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CASO TERREMERSE: LA MAGGIORANZA DI CENTRO SINISTRA HA RESPINTO LA NOSTRA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA. ORA CI RIVOLGEREMO ALLA CORTE DEI CONTI E ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
24/11/2009 “Questa mattina dopo tre ore di dibattito la maggioranza di centro sinistra ha bocciato la nostra richiesta di istituire una Commissione d’Inchiesta per fare trasparenza sul contributo di 1 milione di euro erogato alla Cooperativa Terremerse di Bagnacavallo (RA), guidata dal fratello del Presidente Errani.
A questo punto, perciò – ha dichiarato il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL -, visto che i documenti che abbiamo in mano evidenziano numerose contraddizioni e discordanze sul rispetto dei tempi di esecuzione dei lavori e relativa documentazione dello stabilimento enologico in via Bicocca ad Imola, non ci resta che presentare un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.
Riteniamo infatti che su questa vicenda vi siano tutti i presupposti per valutare se, il contributo di 1 milione di euro concesso alla Cooperativa Terremerse debba essere revocato, così come previsto dalla Legge Regionale n. 15 del 1997.
Nello specifico, quest’oggi in aula abbiamo rilevato le seguenti contraddizioni: 1) la dichiarazione di Giovanni Errani, rappresentante legale di Terremerse, di fine lavori al 31 maggio 2006, (termine previsto da rispettare per ottenere il contributo), contrasta col Bilancio di Terremerse del 2008 in cui si attesta che nel 2007 i lavori della cantina erano ancora in corso di realizzazione;
2) la Cooperativa Terremerse per accedere al contributo in oggetto, avrebbe dovuto presentare alla Regione il certificato di conformità edilizia ed agibilità entro il 15 giugno 2006, ma la Regione nel settembre 2006, con la Delibera di Giunta 1224/2006 dispone di liquidare ugualmente il contributo a Terremerse senza la presentazione del suddetto certificato;
3) la Cooperativa Terremerse chiede al Comune di Imola il certificato di conformità edilizia ed agibilità solo il 7 agosto 2007 e lo presenta in Regione l'11 gennaio 2008, con ben 18 mesi di ritardo rispetto al termine previsto;
4) il 18 gennaio 2008 la stessa AGREA (Agenzia Regionale Erogazioni Agricoltura) attesta che lo stabilimento enologico non è ancora operativo, mentre, al contrario, l’Assessore all’Agricoltura Rabboni dieci giorni prima dichiara in una lettera ufficiale che la struttura è completamente operativa dal 2007.
Ebbene – conclude Renzi – dinnanzi a questa serie di elementi discordanti, tutti atti ufficiali, la Giunta e il Presidente Errani, non sono stati in grado di replicare e si sono ben guardati, alla faccia della loro tanto decantata moralità, di far approvare una Commissione d’Inchiesta per fare chiarezza su tutta questa vicenda.”