29.04.2022
In sintonia con l’atteso recupero di Porta Galliana (inaugurata questa mattina) e quello auspicato delle Mura Federiciane, ho sollecitato con l’interrogazione al Sindaco di ieri sera, la ristrutturazione delle “banchine” e il restauro delle Mura tra il Ponte di Tiberio e il Ponte dei Mille.
Il Comune di Rimini ha realizzato nel 1976 le “banchine” che da 45 anni, per errori di progettazione, sono regolarmente allagate dalle maree o dalle condizioni meteo marine avverse e si trovano in una situazione di degrado, con gli allacci di luce e acqua fuori uso, sotto gli occhi dei cittadini e turisti.
Per queste ragioni le banchine non hanno mai ottenuto il nulla osta della Capitaneria di Porto per il regolare ormeggio dei natanti.
Invece dei suddetti interventi ripetutamente richiesti, è stata realizzata nel 2018, con la spesa di 200.000 euro, la “passerella galleggiante”, un’opera non necessaria, che snatura solo il paesaggio e l’ambiente del Ponte di Tiberio.
Fra l’altro, durante i frequenti allagamenti delle banchine, la “passerella galleggiante” diventa addirittura inaccessibile e impraticabile.
Pertanto, ritengo sia ora, di realizzare i seguenti interventi riqualificanti il bacino del Ponte di Tiberio e il Porto Canale:
1) la ristrutturazione delle banchine dal Ponte di Tiberio al Ponte della Resistenza, con il necessario rialzo delle quote dei camminamenti, il rifacimento degli impianti per l’ormeggio dei natanti, per favorire le passeggiate in un ambiente riqualificato;
2) Il recupero completo delle Mura del Porto Canale, con la ricostruzione, dopo 70 anni, delle parti ancora distrutte dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e il restauro con il ripristino della mancante cordonatura superiore, l’eliminazione della vegetazione infestante, la pulizia;
3) La manutenzione straordinaria delle rampe ammalorate in cemento armato, in sponda destra, tra il Ponte di Tiberio e il Ponte dei Mille, e loro raccordo con i camminamenti rialzati delle banchine.
Dopo 45 anni, bisogna porre rimedio alle banchine allagate e al degrado esistente nel bacino del Ponte Tiberio e del Porto Canale.