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L'ANTITRUST RICHIAMA LE AUSL DI RIMINI, RAVENNA, FORLI' E CESENA: STOP AI BANDI CON IL GENERAL CONTRACTOR
01/10/2009 La Regione verifichi se le Ausl di Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena recepiscano i richiami effettuati dall’Antitrust, che di fatto in base a quanto riportato dal Sole 24 Ore suonano come una vera e propria censura all’utilizzo del General Contractor per bandire le gare pubbliche, nelle quali oltre alla fornitura di tecnologie biomedicali aggiungono quella di altri prodotti e servizi funzionalmente del tutto diversi, come ad esempio, mobili, computer, ristrutturazione di sale operatorie e lavori edili. È questa una delle richieste che il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL ha rivolto alla Giunta Errani attraverso un’interrogazione.
“I rilievi dell’Antitrust – ha precisato Renzi – non si sono limitati alla sola modalità con cui sono state indette le gare pubbliche prese in esame, ma anche alla loro durata, dai 6 ai 9 anni, e in alcuni casi prorogabili fino a nuova gara. Un lasso di tempo che per l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato sottrae da una parte le imprese vincitrici alle pressioni concorrenziali per un periodo eccessivamente lungo, dall’altra non permette di tenere conto della rapida obsolescenza tipica di apparecchiature diagnostiche.
Secondo l’Antitrust vincolare l’aggiudicatario di un bando di gara per apparecchiature biomedicali a fornire, oltre ai propri prodotti, anche servizi di tutt’altro genere può determinare distorsioni della concorrenza nel settore dei biomedicali, può comportare una dispersione delle priorità delle imprese partecipanti alla gara, con il risultato di non far concentrare le imprese su qualità e prezzo del proprio core business e quindi di far venir meno alla gara stessa, la funzione di garanzia della qualità e della economicità delle offerte.
Inoltre, sempre in base a quanto scritto dall’Autority, se oggetto di una gara pubblica non sono solo le attività funzionalmente connesse e strettamente necessarie al raggiungimento di uno scopo finale unico, può essere lesa la concorrenza e la trasparenza del mercato e la stessa qualità del servizio che la sanità pubblica deve garantire.
Dalla Regione, perciò, in base alle criticità avanzate dall’Antitrust, vogliamo sapere – ha aggiunto ancora Renzi - se non ritenga grave e censurabile che le Aziende Sanitarie possano utilizzare questa procedura di gara pubblica, con la quale può venir meno la garanzia dell’economicità delle offerte e si può incorrere nel rischio di ledere la concorrenza e la trasparenza del mercato, oltre che la stessa qualità del servizio.
Quanti e di cosa trattano i bandi contestati dall’Antitrust indetti dalla Ausl di Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena e quanti sono i bandi indetti dall’Azienda Sanitaria di Rimini con il general contractor negli ultimi cinque anni.”