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30/04/2012 1) Si è attribuita, con l’Associazione Borgo Marina, senza alcun merito, l’intervento di riqualificazione delle Vie Mameli e San Nicolò, che i residenti sanno essere stata una battaglia portata avanti dal Consigliere Renzi in Consiglio Comunale, assieme a loro, per 11 anni, dalla presentazione del progetto alla sua esecuzione; 2) Non dice, che nel pomeriggio dell’inaugurazione, in Via Mameli, di aver rimosso e stracciato, sotto gli occhi increduli degli abitanti, i volantini “ noi ringraziamo Gioenzo”, spontaneamente stampati dai residenti e collocati sulle loro auto; 3) Cerca, con dichiarazioni ridicole, di nascondere il suo comportamento provocatorio, al momento del taglio del nastro, dove è arrivata ultima, ha scavalcato bruscamente tutti, occupando lo spazio dei residenti, giustamente in prima fila, e impedendo a loro ripetutamente la visuale, con la scusa di fotografare il Sindaco, nonostante i richiami consigliati dai fotografi, come si può vedere ed ascoltare dalle riprese televisive di ICARO TV.
Dietro questi comportamenti, la verità è che la Sig.ra Zoli utilizza la Associazione Borgo Marina non per risolvere i problemi del Borgo Marina ma solo per la contrapposizione personale e politica a Renzi, per essere sponsorizzata a tale fine dal Sindaco Gnassi.
Non a caso tutte le sue iniziative, e della Associazione Borgo Marina, cominciare dalla sua festa etnica del settembre scorso, sono disertate dai residenti.
La sig.ra Zoli si dovrebbe chiedere perché i residenti del Borgo Marina non rispondono ai continui inviti suoi e di una “Associazione Borgo Marina “, imposta dall’esterno dalla CNA e non promossa dagli abitanti del Borgo.
Una realtà quella del Borgo Marina, dove, a differenza della Zoli, noi residenti viviamo giorno e notte e tutti i giorni dell’anno, unica in tutta la città, dove la concentrazione delle attività degli stranieri, ha creato un ghetto afro asiatico, dove lottiamo da anni per il rispetto delle regole, della sicurezza, della legalità, e dove vogliamo che i riminesi ritornino e non fuggano, perché ci sta a cuore la difesa della nostra identità.
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