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PER LA RICOSTRUZIONE DEL TEATRO POLETTI E' DOVEROSO, DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE, TROVARE UNA SOLUZIONE CONDIVISA CON CERVELLATI E GARZILLO
17/03/2010 “Chiediamo pubblicamente al Sindaco di convocare al più presto un tavolo con l’architetto Cervellati e l’ex. Soprintendente Garzillo, in quanto, in merito alla ricostruzione del teatro Poletti, crediamo che da parte dell’Amministrazione debba essere assolutamente doveroso trovare una soluzione condivisa con chi ha redatto il progetto di recupero filologico “Com’era Dov’era” del nostro Teatro.
Riteniamo, infatti, - ha dichiarato il Consigliere Renzi del PDL – che le anticipazioni fornite dall’Amministrazione riguardante il progetto preliminare non possano passare inosservate.
Ci chiediamo, ad esempio, per quale motivo bisogna realizzare una sala come quella del Teatro di Fano, che nonostante sia stato realizzato dallo stesso Poletti, non ha nulla a che vedere con il Teatro Vittorio Emanuele II, esempio di architettura vitruviana ottocentesca. In poche parole non riusciamo a capire, per quale motivo si debba realizzare una sala in uno stile completamente diverso da quella del Teatro Galli o ex Vittorio Emanuele II, abbandonando di fatto la strada di un vero recupero e restauro scientifico del nostro teatro.
Ci domandiamo se è proprio necessario creare due piani interrati nell’area palcoscenico, eliminando tutti i reperti archeologici romani, quando nel Progetto Cervellati - Garzillo, è previsto invece di renderli visibili, creando un’attrazione in più, nonché alzare la torre scenica con il conseguente aumento dei volumi dello stesso teatro, al fine di renderlo più funzionale, ma abbandonando di fatto, anche in questo caso, il recupero filologico del nostro teatro.
Funzionalità che però – evidenzia Renzi – avremmo lo stesso anche adottando un palcoscenico storico. Tant’è che in Italia ci sono tantissimi teatri storici, con bellissime stagioni teatrali ogni anno e perfettamente funzionali, vedi ad esempio quello di Ferrara, Ravenna, Pesaro, ecc.., che non sono dotati di palcoscenici in profondità con piani sotterranei, così come si vuole realizzare a Rimini. In più, al giorno d’oggi, proprio per limitare i costi delle rappresentazioni teatrali, le scene non occupano più grandi spazi.
Per quale ragione, allora, dovremmo spendere circa 10 milioni di euro in più, per un totale di circa 30 milioni di euro, quando per la realizzazione del progetto Cervellati – Garzillo era stata prevista una spesa di circa 20 milioni di euro?
Infine riteniamo che per realizzare un recupero e un restauro a regola d’arte, dovrebbe essere imprescindibile affidare la direzione lavori ad una persona che abbia già eseguito restauri simili, come ad esempio proprio l’architetto Cervellati.”