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Mozione Renzi: controlli, qualità ambientale, sicurezza per le banchine del Porto canale dal Ponte Tiberio al Ponte della Resistenza
03/04/2012
Sabato 10.3.2012, dalle ore 7 alle 14, i Carabinieri delle Stazioni di Rimini e Miramare hanno compiuto l’operazione “Porto pulito “ sulle banchine del porto canale tra il Ponte dei Mille e il Ponte Tiberio effettuando : - lo sgombero di 11 senza tetto che dormivano nelle barche e/o sotto i ponti; - il recupero di 17 barche abbandonate e semi- affondate ; - la messa in sicurezza dei numerosi tombini privi di copertura; - la richiesta di intervento di Hera per la pulizia straordinaria delle banchine ridotte ad una discarica di rifiuti di ogni genere ; - la trasmissione di un fascicolo fotografico al Comune sul degrado di questo area portuale, per sottolineare la competenza e responsabilità della Amministrazione Comunale.
Ricordo che questo tratto del Porto-canale è del demanio regionale fluviale, in gestione al Comune che ha realizzato nel 1976 le attuali banchine lungo l’asta fluviale del fiume Marecchia dal bacino del Ponte Tiberio al Ponte della Resistenza.
Le suddette banchine non hanno mai ottenuto il nulla osta da parte delle Autorità Marittime all’uso del diporto con ormeggio dei natanti, non sono sottoposte ad attività di controllo e vengono comunque utilizzate liberamente dai proprietari di imbarcazioni.
Ritengo, comunque, che la causa principale del degrado di questo tratto del porto canale, non frequentato dai cittadini e turisti, è il fallimento progettuale della cosiddetta diga mobile, mai funzionante, costato una decina di miliardi di lire e sanzionato dalla Corte dei Conti, con i piloni del Ponte di Tiberio immersi in una pozza d’acqua stagnante, le acque del Porto canale melmose e maleodoranti per l’eliminazione di ogni flusso d’acqua dal Marecchia, le banchine sommerse regolarmente dalle acque con l’alta marea.
Grazie alle battaglie ventennali del sottoscritto, finalmente è stata smantellata nel 2009 la diga mobile, condizione per il ripristino dal Marecchia dello scorrimento naturale continuo di acque dolci per ottenere il ricambio idrico e ridare vita al Parco, al Ponte di Tiberio, al Porto.
Contestualmente si è provveduto al consolidamento e restauro delle Mura Medievali del Bacino del Ponte di Tiberio e al rifacimento del fondo stradale di Via Bastioni Settentrionali.
Invece non è stata ancora realizzata la ristrutturazione delle banchine, prevista nel 2004, con il rialzo adeguato delle “quote” a fronte delle maree, e con il rifacimento di impianti e opere per la nautica di diporto di piccole dimensioni.
E non si è proceduto al recupero completo del paramento esterno delle mura medievali, previsto nel 2005, con il ripristino delle parti deteriorate, la pulizia e l’eliminazione della vegetazione infestante, e il ripristino della mancante cordonatura superiore in pietra d’istria.
In occasione dell’operazione “ bonifica “ e della chiamata in causa dei Carabinieri, ricordo la Convenzione tra il Comune di Rimini e il Consorzio Sociale Romagnolo per l’affidamento di attività e servizi finalizzate alla sicurezza idraulica e alla qualità urbana, attraverso la vigilanza , pulizia, e manutenzione delle banchine dal Ponte di Tiberio al Ponte della Resistenza, stipulata nel 2003 e rinnovata fino al 2008, che purtroppo non è stata in grado di conseguire gli scopi indicati, nonostante la spesa annuale di 42.000 euro con rivalutazione Istat.
Per questo, ho presentato nella seduta del Consiglio Comunale di giovedì 15 marzo 2012 una interrogazione al Sindaco, trasformata in mozione per consentire a tutti i Consiglieri di intervenire, e impegnare la Giunta Comunale a:
1) ad esercitare la responsabilità e la competenza della Amministrazione Comunale su questa zona abbandonata del Porto canale tra il Ponte di Tiberio e il Ponte della Resistenza;
2) a prevedere nel prossimo Piano degli Investimenti la ristrutturazione delle banchine, fondamentale per ottenere il nulla osta da parte della Capitaneria di Porto all’uso del diporto con ormeggio dei natanti e il recupero dei bastioni medievali;
3) a potenziare l’illuminazione nel bacino del Ponte di Tiberio e sulle banchine fino al Ponte della Resistenza per impedire il degrado e garantire la sicurezza;
4) a riqualificare questa area di pregio della città, direttamente o tramite affidamento, perseguendo i seguenti obiettivi:
a) la vigilanza dell’area con i controlli sull’utilizzo delle banchine dal piccolo diporto, il rispetto delle regole per eliminare il disordine e garantire la sicurezza pubblica;
b) la pulizia delle banchine, lo sfalcio dell’erba, la raccolta dei rifiuti, la bonifica del tratto d’acqua dalle fioriture algali e con il recupero dei relitti affondati, il mantenimento in efficienza di tutte le opere presenti lungo le banchine per eliminare i pericoli e garantire la pubblica incolumità.