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Renzi: la bolletta del teleriscaldamento nei Peep deve costare almeno come quella di una caldaia tradizionale.
22/05/2012
Questo chiedo dal 2009, in occasione dell’approvazione del bando di gara per la gestione trentennale degli impianti di teleriscaldamento del Peep Marechiese, del Peep Viserba e della realizzazione e gestione degli impianti del Peep Gaiofana.
Nella Commissione Consigliare di questa mattina sul problema, presenti Assessore ,Segretario Generale, tecnici del Comune, della SGR e del Comitato “Teleriscaldamento” , ho fatto presente quanto segue:
1) L’impianto di Teleriscaldamento era stato realizzato come opera di urbanizzazione primaria dal Consorzio realizzatore del Peep di Viserba, i cui oneri complessivi ( 9.334.474, 50 euro) in base alla Convenzione stipulata con l’Amministrazione Comunale erano già stati pagati dagli acquirenti gli appartamenti in relazione ai mq. delle superfici. Ciò nonostante sulle tariffe degli utenti si scarica l’indennizzo di 2.045.655 che il gestore SGR ha sborsato per l’acquisizione dell’impianto dal soggetto realizzatore a causa del contenzioso in merito con l’A.C., ancora irrisolto, ma la cui responsabilità non può certo ricadere sui residenti.
2) Le economie di scala, gli incentivi sul risparmio energetico come i certificati verdi incassati (150.000 euro) annualmente, la vendita di energia elettrica prodotta dalle turbine bruciando gas che vengono raffreddate con l’acqua che si scalda e poi viene mandata al Peep, hanno un ritorno economico vantaggioso sulle tariffe.
3) I costi negli impianti centralizzati consentono un risparmio in tutti i sensi, risparmio di combustibile, di manutenzione, di personale.
4) gli utenti del teleriscaldamento dovrebbero quindi per le ragioni suddette pagare un m3 di gas( che produce acqua calda e energia elettrica) molto meno di un m3 di gas con caldaia ( che produce solo acqua), mentre oggi è il contrario.
5) Il confronto su questi numeri tra tecnici di SGR e del Comitato “Teleriscaldamento” ci auguriamo risolva la vertenza che dura da tre anni, con la bolletta del teleriscaldamento almeno pari a quella di una caldaia normale, a meno che non debba essere il TAR con il CTU (consulente tecnico d’ufficio) a valutare le ragioni tecniche dell’una e dell’altra parte e a porre fine alla questione con una valutazione oggettiva “ superpartes”.