamento della “ diga mobile “ che ostacolava la circolazione delle acque nel bacino del Ponte di Tiberio con grave impatto igienico sanitario e col rischio di allagamenti in caso di piena del Marecchia; 2 ) il ripristino dello scorrimento naturale e continuo di acque dolci per ottenere il ricambio idrico e ridare vita al Parco Marecchia, al Ponte di Tiberio, e al Porto Canale e rinaturalizzare questa area di pregio della città e della costa.
Finalmente nel 2009, dieci anni dopo, con il Sindaco Alberto Ravaioli, dopo altre interrogazioni e mozioni consigliari, e una sentenza di condanna della Corte dei Conti nel 2004, avveniva la demolizione della “diga mobile”, con il contestuale restauro delle Mura Medievali del bacino del Ponte.
Resta ancora da realizzare, come prevede la Mozione del ’99, l’afflusso di acqua da monte, dal fiume Marecchia per provocare quel necessario ricambio idrico ed una migliore qualità delle acque dell’invaso del Ponte di Tiberio e del Porto Canale.
Al riguardo, nel Dicembre 2006, è stato redatto per conto del Comune di Rimini, dalla Società Alpina Acque Srl, il “Progetto idraulico del Parco Marecchia e del modello idraulico del Porto Canale dal bacino del Ponte di Tiberio fino allo sbocco in mare “ che prevede un canale di derivazione a deflusso naturale dall’alveo inciso del fiume Marecchia, a monte della briglia “Rimini”, sottostante la passerella pedonale, per convogliare le acque in un canale lungo l’asse longitudinale del vecchio alveo, oggi Parco Marecchia, fino al Bacino del Ponte di Tiberio con una portata idrica dell’ordine di 1,0 m3/s e comunque non inferiore a 0,6 m3/s.
Poiché, a tutt’oggi, tutto è rimasto nel cassetto, non ha avuto alcun seguito, ho presentato il 24.1.2012 una nuova Mozione iscritta all’ODG del Consiglio Comunale per chiedere alla Giunta Comunale:
1) di approvare il progetto definitivo ed esecutivo di ripristino dello scorrimento naturale e continuo delle acque dal Marecchia, essendo già pronto dal 2006 il progetto preliminare di Alpina Acque; 2) di prevedere a breve la realizzazione del suddetto progetto con il prossimo Piano degli Investimenti per perseguire la riqualificazione completa del Parco Marecchia, del bacino del Ponte di Tiberio e del Porto Canale.
E’ ora di procedere non solo alla eliminazione dell’isolamento idraulico del Ponte di Tiberio, ma anche alla ristrutturazione delle banchine con il rialzo delle quote a fronte delle maree con il rifacimento degli impianti ed opere per la nautica da diporto, fondamentale per ottenere il nulla osta della Capitaneria di Porto, di effettuare il recupero completo delle mura medievali con il ripristino delle parti distrutte nell’ultima guerra, e di potenziare l’illuminazione del bacino del Ponte e delle banchine fino al Ponte della Resistenza per impedire il degrado e garantire la sicurezza.
Per il bimillenario del Ponte di Tiberio, realizzato dai Romani sul fiume Marecchia in sette anni dal 14 al 21 dopo Cristo, sarebbe un bel compleanno!