27/07/2012
“Caro Presidente Errani, ormai sono più di tre anni che continui a negare l’evidenza, ma i verbali della seduta del Consiglio Regionale del 24 novembre 2009, quando tu e la tua maggioranza avete respinto la mia mozione, proprio su Terremerse, in cui chiedevo alla Regione di valutare, in base alla documentazione presentata, la revoca del contributo concesso, parlano chiaro.
Revoca che la Regione ha chiesto lo scorso mese di giugno, dopo la chiusura delle indagini della Guardia di Finanza.
Come si può leggere, infatti, dai verbali, se tu fossi stato veramente in buona fede, e non avessi voluto favorire nessuno, come hai dichiarato più volte, salvaguardando l’interesse della Regione davanti a tutti, avresti approvato insieme alla tua maggioranza di centro sinistra la mia richiesta di istituire una commissione d’inchiesta e, verificata la documentazione, avresti dovuto revocare il contributo di 1 milione di euro.
La stessa documentazione, che desidero sottolineare, ho inviato poi, il 7.1.2010, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, proprio dinnanzi alla tua ferma volontà di non voler accertare la verità.
E non è un caso che quello che tu hai inviato in Procura è notevolmente diverso dai documenti che ha inviato il sottoscritto.
Caro Presidente, se veramente avessi voluto salvaguardare la Regione sul caso Terremerse, ti saresti dovuto comportare come per la realizzazione del Bus Terminal nel Comune di Cattolica, dove su mia richiesta è stata istituita una commissione d’inchiesta e verificato che non vi erano più le condizioni per elargire il contributo regionale.
Ma sul Caso Terremerse, vuoi perché era coinvolto tuo fratello, vuoi perché era coinvolta una cooperativa, la tua scelta è stata quella di far “passare la tempesta” per poi sperare che tutto finisse nel dimenticatoio.
Così non è avvenuto ed ecco perché le tue dimissioni sono inevitabili, soprattutto ora che ricopri anche il ruolo di Commissario per la ricostruzione delle zone emiliane terremotate.
Rimango, infine esterrefatto, dalle dichiarazioni di molti Sindaci dell’Emilia Romagna, da Rimini, Ravenna, Bologna, ecc… .
Dichiarazioni espresse più da compagni di partito e non da rappresentanti di tutti i cittadini nel rispetto del loro ruolo istituzionale.
Forse bisogna ricordare al PD, ex PDS, che governa da tanti le nostre città e la Regione Emilia Romagna, che anche i loro i Sindaci e lo stesso Presidente della Regione, devono rispettare le Leggi della Repubblica, come tutti gli Italiani.”
Ex consigliere Regionale di AN-PDL dal 2005-2010 (firmatario della mozione e dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica e Corte dei Conti sul caso Terremerse) cell. 335-57.28.706 – www.gioenzorenzi.it