03/10/2024
Come noto, il 23 Agosto 2024, è stata inviata al Prefetto di Rimini, al Questore e al Sindaco una petizione sottoscritta da 250 residenti e titolari di attività economiche, per denunciare il degrado e la convivenza impossibile con l’ex hotel Grazia di Via Pallotta a Viserba, nella fascia turistica, destinato da alcuni anni a Centro Accoglienza Straordinaria (CAS) di una cinquantina di rifugiati e migranti.
Il 7 settembre scorso è stato quindi presentato un esposto alla Procura della Repubblica, e in questi giorni, hanno fatto seguito ulteriori querele presentate da singoli cittadini, residenti esasperati, vittime di soprusi, minacce, atti osceni, insicurezza.
Le conseguenze di questa preoccupante situazione ricadono sulle attività turistiche per l’impossibilità di alberghi, bar, ristoranti, negozi, di poter svolgere tranquillamente la propria attività, con conseguente perdita di clienti, che si spostano altrove.
Per queste ragioni, in Consiglio Comunale, ho chiesto al Sindaco:
Se sono stati effettuati i controlli amministrativi nell’ex Hotel Grazia di Viserba, chiesti il 23 Agosto, riguardanti il rispetto delle norme igienico sanitarie, antincendio, la capacità edilizia e per accertare il regolare adempimento delle condizioni previste dal Bando della Prefettura per l’affidamento del CAS.
Prendo atto dei controlli eseguiti dalla Prefettura, che hanno prodotto sanzioni e la riduzione del 50% dei posti letto nel CAS Grazia.
Dinnanzi ai perpetuati disordini di ordine pubblico generati dai rifugiati ospitati nell’ex Hotel Grazia, rivelatesi violenti e minacciosi nei riguardi di residenti e turisti; ritengo necessario che il Sindaco,
chieda al Prefetto, per ragioni di ordine pubblico, la revoca dell’affidamento del CAS e al Questore la sua immediata chiusura.
Diversamente da quanto sostiene l’Assessore Magrini, non può essere in tal caso “legittimata” la “temporanea” trasformazione di alberghi o pensioni nella zona turistica, in Centri di Accoglienza Straordinaria. Ricordiamo infatti che l’art. 27 bis del RUE del Comune di Rimini, prevede per gli “usi temporanei” di recupero e valorizzazione di immobili, l’approvazione del Consiglio Comunale, sulla base del riconoscimento di un pubblico interesse o pubblica utilità, che in questi casi non esiste: in quanto tali insediamenti compromettono la riqualificazione degli alberghi vicini, l’ordine pubblico, il turismo e l’immagine della città!
Opportuno inoltre precisare che è il Sindaco di Rimini (e nessun altro Consigliere Comunale), l’interlocutore istituzionale, che può coinvolgere, tramite l’ANCI, altri comuni turistici e che deve chiedere al Ministero degli Interni, l’emissione di una Circolare diretta alle Prefetture con l’invito ad escludere nei Bandi Pubblici l’insediamento dei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) nelle zone turistiche dei Comuni.
Purtroppo, invece il Sindaco e i suoi predecessori, per tanti anni, non si sono fatti sentire, neanche con i precedenti Governi, limitandosi a scaricare le loro responsabilità sulla Prefettura.
Il risultato sono i dieci Centri di Accoglienza Straordinaria esistenti da anni nella fascia turistica, da Miramare a Viserba, che non si sa se e quando saranno trasferiti in zone compatibili.
Ribadiamo quindi che il Sindaco si attivi, immediatamente, concretamente, per la chiusura di tali centri di accoglienza a partire dal CAS nell’ex hotel Grazia di Viserba.