25/04/2024
La riorganizzazione del servizio di salvataggio, secondo la nuova Ordinanza Regionale, elimina la pausa pranzo dalle ore 13.00 alle 14.00 e prevede, dalle 12.30 alle 14.30, l’alternarsi di un salvataggio, al posto di due, per sorvegliare 300 metri di spiaggia, anzichè 150 metri, non risolve ma crea problemi.
La gestione della sicurezza della balneazione, che rientra nel tema della sicurezza pubblica, è un’importante responsabilità a carico dei salvataggio e tanto meno può essere ridotta ad un rapporto economico con i bagnini che pagano il servizio.
Ritengo opportuno e necessario prevedere che la gestione e la regolamentazione del servizio di salvataggio, lungo le nostre spiagge, venga assunto in capo all’Ente Locale.
Così, come nel Sindaco sono accentrate le competenze sulla sicurezza pubblica/protezione civile, che una volta erano in capo alla Prefettura e Questura.
Secondo il Codice della Navigazione, del 1942, la concessione di un bene demaniale, come la spiaggia, doveva garantire determinati servizi a favore del pubblico, forniti dal concessionario. La Capitaneria di Porto, rilasciando l’Atto Concessorio di uno stabilimento balneare, imponeva al beneficiario la gestione del servizio di salvamento. Gravando tale onere sui concessionari, costoro hanno cercato di soddisfare l’obbligo normativo, sostenendo il minore costo possibile, in merito al periodo di servizio, al numero degli addetti, orari, ecc.
Per questo, trasponendo la responsabilità e la gestione dei salvataggio, all’ambito pubblico, potremmo ottenere un miglioramento del servizio, con operatori preparati, mezzi idonei e adeguata tutela delle aree di balneazione.
La copertura dei costi del servizio, può avvenire per mezzo dei canoni demaniali, e sarebbe coerente a garantire la sicurezza delle nostre spiagge.
Ho preannunciato, nella seduta consigliare di ieri sera, la presentazione di una Mozione in Consiglio Comunale e la volontà di coinvolgere i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, nella redazione di una proposta di Legge Regionale per l’istituzione e la responsabile regolamentazione del servizio pubblico di salvataggio, funzionale prioritariamente a garantire la sicurezza della balneazione.