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Consegnato al Prefetto e al Sindaco l'appello, sottoscritto da 808 riminesi, per chiedere controlli, sicurezza e no al degrado nel Borgo Marina.
30/09/2011
Nell’incontro, franco e serrato,ho fatto presente la grave situazione di disagio, di insicurezza, di illegalità, di degrado, con cui sono costretti a convivere i residenti, la cui protesta è esplosa nell’ affollata assemblea del 9 settembre scorso all’Hotel Napoleon, in cui hanno approvato consapevolmente e sottoscritto le rivendicazioni del documento inoltrato. A cominciare dallo spaccio della droga, invasivo nell’estate 2011 , in Corso Giovanni 23°, Via Mameli, Via Dei Mille, Via Gambalunga, ai bivacchi sui marciapiedi con gli ingressi “ occupati “delle abitazioni, da contrastare ed eliminare con interventi più efficaci delle Forze dell’Ordine. Ai mancati controlli continuativi della Polizia amministrativa sui negozi che costituiscono la centrale di rifornimento dei venditori abusivi sulla nostra spiaggia, ( nonostante i sequestri amministrativi e penali adottati in passato per le irregolarità della merce), sulle condizioni igienico sanitarie dei phone center, kebab, sul sovraffollamento delle case affittate agli stranieri, riempite all’inverosimile nelle ore notturne. Ho chiesto il rapido trasferimento della Moschea, di cui si parla dal 2005, dalla casetta in Corso Giovanni XXIII°, di 7 vani destinata catastalmente ad ufficio e a cui affluiscono centinaia di mussulmani che non è in grado di contenere, tant’è che molti partecipano al culto sui marciapiedi pubblici , in un’altra zona della città più compatibile per spazi ed accessibilità di parcheggi auto,moto, cicli. Ho richiamato il progetto di riqualificazione delle Vie Mameli e San Nicolo, piene di buche, senza marciapiedi ,con rare caditoie per lo scolo delle acque piovane, scarsa illuminazione, che ho avanzato nel 2001, assieme alle altre vie circostanti, approvato nel Bilancio 2002, continuamente rinviato sino ad oggi, e che non può ridursi a due cammion di asfalto. Infine, ho ribadito che noi abitanti del Borgo Marina su questi problemi “non molleremo”, perché qui ci sono le nostre case, qui vogliamo vivibilità e sicurezza, come per le altre zone della città.