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SCARICHI A MARE, LA PROPOSTA DI RENZI: FACCIAMO DI RIMINI UN'ECCELLENZA IN REGIONE PER PRODURRE GAS ED ENERGIA DALLE ACQUE REFLUE
13/11/2009 “Facciamo di Rimini un’eccellenza in Regione per produrre gas ed energia dal trattamento delle acque reflue.” È questa una delle proposte che il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL ha rivolto quest’oggi in Regione con un’interpellanza molto dettagliata.
“Abbiamo ritenuto opportuno presentare in Regione questa interpellanza – ha spiegato Renzi – perché siamo convinti che il Comune di Rimini debba rivedere il piano generale delle fognature approvato nel 2006, nel quale si prevedono investimenti fino al 2025, per un costo di 350 milioni di euro, con l’obiettivo principale di eliminare gli scarichi di acque reflue sulla battigia, attraverso la realizzazione di 18 condotte sottomarine di 300 metri di lunghezza dalla riva.
Crediamo infatti, che in previsione dell’applicazione della Direttiva Europea relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione, il Comune di Rimini con l’attuale sistema fognario, a rete mista per la maggior parte del territorio, e con l’attuale stato dei fiumi, corra il rischio di arrivare al 2015, con aree di balneazione a cui può essere vietata la balneazione stessa in maniera permanente, perché classificate di qualità non “sufficiente”.
E per evitare tutto ciò, a nostro avviso, - ha proseguito ancora Renzi - il territorio riminese dovrebbe definire una serie di interventi economicamente rilevanti, come la seperazione della rete fognaria, l’individuazione di bacini per lo stoccaggio estivo della totalità dei reflui, nonché puntando sul riutilizzo dell’acqua reflua trattata, sia per l’uso irrriguo sia per generare gas ed energia, attraverso la combustione del trattamento delle acque nere, così come sperimentato nel quartiere di Hammarby Sjostad di Stoccolma.
Pertanto alla Regione abbiamo chiesto se non ritenga opportuno rivedere di concerto con il Comune e la Provincia di Rimini l’attuale Piano Generale delle Fognature, al fine di affrontare le criticità del sistema fognario del territorio riminese in tempi più rapidi, cercando di intercettare risorse europee ed evitare il rischio di subire il divieto permanente di balneazione in alcune zone.
Se non ritenga necessario valutare insieme agli enti territoriali un nuovo progetto di pianificazione della rete fognaria, con l’obiettivo di far diventare Rimini un punto di eccellenza per la Regione Emilia Romagna sia a livello turistico sia nell’utilizzo di innovazioni ecosostenibili in grado di trasformare i carichi reflui da rifiuto, in risorsa capace di produrre gas e conseguentemente energia elettrica, tenendo in considerazione quanto realizzato a Stoccolma.
Se non ritenga doveroso istituire un tavolo di confronto permanente tra gli assessorati competenti del Comune e della Provincia di Rimini ed i tecnici di ARPA, per valutare in che modo è possibile eliminare gli scarichi a mare nella battigia, evitando di realizzare le condotte sottomarine a 300 metri dalla riva, in tempi brevi, utilizzando risorse europee e, per verificare se veramente conviene al territorio riminese impiegare circa 40 milioni di euro per raddoppiare il depuratore di Santa Giustina e dismettere quelli di Bellaria e Rimini Marecchiese, visto che un unico depuratore centralizzato, implica una rete fognaria molto estesa, nella quale ogni qualvolta si realizza un problema su una sua piccola porzione, si ripercuote su tutto il sistema, con il rischio ad esempio di rendere l’acqua trattata inutilizzabile per l’uso irriguo.”