1.6.2022
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, giovedi scorso, è stata approvata la riduzione del 30% del canone COSAP per l’occupazione di spazi e aree pubbliche dalle attività commerciali e artigianali.
E’ un provvedimento transitorio solo per il 2022 per ridurre i danni economici alle attività economiche subiti prima dalle chiusure della pandemia e oggi dalle sanzioni per il conflitto tra Russia e Ucraina.
Nell’occasione, ho ribadito: la Giunta Comunale, continua ad ignorare la Mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale il 14.3.2019, proposta dal sottoscritto, che chiedeva il dimezzamento (50%) del canone COSAP, non transitorio, ma permanente, per le edicole, con la modifica del Regolamento Comunale Cosap.
Tutti riconoscono l’importanza delle edicole, punti di informazione sul territorio e di socialità per i cittadini, ma l’Amministrazione Comunale continua a non fare nulla di concreto per sostenerle.
Nel Comune di Rimini, l’occupazione del suolo pubblico dalle edicole comporta un esoso canone di 200 euro al mq, con un costo per un chiosco di 10 metri di 2.000 euro l’anno, che incide sul reddito in continua diminuzione di un’edicola che impegna di solito un nucleo famigliare.
L’Amministrazione Comunale dovrebbe tenere presente che negli ultimi anni, hanno cessato l’attività una quindicina di edicole storiche (Piazza Cavour, Piazza Tre Martiri, Via IV Novembre, Ponte dei Mille, Grattacielo, Viale Vespucci,Via Tripoli, Via Della Fiera, ecc.).
Tuttavia, non ha neppure recepito la proposta, attuata nei Comuni di Forlì e Cesena, di ridurre il canone di occupazione suolo pubblico alle edicole che si impegnano a svolgere attività di informazione turistica, culturale, ricettiva, con la consegna di materiale fornito dal Comune.
L’Ass. alle Attività Economiche, Magrini, ha replicato che la “chiusura delle edicole è ineluttabile”, certo è che l’Amministrazione Comunale non fa nulla per contrastare tali chiusure, a scapito delle ragioni di pubblico interesse e del servizio di informazione ai cittadini.