06/04/2024
Il pubblico dibattito sul “tetto agli studenti stranieri per la loro integrazione nelle classi scolastiche” mi ha indotto ad interrogare l’Amministrazione Comunale sulla situazione riminese, con particolare attenzione alle Scuole Ferrari.
La Circolare del Ministero dell’Istruzione, 8 Gennaio 2010 n.2, stabilisce, nella composizione delle classi scolastiche, il limite del 30% di alunni con “cittadinanza non italiana”, consentendo eventuali deroghe motivate.
Secondo i dati dell’Ufficio Scolastico Regionale, a Rimini, Anno Scolastico 2020-2021, nella Scuola Statale, gli alunni con cittadinanza non italiana, sono 5.237 (il 12,8% sul totale degli alunni).
Gli alunni frequentanti in totale sono 41.897, divisi in 1.939 classi, tra cui, le classi in deroga, che superano il limite del 30% di alunni con cittadinanza non italiana, sono 102 (5,3%).
Nelle scuole elementari Ferrari, in via Gambalunga, la deroga al rapporto massimo del 30%, è ampiamente stravolta, con classi composte addirittura dal 100% di alunni non italiani.
Le famiglie italiane, giustamente preoccupate per l’apprendimento, lo svolgimento della didattica e dei programmi, iscrivono i propri figli in altre scuole primarie, in cui la concentrazione di stranieri è inferiore; preso atto che è necessario maggior tempo per insegnare la lingua italiana ad alunni stranieri, i cui genitori provengono da altri paesi che parlano lingue diverse.
Lo snaturamento dell’adiacente quartiere del Borgo Marina, divenuto un ghetto afro-asiatico, ha avuto conseguenze negative rilevanti sulle scuole Ferrari, in quanto non ha consentito l’organizzazione di classi con equa e sostenibile distribuzione degli alunni stranieri, per favorire la loro integrazione.
E’ un dato di fatto: oggi le scuole Ferrari rappresentano il fallimento dell’integrazione e del multiculturalismo, impropriamente esaltato dall’Amministrazione Comunale compiacente.
Ricordiamo che le Scuole Ferrari sono state ricostruite con la spesa di 5 milioni di euro, di fondi pubblici e inaugurate a settembre 2022.
Al fine di recuperare e valorizzare le scuole Ferrari ho quindi evidenziato la necessità di provvedimenti urgenti, affinchè possano essere rispettate le indicazioni della Circolare del Ministero dell’Istruzione, evitando la costituzione di classi ghetto, nelle quali non c’è alcuna integrazione.
E’ necessario riportare al centro la cultura, l’identità e la lingua italiana, per consentire il ritorno degli alunni riminesi, italiani nelle scuole Ferrari.
Il primo passo per la soluzione della problematica, passa attraverso la necessità di dar seguito urgentemente alla rigenerazione riminese del Borgo Marina, con lo spostamento della moschea, la regolamentazione delle attività commerciali, i controlli, il concreto contrasto all’illegalità.