Sono trascorsi 6 anni dall’inaugurazione, il 28 ottobre 2018, del ricostruito Teatro, ma non è ancora stato avviato il restauro dell’originario e storico Sipario (risalente all’inaugurazione del Teatro del 1857), raffigurante la scena evocativa di “Cesare al passaggio del Rubicone”, opera del pittore Francesco Coghetti, all’epoca chiamato dall’architetto-progettista Poletti.
Il Sipario considerato “opera eccellente”, è tra i più belli sipari dipinti, paragonabile a un “prezioso quadro da Galleria”, di alto valore artistico e spettacolare.
Il Consiglio Comunale di Rimini, il 2 Dicembre 1937, deliberò il primo restauro, affidato al professore Riminese Enrico Panzini, già autore del restauro dei dipinti della Pinacoteca civica.
Durante la II Guerra Mondiale, il Teatro fu gravemente danneggiato dai bombardamenti ed il palcoscenico distrutto, ma il Sipario fu salvato dalle distruzioni della guerra, per merito del custode del Teatro, Aldo Martinini, che lo trasportò precauzionalmente a San Marino.
Nel dopoguerra è rimasto abbandonato per decenni, arrotolato e cosparso di borotalco, sul pavimento nel salone del Palazzo dell’Arengo, poi in una cassa nei depositi comunali di Via della Gazzella.
Ad una mia prima interrogazione, del 12/11/2019, sul recupero del Sipario, l’Amministrazione Comunale rispondeva di aver commissionato alla ditta Leonardo, di Bologna, il progetto di restauro.
In conseguenza del perdurante silenzio, nel Consiglio Comunale di martedì scorso, ho chiesto al Sindaco, “a che punto si trova il progetto di restauro dello storico Sipario del Teatro”.
Purtroppo, nonostante siano trascorsi 5 anni, dobbiamo prendere atto, che gli interventi annunciati, non sono stati minimamente realizzati.
Nel Bilancio del Comune 2024-2026 è stata addirittura eliminata la spesa di 320.000 euro per il restauro del Sipario, che era prevista nel Bilancio 2019-2021.
Ricordiamo che l’Amministrazione Comunale ha speso 12 milioni di euro di finanziamenti statali per realizzare il Museo Fellini, ma non è in grado finanziare, o reperire finanziamenti statali, per il recupero del Sipario e la sua ricollocazione naturale nel Teatro.
Al di là degli annunci, più che una mancanza di risorse, pare emergere una mancanza di volontà, unita all’incapacità, dell’Amministrazione di valorizzare concretamente un bene storico della città.
Lo spettacolare Sipario storico del Teatro resta invisibile, rinchiuso nella cassa, trasferita ora nei depositi del Museo, non sappiamo se e quando verrà restaurato, valorizzato, nonostante le ripetute sollecitazioni e l’annunciato Piano Strategico della Cultura.
Sono personalmente rammaricato per la mancata aggiudicazione di Rimini a Capitale della cultura 2026, ma, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, farebbero bene a compiere un approfondito esame di coscienza sul proprio operato in merito alla valorizzazione del patrimonio culturale della città.